Errori arbitrali a parte, il Milan ritorna alla realtà del campionato con un unico obiettivo: il piazzamento Champions. La squadra di Gattuso deve raggiungere l’obiettivo minimo stabilito per garantirsi quei denari validi per il mercato estivo e, chissà, per tenere lontano il peso del fair-play finanziario che incombe sul club.

Tra le note più liete di questi primi 210 minuti dell’anno, c’è un giovane brasiliano: Lucas Paquetà. Due prestazioni di assoluto livello per il giovane gioiello rossonero, capace di prendersi responsabilità e in grado di svolgere, con grande qualità e quantità, sia la fase offensiva che quella difensiva e di impostazione. Gioiello grezzo, sia ben chiaro, il ragazzo classe '97 si sta dimostrando il giusto innesto per la formazione rossonera in un momento di grande emergenza nel reparto di centrocampo tra infortuni e squalifiche.

Con Paquetà il Milan punta ad inserire imprevedibilità e geometrie che da qualche anno mancano: con il talento brasiliano e il probabile (domani sarà la giornata decisiva) arrivo di Piatek, il Milan si appresta a diventare una squadra molto più rapida e tecnica rispetto al recente passato: potrebbe addirittura svoltare dal punto di vista tattico con l’impiego di Paquetà come trequartista alle spalle di Piatek o Cutrone, una coppia di attaccanti che potrebbe essere letale per le difese avversarie e capace di aumentare lo score realizzativo, molto povero, dei rossoneri.

Aspettando Piatek, il Milan si gusta il talento di Paquetà, possibile crack del mercato rossonero e, chissà, futuro campione sulle orme dei grandi brasiliani del passato.