Sarebbe stato bello raccontare una favola, quella di Milik e Vlahovic che superavano in bravura Messi, Mbappè e Neymar.
Invece, c'è da raccontare una Juventus ancora perdente in Champions, ma una Juventus profondamente diversa da quella vista lo scorso anno contro il Villareal e in questo avvio di campionato. In campo per tutti e 90 i minuti c'è stato un divario tecnico allucinante: basta leggere tre nomi Messi, Neymar, Mbappè per capire che l'esordiente Bremer, l'onesto Danilo e il decadente Bonucci potevano fare ben poco. Non è possibile essere sorpresi di fronte a ciò, basti pensare che nell'ultima partita giocata al Parco dei Principi, il Real (futuro campione) era capitolato. 

Eppure, questa partita al di là del risultato e al di là della prestazione ci aiuta a comprendere il senso della panchina di Vlahovic a Firenze e delle successive dichiarazioni di Allegri.
Procedendo a ritroso si parta da questa dichiarazione dell'allenatore della squadra torinese: "PSG? Dobbiamo essere realisti, la partita più importante è quella in casa con il Benfica". Guardando la faccia di Allegri ai microfoni di Mediaset nel post-partita, si scopre che Allegri non è felice, ma è rammaricato per l'occasione persa. La partita più importante non era quella col Benfica, non si fa un cambio di modulo per una partita poco importante né si prepara una partita in 3 giorni. La partita più importante era questa, e sì, è stata onorata.
Altra questione rilevante e dibattuta è stato il riposo di Vlahovic nell'ultima gioranta di campionato. La partita di stasera smaschera un'altra bugia bianca. Vlahovic sabato non ha riposato, semplicemente non è ancora inserito nel gioco della Juventus. Per convincersene basti considerare il contributo offerto questa sera da Milik e quello offerto dal serbo. Il centravanti ex Marsiglia dopo 3 partite sembra uno che ha fatto l'intera preparazione agli ordini di Massimiliano Allegri. 

La Juventus non ha un gioco? Come fa una squadra, sotto di una rete dopo 5 minuti e sotto di 2 reti dopo 22 minuti a restare in partita fino alla fine senza il gioco?
Forse c'è un errore, forse il gioco non è solo un complesso reticolato di passaggi. Altrimenti Neymar che alza la palla e mette Mbappè da solo di fronte al portiere non è gioco? Forse no.
Questa Juventus supererà i gironi? Non si sa.
Con Pogba, Chiesa e Di Maria sarebbe andata diversamente? Neanche questo si sa. Questa sera poteva andare peggio? Sì, certamente.