L'immagine che sta girando in queste ore è quella del polacco Piątek che dopo aver segnato al Verona, ha zittito tutti con un plateale gesto.  Immagine presa in prestito per protestare verso chi non sta usando il pugno duro verso quell'oscenità che è il razzismo nel calcio. Abbiamo iniziato la stagione con il caso Lukaku. Il Cagliari calcio però è intervenuto con fermezza. Lasciando intendere che la tolleranza sarebbe stata semplicemente zero estromettendo dal proprio ambiente i razzisti. Comportamento in stile Premier. Intanto, mentre dalla TV un commentatore, poi giustamente licenziato, ha detto che per fermare Lukaku servono le banane, a Verona ululati contro Kessie. Il Verona calcio interviene con uno stile completamente diverso rispetto a quello del Cagliari, lasciando intendere che nessun buu razzista c'è mai stato e chi sostiene ciò getta fango su Verona e i veronesi.Come se il buu anche non razzista fosse una cosa poi da poter accettare. Come se gli insulti o le contestazioni fossero una cosa normale. Si dice che fanno parte del calcio. E invece no.

E comunque non ci vuole molto a discernere i buu razzisti da quelli di semplice contestazione. In Italia ricordiamo quanto accaduto a Balotelli.  Dove spesso le due cose si mescolavano e dove in ogni caso veniva accettato il buu non razzista come fattore normale, come cosa da calcio. Ma la tolleranza zero verso il razzismo dov'e? Vorremmo parlare di calcio, ma come si può parlare di calcio quando succedono queste cose? Mettetevi nei panni di questi giocatori, di queste persone. E' una situazione agghiacciante. E la squadretta fotografica contro il razzismo che la Lega vorrà presentare per contrastare il razzismo non servirà a nulla. C'è bisogno di tolleranza zero verso certi modi di fare. Serve una strategia chiara e femra da parte della Lega. Come in Premier. Altro che poster e manifesti.  Ma qui ognuno va per la sua strada. Tutto ciò è semplicemente scandaloso