Se per grottesco si intende qualcosa di innaturale, paradossale e inspiegabile, la situazione di Paquetà è decisamente grottesca. Sì, perchè il ragazzo è un attaccante esterno arrivato un anno fa, schierato quasi sempre a centrocampo, talvolta come interno, ma molto spesso come mediano laterale accanto al centrale o regista (Bakayoko o Bennacer). Raramente questo giocatore ha avuto la possibilità di giostrare in avanti, come esterno o dietro le punte, ma quelle rare volte sono bastate a bollarlo come non adatto al gioco offensivo nel campionato italiano. Da ragazzo volenteroso ha accettato di riciclarsi in altri ruoli non suoi, ma solo per sentirsi dire che le sue prestazioni non erano all'altezza. Il tutto avveniva mentre l'intoccabile Suso, giocando nel ruolo che preferiva e senza adattarsi ad altri impieghi, inanellava 12 mesi di prestazioni grigie, nella migliore delle ipotesi, ma molto più spesso scadenti o al limite dell'oscenità, giocando comunque quasi sempre e per 90 minuti. Lo stesso Chala faceva il titolare fisso, alternando cose buone a cose meno buone, ma sempre vedendosi trattare come qualcuno di cui non si poteva vare a meno. Paquetà, per giunta, si è sentito accusare da Giampaolo di essere troppo brasiliano, come se essere brasiliano sia una vergogna nel calcio (5  campionati del mondo vinti...). E' stato anche messo definitivamente da parte da Pioli, che sarà pure il famoso uomo giusto o un signor allenatore (allora Rocco, Liedholm, Sacchi, Capello e Ancelotti cosa strampocavolo erano?), ma ha tenuto fino a poco fa in campo un Suso oltre i limiti della decenza, finché non è arrivato Ibrahimovic a proteggerlo, come il fratello maggiore fa col fratellino timido vittima dei bulli. Come diceva Totò, ma mi faccia il piacere!

Sintetizzando, a Paquetà stanno facendo capire in maniera evidente che per lui non c'è e non ci sarà posto, per cui tutto farebbe pensare che lo si consideri un minga bùn, un buono a nulla, come si dice a Milano. E, tuttavia, il prezzo che si chiede per il ragazzo è quello di un giocatore di alto livello. Se non è grottesco tutto ciò, cosa può essere definito tale? D'altro canto Leonardo, l'uomo che ha voluto Paquetà al Milan e che ha convinto la società rossonera ad acquistarlo come un campione, lo rivorrebbe sì al Psg, ma a prezzi di vendita sottocosto.

Mi rivolgo, a questo punto, a voi come faceva Jim Hutton nei panni di Ellery Queen nei telefilm degli anni '70 e vi faccio notare che avete tutti gli elementi per trarre una conclusione e capire dov'è l'inghippo. Avete capito, dunque? Non vi sembra che il ragazzo sia al centro di una guerra, al limite della faida purtroppo, fra l'attuale società rossonera e un suo illustre ex-dirigente? A me sembra che ci sia chi voglia evitare a tutti costi che il Milan del futuro sia anche il Milan di Leonardo, personaggio che non brilla per simpatia, ma che di giocatori ne capisce (portò in rossonero Thiago Silva, nonostante avesse già fallito un'esperienza europea). Le stesse stranissime condizioni per la cessione di Caldara all'Atalanta sembrano portare in quella direzione. Certo Piatek, altro acquisto di Leonardo, è stato tutelato a lungo come Suso, ma il suo acquisto, più che una scelta convintissima dell'ex-dirigente brasiliano, fu una necessità dovuta alla bocciatura di Higuain e all'impossibilità di trovare altro in vendita sul mercato. Se fosse così... eh se fosse così, sarebbe anche peggio che grottesco.

Ora si dice che Paquetà non si sia ambientato a Milano, che soffra di saudade e abbia crisi di ansia, ma sapete che vi dico? Balle! Balle galttiche! Balle mega-galattiche! Paquetà vuole giocare e basta, dategli quindi la possibilità di farlo e vi dimostrerà quanto vale.