Quattro giornate di campionato sono poche, però possiamo già vedere qualche interessante tendenza e creare un simpatico, quanto irrealistio, collegamento con alcune pellicole.

Ad esempio, dopo essere stata affondato dall’Inter, non possiamo che accumunare il Milan allo splendido ma drammatico “Titanic”.  Il Titanic affondò per tante cause: dalla superficialità del comandante nell’affrontare la rotta, dalle vedette senza cannocchiali, dalla certezza dei costruttori che la nave era inaffondabile e dunque non servivano troppe scialuppe che rovinavano la bellezza della nave. Fate voi gli arditi paragoni.

Al Bologna, ma soprattutto al suo grande allenatore Mihajlovic dedico “Buldozer” con l’indimenticabile Bud Spencer nelle vesti di un  ex giocatore di football che torna ad allenare un gruppo di ragazzi per una sfida quasi impossibile contro i militari della vicina base americana.

Gasperini, l’Atalanta e i suoi tifosi (tranne quelli che hanno insultato domenica Dalbert) si meritano il grande successo “Tutti assieme appassionatamente”. Solo una passione vera può portare una famiglia ad essere così affiatata ed ad affrontare sia il bel canto che i nemici. Ed è la passione che avvolge oggi la Dea.

La Spal si merita l’accostamento ad un grande film come “Forrest Gump”.  Una squadra che supera tutti i suoi limiti come li supera il personaggio a cui da vita Tom Hanks. Nessuno punterebbe sulla Spal ma quasi sempre gli spallini vanno oltre.

La Roma di Fonseca in questo inizio campionato mi da allegria. Secondo la critica doveva state molto più in basso ma i giocatori giallorossi sembrano un po’ i chirurghi di “M.a.s.h.” che decidono di vivere spensieratamente la loro esperienza  nell’ospedale da campo americano senza venir meno alla passione per il loro lavoro.

L’Inter di Conte è come “Bastardi senza gloria” di Tarantino. Se la missione dei soldati americani era quella di uccidere il maggior numero di tedeschi usando armi non convenzionali quella degli interisti è di far più punti possibili usando come armi non convenzionali i “piccoletti” Sensi e Barella e i “giganti “ come Lukaku.

La Fiorentina e soprattutto Montella vivono una situazione strana, da incompresi, con un rapporto che si può rompere da un momento all’altro. Dunque se di incompresi parliamo perché non accostargli la pellicola di Comencini “Incompreso – vita col figlio”?

Che dire del Torino? Una vita da proletari che ogni tanto arrivano al vertice con l’impegno e il gioco di squadra. Alti e bassi come in Full Monty – squattrinati organizzati”  che almeno per un giorno vivono la gloria e amano il calcio.

Passando dai proletari alla borghesia della vecchia signora ecco che, almeno in Italia, la Juventus è composta da super eroi sempre vincenti. E dunque se negli Avengers  abbiamo da Iron Man a Hulk, da Thor a Capitan America ecc. ecc. nella Juventus abbiamo Chiellini, Pjanic, Ronaldo, Dybala. Peccato però che in Europa vesta spesso i panni di Superman alle prese con la criptonite.

Il Napoli Ancelotti è pura fantasia, quela fantasia che permette a dodici galeotti di essere addestrati dall’esercito statunitense e di assaltare un castello francese con successo. Il titolo del film è “Quella sporca dozzina” che vede attori come Lee Marvin, Charles Bronson, Telly Savalas, Donald Sutherland e tanti altri. E questo Napoli ha Koulibaly, Insigne, Maertens, Llorente, Milik.  Ancelotti li sta guidando all’assalto del castello bianconero. Vedremo con quale risultato.

Come non creare invece l’accoppiata Brescia  con il film “Il ritorno” , vincitor del Leone d’Oro alla 60° Mostra Cinematografica?  Anche perché parliamo di ben due ritorni: il Brescia in serie A e il ritorno a casa di Balottelli.

La Lazio ha come simbolo l’aquila e allora viene facile il passaggio al film “The Eagle” . Il film tratta la leggenda della presunta scomparsa Legio IX Hispana nella Britania romana,  ed anche la Lazio vive momenti di “presunta scomparsa” come questo complicato inizio di campionato

Può essere una forzatura, anzi lo è, ma nel mio immaginario il Sassuolo  rivive un poco nel film “Sognando Beckham”. Non abbiamo ragazze indo-britanniche appassionate di calcio ma abbiamo una cittadina di provincia che ama il calcio e che arriva alla massima serie senza nemmeno avere uno stadio ma …sognando Beckham.

Il Verona si merita il film “Shakesperare in Love”. E’ la terra di Romeo e Giulietta e il suo allenatore Juric spera di mettere in scena l’omonima opera con un successo. Nel caso di Shakespeare l’opera sarà un successo coronato dalla regina Elisabetta I, per Juric il successo sarà la permanenza in serie A.

I grifoni del Genoa devono lottare sempre, non hanno tempo per fiatare, ogni partita è una lotta. “Never Back Down – Mai arrendersi” è la pellicola che più si adatta ad una squadra dall’antico blasone sbiadito dal tempo.

L’Udinese e la famiglia Pozzo sono qualche cosa di inimitabile nel mondo del calcio. La famiglia detiene anche il controllo della squadra inglese del Watford. Il rapporto tra la squadra friulana e il suo territorio mi ricorda molto il rapporto della squadra scozzese nel film “Sfida per la vittoria” con Robert Duvall, Ally Mccoist e Michael Keaton.

Qui oso maledettamente. Anche perché nel film A due calci dal paradiso” i due ragazzi protagonisti alla fine entreranno come in un sogno nella primavera dell’Inter. Ma anche il Lecce ha un sogno chiamato paradiso e quel sogno da prendere grazie “ai calci” è la permanenza in serie A

Il Cagliari è una squadra isolana come isolana è la squadra di calcio dilettantistica di Ile-Molène nel film “Dream Team”.  Il Cagliari come il Molene sono uno dei fattori essenziali  per la vita delle due isole, una vita moto complessa, ma che

Ed infine un grande film per una squadra che ha come presidente un produttore di film, anche se di altro genere. La Sampdoria è una squadra di mare, che vive alti e bassi come li vive un porto. Una squadra che ha la faccia come Marlon Brando nel film “ Fronte del Porto”.