Tiene ancora banco, a distanza di giorni, il caso Icardi-Inter. I giornali non scrivono d'altro, le radio e le televisioni ne parlano in continuazione e nei bar, tra un bianchino e un caffè corretto, gli anziani danno la loro opinione.

La coppia Wanda-Icardi i grandi puniti, contro Marotta-società i grandi punitori.
Lacrime, parole e confronti telefonici si riversano in televisione, mentre noi, che non possiamo permetterci di piangere, ci alziamo alle 06:00 del mattino per 1000 euro al mese.

Tutta questa storia ha molte similitudini con un Mito greco che mi ha sempre affascinato: la storia di Re Mida.
Immagino che tutti conosciate la leggenda di Re Mida: tratto da la Metamorfosi di Publio Ovidio Nasone; Re Mida aiutò e accolse alla sua corte il satiro Sileno, maestro di Dioniso, dopo una sonora bevuta, che lo vide perdersi nei boschi, completamente ubriaco.
Dopo giorni, in cui il satiro intrattenne il Re con storie e canzoni, il Re riportò Sileno da Dioniso che felice di riavere il suo vecchio insegnante decise di offrire a Mida qualsiasi dono desiderasse: Re Mida decise per il tocco d'oro.
Il Re fu felice di trasformare tutto quello che toccava in oro puro, ma presto si rese conto che se avesse continuato, non avrebbe più potuto né mangiare né bere, così chiese a Dioniso di toglierli il dono e il dio, impietosito, lo fece.

Ebbene, dopo le lacrime di ieri sera della signora Wanda, molte similitudini tra Icardi e Re Mida sono evidenti. 
Arrivato poco più di un ragazzino, l'attaccante argentino per anni, ogni pallone che toccava lo trasformava in rete. Per ben tre volte vince la classifica cannonieri di Serie A, a meno di 25 anni, mentre con pazienza, riporta i nerazzurri in Champions League.
Il ragazzo ha il tocco d'oro, si inizia a sentire, ma come in tutte le favole c'è un doppio lato della medaglia: se da un lato il ragazzo è un portento, dall'altro la sua moglie/manager lo ricopre d'oro, portando avanti per anni un teatrino visto e rivisto tra dicembre e gennaio di ogni anno. 

Ora l'Inter, forte di una nuova dirigenza con esperienza, si è stufata delle dichiarazioni pubbliche e social dell'agente Wanda e dopo qualche attrito di troppo, che nessuno conosce, nello spogliatoio interista hanno fatto sì che la fascia di capitano passasse ad Handanovic, scatenando un vero e proprio caso.

Il resto è storia, tra convocazioni ammutinate e presunti infortuni, Icardi ieri pomeriggio si è recato a Genova per seguire la squadra, mentre la moglie nella serata era in televisione, in lacrime, commossa dopo aver chiesto aiuto a Moratti e aver avuto un confronto, telefonico, con Marotta per riabilitare il marito: che teatro di alto livello, ma chi vivrà vedrà.

Anche Re Mida, come scritto prima, chiese a Dioniso di aiutarlo, è lui lo aiutò, ma molti non conoscono il proseguo della storia.
Anni dopo Re Mida venne punito dal dio Apollo, in quanto non lo fece vincere ad una gara musicale preferendo Pan. Il dio lo puní con delle orecchie d'asino. Il re per la vergogna e per nascondere il suo segreto, iniziò ad indossare cappelli, solo il barbiere sapeva la sua vergogna, e fu minacciato di morte se avesse parlato a qualcuno della deformità del sovrano. Sfortunatamente il barbiere, non riuscendo più a trattenere quel ridicolo segreto, andò vicino ad uno stagno, scavó con le mani una buca e si tolse il peso. Poco tempo dopo un sussurro echeggió per tutta la città  svelando così il segreto del re: dalla buca, per volere del dio Apollo erano nate delle canne che sussurravano scosse dal vento: Re Mida ha le orecchie d'asino!

Grazie

ILPARLAFUS