L'annata forse più attesa dell'Atalanta è stata di transizione. Dopo 3 anni consecutivi di qualificazione alla Champions League sicuramente il 2021-2022 era ritenuto, ai blocchi di partenza, l'anno della consacrazione dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini e invece non è andata esattamente così. Il primo anno di Champions era stato condito con una qualificazione alle fasi eliminatorie grazie a 7 punti realizzati nel solo girone di ritorno.
L'andata fu un disastro: 4-0 alla prima partita in Champions League contro la Dinamo Zagabria non è sicuramente un buon inizio, condito dalla sconfitta interna per 1-2 con lo Shakhtar a causa di un gol al 90' di Solomon e chiudendo il cerchio del girone d'andata contro il City finì 5-1 dopo un momentaneo 0-1 della Dea con un gol su rigore di Ruslav Malinovski. Il girone di ritorno è totalmente un'altra storia grazie al miracoloso pareggio con il Manchester City per 1-1, partita che verrà ricordata anche per i 10' minuti giocati da Kyle Walker come portiere, dopo l'infortunio di Ederson e l'espulsione da ultimo uomo di Claudio Bravo , subentrato allo stesso brasiliano.
La 2° di ritorno finisce per 2-0 contro la Dinamo Zagabria con i gol di Muriel su rigore e del Papu Gomez. Per passare il turno bisognava sperare di una vittoria in trasferta contro lo Shakhtar Donetsk e una vittoria contemporeanea del City in trasferta contro Dinamo Zagabria, e così fu. L'Atalanta vinse 0-3 con il gol di Castagne, Pasalic e Gosens al fotofinish mentre il City completava la rimonta dopo l'1-0 firmato dal solito Orsic grazie alla tripletta di Gabriel Jesus e il gol di Foden, che ipoteticarono la qualficazione agli ottavi per l'Atalanta. Gli ottavi d'andata contro il Valencia finì 4-1 con la doppietta di Hateboer e i gol di Ilicic e Freuler mentre il ritorno si concluse con un 3-4 rocambolesco ma che significò una qualificazione agli Ottavi.
Il lookdown bloccò anche il calcio e perciò i quarti contro il Psg si disputeranno solo in una partita secca ad Agosto, con i Parigini che la spunteranno dopo una partita equilibratissima ribaltata al 90+3' da Chupo-Moting spegnendo i sogni dei tifosi Atalantini. L'anno successivo l'Atalanta si riqualifica in Champions League riuscendo a passare anche in questo caso un girone di ferro formato da Liverpool e Ajax. Agli ottavi purtroppo però escono sconfitti dopo uno 0-1 in casa contro il Real e 3-1 all'Estadio Afredo di Stefano per l'indisponibilità del Bernabeu, ancora oggi in ristrutturazione che probabilmente terminerà a dicembre

Ritornando ad oggi, sicuramente quest'annata l'Atalanta ha speso un sacco di soldi eppure probabilmente sarà il risultato peggiore nei sei anni di Gian Piero Gasperini: Koopmeiners a 12 milioni + 2 di bonus, Musso per 20 milioni, Zappacosta a 6 milioni + 3 di bonus, Boga in inverno per 22 milioni dal Sassuolo oltre a Pezzella e Demiral. Sarebbe bello capire qual è stato il problema. Sicuramente l'assenza di Ilicic pesa, come la genialità e la magia del Papu Gomez, sacrificato a causa del litigio con il tecnico Piemontese durante la partita con il Midtylland. Per un periodo c'era addirittura la sensazione che l'Atalanta giocasse meglio senza l'argentino ma non è stato così. Sicuramente tra Pessina e Miranchuk c'è stato un peggioramente rispetto alle scorse stagioni. Tra i "colpevoli" bisogna inserirci anche Gasperini, che ha puntato tutto sull'Europa e probabilmente a fine stagione rimarrà a mani vuote. Nelle ultime 5 in campionato, l'Atalanta ha realizzato solamente 3 gol, pochi per i suoi normali standard, raccogliendo solamente 4 punti tra Bologna e Genoa, perdendo con Roma, Napoli e nell'ultima con il Sassuolo. Bastano queste statistiche per farci capire come Gasperini credesse nella vittoria dell'Europa League per avere l'accesso diretto alla Champions. Al momento recuperare la Juventus sembra difficile se non impossibile per la Dea trovandosi a -11 dai Bianconeri seppur con una partita in meno da recuperare contro il Torino. Inoltre, con la eliminazione ai quarti di Europa League contro il Lispia il numero delle sconfitte interne è salito a quota 8: traguardo negativo per Gasp che ha eguagliato lo stesso numero di sconfitte interno del 2014-2015 dove la Dea finì il campionato 17° con 37 punti a +3 dal Cagliari retrocesso. 

La verità è che, oltre a una questione tecnica, gli sconvolgimenti sono stati troppi. La proprietà è cambiata e per mesi l'intenzione dell'investitose era mirata più al concludere che non a vincere. C'è stata la scelta di mettere un referente sanitario che ha portato l'addio del responsabile sanitario degli ultimi anni. Giovanni Sartori è finito ai margini ed è stato sorpassato da Luca Percassi nelle grandi trattative tranne per Koopmeiners. Ogni comparto, tranne l'allenatore è cambiato.
E ora si riparla di rivoluzione: Gasperini per i risultati ottenuti negli anni dovrebbe essere intoccabile, avendo firmato anche un rinnovo fino al 2024 con opzione fino al 2025. Ma a fine stagione parlerà con la società per valutare il proseguo o meno

Alla fine la nuova stabilità la decideranno Pagliuca e gli americani.
Intanto - al momento - uscire con il Lipsia agli ottavi e l'8° posto in campionato - che significherebbe l'uscita totale dalle coppe europee essendo stati eliminati dalla Coppa Italia ai quarti dalla Fiorentina - è un rimpianto.
Eppure l'Atalanta è arrivata da fatturare 20 milioni a 242: gli applausi vanno fatti ugualmente