Lazio, Genoa e Atalanta, queste sono le tre squadre che affronterà l'Inter nella prossima settimana cercando di chiudere il discorso Champions una volta per tutte, approfittando anche dei vari scontri al vertice che ci regaleranno le prossime giornate.
 Questo weekend, in particolare, potrebbe essere decisivo per la corsa ai primi 4 posti in classifica, visto che mentre l'Inter affronterà la Lazio in un vero e proprio replay della partita dello scorso anno, il Milan sarà impegnato a Marassi contro la Samp, altra squadra in lizza per un posto in Europa, mentre la Roma sarà di scena all'Olimpico contro il Napoli in un match dove da una parte i giallorossi avranno quasi l'obbligo di vincere per tentare di avvicinarsi al 4° posto mentre i partenopei rischiano in caso di mancato successo di farsi risucchiare dalle altre anche se in questo momento la situazione appare abbastanza tranquilla visti i 13 punti di vantaggio proprio sui capitolini.

Sarà un'Inter incerottata quella di scena a San Siro contro la Lazio, viste le assenze di De Vrij, Martinez e forse Nainggolan. Per questo motivo davanti ad Handanovic spazio a D'Ambrosio, Skriniar, Miranda e Asamoah in difesa, Gagliardini (reduce da un buon derby) e Brozovic in mezzo al campo, Politano, Vecino (che nel ruolo di trequartista ha reso benissimo contro il Milan) e Perisic sulla trequarti mentre Keita agirà da centravanti con il rientrante Icardi che dovrebbe partire dalla panchina.

Anche Inzaghi deve fare i conti con alcuni problemi di formazione legati agli infortuni soprattutto in difesa, viste le assenze di Patric e Radu, per questo davanti a Strakosha la linea a tre dovrebbe essere formata da Luiz Felipe, Acerbi e Bastos. In mezzo spazio al trio Milinkovic-Savic, Leiva (anche se non al meglio) e Luis Alberto (ancora arretrato dalla sua posizione di seconda punta), mentre sugli esterni spazio a Marusic e Lulic. Davanti vicino a Immobile dovrebbe agire Correa in vantaggio su Caicedo.

Al di là degli uomini in campo sarà importante l'approccio nei novanta minuti da parte degli uomini di Spalletti, che nelle ultime occasioni sono passati un po' troppo spesso dall'essere dottor Jekyll a mr. Hyde: dall'Inter combattiva vista contro la Samp e la Fiorentina  a quella inguardabile vista contro il Cagliari, da quella comunque propositiva vista contro la Spal (nonostante le assenze) a quella svogliata scesa in campo contro l'Eintracht (sempre al netto delle assenze per la lista Uefa e squalifiche e infortuni vari) fino a quella ammirata nel derby dove nonostante i due goal subiti (da palla inattiva) è riuscita nel dominare l'avversario per novanta minuti senza avere cali di concentrazione e dando l'impressione di essere una squadra VERA.

Dopo il match con la Lazio sarà la volta del turno infrasettimanale a Marassi contro il Genoa (scontro quasi tabù negli ultimi anni contro la Genova rossoblù) e l'Atalanta a San Siro in quello che potrebbe diventare un ulteriore scontro diretto per l'Europa che conta e anche per questo il ritorno di Icardi (sperando che abbia lasciato a casa i cattivi pensieri e che sia concentrato al cento per cento sull'Inter anche senza fascia al braccio) nella settimana che potrebbe essere decisiva per il futuro prossimo dei nerazzurri appare una scelta logica della dirigenza e dell'allenatore.

Fino a maggio testa sul campionato poi una volta raggiunto l'obiettivo sarà il momento del mercato tra partenze (Miranda, Perisic e Candreva sono a fine ciclo in nerazzurro, l'oggetto misterioso Dalbert, Gagliardini che potrebbe essere utilizzato come pedina di scambio fino alla risoluzione del caso Icardi) e arrivi (Godin quasi fatto a parametro zero,i riscatti di Politano e Keita dove si attende uno sconto dal Monaco, dei terzini capaci di fare la differenza come Darmian e Hysaj, Barella, il quale approdo in nerazzurro appare quasi scontato, senza dimenticare il sostituto di Icardi in caso di cessione).
Acquisti e cessioni che saranno vagliati anche dall'allenatore che sia Spalletti che dopo il derby appare più saldo sulla pancina nerazzurra (e che in caso di Champions potrebbe diventare certezza visto anche il contratto in essere), Conte (soluzione gradita a Marotta) o Mourinho (mai dimenticato dalla tifoseria). Sullo sfondo Simeone, che dopo essersi autocandidato alla panchina nerazzurra nelle ultime stagioni potrebbe essere in procinto di far avverare il suo sogno, vista la fine ormai chiara del suo ciclo all'Atletico.