Negli ultimi anni, nel mondo del pallone, si è andata a creare una vera e propria frattura che divide gli appassionati di questo sport: da un lato abbiamo i cosiddetti "Risultatisti", dall'altro i "Giochisti".
- I "Risultatisti" sono coloro che puntano solamente a una cosa: la vittoria. Infatti, chi è tendente a questo movimento, sono convinti che l'unica cosa che conta è il risultato finale e ciò si deve ottenere con ogni mezzo, anche "Parcheggiando l'autobus" o facendo la famosa "melina". Momentaneamente i tecnici più famosi che prediligono questa filosofia sono Allegri (con il famoso "corto muso"), Mourinho e Ancelotti.
- I "Giochisti" prediligono il Bel Gioco; ovvero il possesso palla, l'estetica, lo spettacolo e il dominio dell'avversario. Un esempio di allenatore improntato a questa filosofia è sicuramente Pep Guardiola che con il suo Tiki Taka ha fatto innamorare i seguaci di questa corrente calcistica.
Sicuramente la specialità della casa dei Giochisti è proprio il Tiki Taka. Questo stile di gioco, inventato proprio da Pep Guardiola e il suo Barcellona dei record, si basa principalmente su un continuo e veloce possesso palla della squadra che fa sì che, portando la sfera di gioco da una parte all'altra del campo, si riesca a creare degli spazi e a poter sfruttarli andando così verso la porta avversaria. Tutto ciò è condito da tocchi veloci e precisi (massimo 2/3 per giocatori), ma soprattutto da una grande tecnica e visione di gioco da parte di tutti e 11 i giocatori. Infatti, non solo i giocatori di movimento devono avere questa qualità, anche al portiere vengono consegnati innumerevoli palloni durante la partita e, inoltre, è proprio lui il giocatore che deve per far sì che il gioco si inizi a sviluppare dal basso.
Con questa filosofia si è presentata al Mondiale proprio la Spagna di Luis Enrique (da sempre uno dei predicatori del Tiki Taka).
Questa tattica è risultata fondamentale nella prima partita degli iberici al Mondiale: infatti contro la Costa Rica la Spagna ha realizzato ben 7 reti subendone zero ed è riuscita a dominare il gioco con ben l'82% del possesso palla (1045 passaggi totali). Ma da qui in avanti la Spagna è andata in picchiata.
Alla seconda partita contro la Germania, la Spagna ha riproposto il suo gioco, dominando (68% di possesso palla con ben 652 passaggi), ma dopo essere passati in vantaggio con Morata, la squadra allenata da Luis Enrique si è fatta recuperare con il gol di Fullkrug.
Dopo il pareggio contro la Germania, gli spagnoli hanno incontrato una delle sorprese di questo Mondiale: il Giappone. Qui il Tiki Taka ha raggiunto il proprio picco: 1058 passaggi (record in un Mondiale) e ben 82% di possesso palla. Sfortunatamente però non si vince la partita con questi dati ma bisogna saper segnare e questo il Giappone lo sa bene: 2-1 per gli asiatici e Spagna condannata al 2' posto e a giocare gli ottavi contro il Marocco.
Insomma, se da una parte i "Risultatisti" stanno esultando vedendo Croazia e Marocco andare avanti al Mondiale, i "Giochisti" hanno perso la loro squadra principale già agli ottavi di finale.
Alla fine ciò che conta nel calcio è solamente una cosa: saper far gol.
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