Un finale di stagione sottotono e un Europeo lasciato troppo presto mentre il rivale Leo Messi si prendeva la scena, prima vincendo la Coppa America, poi accasandosi al PSG. E ancora le voci su un possibile addio alla Juve, fino all’iniziale esclusione alla prima di Campionato e un gol (poi annullato) che avrebbe cambiato il finale della partita (e forse della sua estate).

Magro bottino. Proprio l’estate dei due titoli di capocannoniere, quello di Serie A con 29 gol e quello dell’Europeo con 5, per il fenomeno portoghese è stata una delle più amare. Perché i traguardi individuali (benché cari a CR7) sono stati oscurati dalle delusioni a livello di squadra. In bianconero già a marzo Ronaldo diceva addio ai sogni di gloria in Champions (eliminazione agli ottavi) e di scudetto. Con la Nazionale portoghese, Campione d'Europa 5 anni fa, è uscito agli ottavi, battuto dal Belgio. Totale trofei vinti: 2, Coppa Italia e Supercoppa. Un bottino non all'altezza di un cannibale del calibro di Ronaldo. Un periodo di magra è concesso a tutti, vero, ma quando questo riguarda Cristiano Ronaldo fa più rumore. Rumore che diventa assordante se si accosta il momento del portoghese a quello dell’eterno rivale, Leo Messi, protagonista indiscusso dell’estate 2021.

Il paragone con Messi. Va detto che anche l’argentino a livello di club ha raccolto ben poco (solo la Coppa del Re). Ma questa per la Pulce è stata l’estate della consacrazione in nazionale, con la quale non era mai riuscito a vincere. Finalmente il tanto agognato trofeo è arrivato: la Coppa America, vinta da capitano, da capocannoniere con 4 gol (a parimerito con Diaz Luis) e da miglior giocatore del torneo. Ma oltre ai successi sportivi, a calamitare l’attenzione sull’argentino è stato il Coup de théâtre che ha segnato il suo addio al Barcellona: la commovente conferenza stampa, gli attestati di amore dei tifosi blaugrana e, neanche 24 ore dopo, l’arrivo trionfale a Parigi ad aprire la sua nuova avventura al PSG.

Il mercato. L’idea PSG stuzzicava anche Cristiano Ronaldo, ma l’arrivo di Messi sembra avergli sbarrato la strada (almeno al momento). E non solo Parigi. In quest’estate tormentata sono stati accostati al portoghese anche il Manchester United e il Real Madrid di Carlo Ancelotti. Ma è stato proprio l’allenatore dei Blancos a chiudere ogni discorso sul possibile Ronaldo-bis archiviandolo come “argomento chiuso”. E la Juve? Il contratto con i bianconeri scade il prossimo anno e società e allenatore alla domanda sul futuro di Cristiano si sono sempre trincerati dietro ad un laconico “Ronaldo resta”. Il diretto interessato però non ha né smentito né confermato. Fino alla sua esclusione dall'undici titolare nella prima contro l’Udinese che, nonostante l’ennesima rassicurazione di Nedved, sembrava l'indizio di un imminente trasferimento. Poi le parole di incoraggiamento ai compagni dalla panchina, il suo ingresso in campo e il bel gol di testa annullato per fuorigioco. Un gol che di certo avrebbe cambiato il risultato della gara e forse reso un po’ meno amara la strana (e interminabile) estate del numero 7. 

Chiara Saccone