Il primo derby di Milano dell'anno 2020  rimarrà nella storia per due motivi. Un primo tempo partito in inferiorità numerica per l'Inter. Da Padelli a Sanchez non pervenuti. Catastrofe. Ma d'altronde non possiamo neanche prendercela con il povero Padelli. Non giocare mai significa questo. E su ciò l'Inter dovrebbe riflettere, perchè anche i secondi portieri dovrebbero trovare più spazio. E il povero Sanchez sta cercando di ritornare dopo un periodo di infortuni, complicato. Il resto della squadra dormiva.
Poi, nel secondo tempo, è successo qualcosa.  Negli spogliatoi la sfuriata di Conte sarà stata inevitabile. Ha dato la giusta carica ai suoi. Che sono entrati in campo come dopati. Dopati di grinta. In due minuti l'Inter agguanta il Milan, domina 45 minuti, e ne fa 4, ripetiamo, 4 di gol. Sarebbero potuti essere anche di più. Il Milan ha cercato di fare la partita della vita, è durata solo un tempo. Ibra più di quello che sta facendo non può. 

Questa Inter, con questo carattere, grazie anche alla Juventus che con Sarri non è riuscita a trovare la sua dimensione, ora può, come dice Conte, sognare. 

Una corsa a tre, un campionato vivo, con un calendario ostico per l'Inter dove da qui a marzo si può scrivere tanto, con scontri diretti bestiali, che saranno fondamentali, ma non è detto che saranno determinanti. Visto che in questo campionato può accadere di tutto, con un Verona che batte la Juve e ferma la Lazio, con un Milan che per un tempo fa due gol all'Inter, con un Lecce che vince contro il Napoli. Una Serie A sballata, ma divertente, finalmente.
L'Inter nella sua dimensione Premier League, sta ponendo basi serie e solide per anni di dominio in Serie A ed in Europa, si spera. La sfuriata di Conte ha cambiato l'Inter e anche il campionato.