Ogni anno Allegri arriva in primavera e cambia il modulo e l'atteggiamento tattico - spesso in chiave maggiormente offensiva - e anche quest'anno non è stato da meno.

Il primo anno di Juve dopo aver mantenuto il 3-5-2 di Conte ha finito la stagione con il 4-3-1-2 (per poi, unica eccezione, fare un passo indietro l'anno dopo quando dopo Sassuolo lo scudetto sembrava un miraggio) l'anno scorso ha varato dopo Firenze l'attacco a 5 Stelle con il 4-2-3-1 e quest'anno ha - finalmente - e dopo molte sperimentazioni, messo in campo l'albero di natale 4-3-2-1.

Dico "finalmente" perchè sono 2 anni che penso che questo sia l'assetto giusto per la Juve, l'anno scorso lo avrei visto bene con Dybala/Pijanic o Pjaca alle spalle di Higuain, quest'anno con l'arrivo di Duglas Costa e Bernardeschi la batteria dei trequartisti incursori è ricca di soluzioni e di caratteristiche complementari.

Per fare questo era ovvio dover togliere dalla linea avanzata Cuadrado, il meno tecnicamente dotato e il più tatticamente indisciplinato, e arretrarlo sul ruolo di terzino, ruolo che in Spagna avrebbe ricoperto senza ombra di dubbio, ma che in Italia si sposa spesso con caratteristiche di maggior lavoro tattico che non di corsa.

Allegri invece ieri sera ha proposto una buona Juve, seppur non trascendentale, ordinata con due catene laterali funzionanti in cui i trequartisti potevano convergere lasciando la corsia al terzino o sovrapporsi per il cross ( più Douglas costa che Dybala) due mediani liberi di inserirsi e un regista basso a far salire la ragnatela di passaggi finalmente non solo più orizzontali.

Non è stata una Juventus bellissima e se il Milan non si fosse letteralmente sciolto al primo gol forse avrebbe trovato maggiori difficoltà a infilare il poker di coppe nazionali, tuttavia Allegri ha dato l'impressione di aver, ancora una volta, impresso un'accelerazione tattica verso una squadra maggiormente votata al gioco in stile europeo e meno italian-difensivista, forse quest'anno la svolta è arrivata troppo tardi, tuttavia per il prossimo anno questa potrebbe essere un'ottima base di partenza.

Rimane però un unico dubbio e non da poco, una squadra che voglia giocare così inevitabilmente raggiunge la porta in 3 modi, il cross dei terzini o del trequartista che si allarga, il passaggio ficcante per lo scatto della punta su linee centrali, l'inserimento del trequartista con la punta che sul movimento allarga i centrali avversari, in tutti questi tre scenari non sono sicuro ( e non lo è nemmeno allegri visto che ieri lo ha messo in panchina) che Higuain sia la punta giusta, Mandzukic ha garantito un lavoro buono su due delle tre suddette circostanze, lavorando di testa e portando via i difensori, gli difetta la velocità per l'inserimento, però nemmeno lui in questo scenario è l'attaccante ideale.

Higuain vole spesso la palla sui piedi e di testa non ha un punto forte del repertorio, forse Morata con la sua velocità e fisicità potrebbe essere il giocatore giusto per questo sistema di gioco.
Il Milan di Ancelotti aveva in Inzaghi un terminale offensivo in grado di sposare perfettamente sia le imbucate di Kakà e Seedorf che i lanci di Pirlo che i Cross di Cafù. Inoltre appena si muoveva portava via almeno un difensore aprendo l'inserimento o il tiro a Sheva e Kakà stesso. Alla Juve oggi quel tipo di attaccante manca.

Se la Juventus continuerà il rapporto con Allegri e se Allegri vorrà proseguire su questa strada, si preannuncia un'estate difficile per il DS Paratici.
Ma sono comunque problemi che quasi ogni DS in Italia vorrebbe avere.