27 giugno 2018. In una giornata afosa e calda Cancelo è a Torino per firmare un contratto con la Juventus fino al 2023. Ad accompagnarlo c'è il suo agente, il Re dei Procuratori Jorge Mendes.

L'agente portoghese ha colto l'occasione di accompagnare il suo assistito per scambiare due parole di persona con l'amministratore delegato della Juventus Giuseppe Marotta.

Una volta che Joao Cancelo ha firmato il contratto, Mendes si avvicina all'a.d. bianconero e ad un orecchio gli sussurra tre parole: «Ti devo parlare».

Marotta e Mendes si trovano una stanza riservata, si scambiano i solfiti convenevoli e le varie domande di circostanza; si fanno pure portare un caffè.

Alla fine Mendes si fa serio in volto e si rivolge così a Marotta: «Beppe caro, ti parlo per via di Cristiano Ronaldo. Come sai il presidente del Real Florentino Perez non vuole aumentargli l'ingaggio. Mi serve il tuo aiuto»

Marotta lo guarda perplesso, riflette un momento, poi chiede: «E io come posso aiutarti?»

«È presto detto» risponde Mendes. «Adesso io e la mia squadra mettiamo in giro delle voci di mercato, totalmente infondate, su un trasferimento di Ronaldo alla Juventus, per porre pressione al Florentino. La meniamo per qualche giorno, tiriamo la corda fino a che il Real cede e Ronaldo rinnova alle cifre che vogliamo»

«Ma così io che ci guadagno? Alla fine la Juventus si presterebbe solo ai tuoi intrighi, che razza di figura sarebbe? Così non ci sto» tuona Marotta.

«Calma, calma» fa Jorge di rimando. «Ho pensato a tutto. Noi facciamo finta che la trattativa ci sia davvero. Mettiamo in moto la stampa, diamo in pasto al pubblico mezze verità, vedrai che i giornali fanno il resto. Si scateneranno. Il punto è che un divorzio così improvviso di Cristiano dal Real sarebbe una notizia bomba, subito affiancata da quella del suo trasferimento alla Juve. Ti immagini? Tutti saranno impazziti. Diranno che il campionato italiano torna in auge, diranno che la Juventus punta alla Champions, diranno che è il trasferimento del secolo. Verranno versati fiumi d'inchiostro nello spiegare come l'operazione sia sostenibile, di come la Juve di Ronaldo giocherà. L'attenzione mediatica sarà altissima, più alta che sui Mondiali. CR7 da questo punto di vista è un fenomeno mediatico.»

«Ho capito, Jorge. In sostanza mi stai chiedendo di aiutarti, di darti corda nel tuo braccio di ferro col Real e in cambio mi offri praticamente uno spot sulla società Juventus, sul fatto che possa sul serio acquistare Ronaldo..»

«Bravo Beppe, hai capito tutto. Sarà una grande spettacolarizzazione della squadra. CR7 e la Juventus sono anche brand, e i loro nomi saranno sulla bocca di tutti. Pensaci! In Spagna, in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, dappertutto si parlerà di Ronaldo-JUVE. Tantissimi tifosi guarderanno la tua squadra ammirati, invidiosi anche, ma soprattutto con un occhio nuovo. Sarebbe un passo avanti anche per l'appeal della tua società: chi non vorrebbe venire a giocare in una società che prende un fenomeno come il mio assistito? Facile che tutto questo ambaradan si ripercuota positivamente anche in borsa..»

«Ok, mi hai convinto. Sento Andrea Agnelli e ti dico».

[DIECI MINUTI DOPO]

«Bene Jorge, Andrea è entusiasta. Facciamolo»

«Magnifico Beppe. È un piacere fare affari con te.»

E così andarono le cose. La Juventus ebbe una colossale campagna pubblicitaria totalmente gratis, il suo appeal come club e società crebbe moltissimo come pure il suo titolo in borsa. Mendes riuscì a mettere pressione a Florentino Perez e a far rinnovare Cristiano Ronaldo alle cifre che voleva. E i giornalisti, gli opinionisti, i tifosi, i lettori e frequentatori di blog come VivoPerLei ebbero di che scrivere e discutere per oltre una settimana.

ET SIC FACTUM EST.