Le recenti voci circa il fatto che Allan, calciatore brasiliano a tutti gli effetti, possa diventare un calciatore della Nazionale italiana, in virtù di chissà quali cavilli legali, portano a fare alcune considerazioni: potrebbe essere giunto il momento per adottare un provvedimento rivoluzionario, prima per il mondo del calcio e poi anche per la società: LA SOPPRESSIONE DELLE SQUADRE NAZIONALI, basate sulla cittadinanza dei calciatori.  

La cittadinanza nella società moderna è un elemento variabile, non fisso e non unico; infatti vi sono sempre più esempi di doppia cittadinanza; nello sport in particolare vediamo diverse cittadinanze "di comodo" non legate all'etnia, al luogo di nascita dell'atleta o ad altre ragioni sociali e legali; nell'atletica leggera vediamo spesso "improbabili" velocisti di colore turchi o norvegesi... nel calcio vediamo "brasiliani" giocare nella Russia o nell'Italia ecc. Le Nazionali basate sulla cittadinanza dei calciatori potrebbero essere sostituite dalle "Nazionali di lega", nelle quali potrebbero giocare i calciatori in base al campionato cui partecipano; avremmo le squadre di Serie A, di Liga, di Bundesliga, di Premier League ecc. Formazioni del genere, come forse alcuni non giovanissimi ricorderanno, ebbero una breve vita circa cinquant'anni fa, negli anni '60, con alcune partite di poco successo e nessun seguito; ora potrebbero invece diventare le "vere" Nazionali, che rappresenterebbero il movimento calcistico del Paese.

Provando a fare una simulazione, la Nazionale di lega di serie A potrebbe mandare in campo questa formazione col 4-3-3: Handanovic; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Allan, Pjanic, Milinkovic Savic; Ronaldo, Higuain, Insigne. Fra le riserve di lusso potremmo annoverare Icardi, Dzeko, Dybala, Skriniar, Devrji, Perisic ecc. (non male). Potrebbe essere il futuro del calcio, chissà...