Seguendo la rotta della navigazione rossonera, mi sono imbattuto in un'obiezione: "Il Milan può presentarsi in Europa con questa squadra, questo gioco e questo allenatore?". E' un banco di scogli che, tuttavia, si può evitare con una virata, cioè dando la seguente risposta: "Per il momento questa squadra, questo gioco e questo allenatore non devono presentarsi in Europa, ma devono ancora qualificarvisi.". Un quesito così ambizioso andrebbe posto alla fine della stagione, con l'eventuale qualificazione all'Europa che conta ormai in tasca.

La rotta finora l'ha tracciata Rino Gattuso, allenatore sempre rispettato per il suo passato da giocatore, ma che non ha mai convinto del tutto i tifosi e gli opinionisti. Quando vince finisce sugli scudi, perché non se ne può fare a meno, ma se non vince o se vince faticando, sale il mugugno dei tifosi e la difesa degli opinionisti si fa meno convinta. La ciurma dei tifosi, in particolare, rinfaccia a Gattuso un atteggiamento non esattamente portato all'offensiva, lo taccia, in altri termini, di volgare e sparagnino difensivismo. E di certo non si tratta di un allenatore in stile "All'attaccooooo... all'attaccooooo... all'attaccoooo...". Però la tattica prudente gli ha consentito finora di portare a casa punti pesanti, quando l'ha applicata in maniera razionale, senza tentare esperimenti cervallotici. Rino è mancato nei casi in cui, come al Pireo contro l'Olympiakos, è rimasto a metà strada fra attacco e difesa. Ha visto, inoltre, le streghe a Roma contro la Lazio in Coppa Italia, quando ha evidenziato uno stato confusionale. Io me lo tengo così, ma invito solo la società a evitare di decidere sul suo futuro tenendo conto solo dei risultati, perché se ci si crede, si può andare avanti con lui anche in caso di classifica negativa, mentre se non ci si crede, si può sostituirlo anche se vince.

Il Milan, comunque, è alla fonda in una baia tranquilla, vista la classifica e il prossimo impegno, almeno sulla carta, non proibitivo (almeno sulla carta...). Può approfittarne per valutare la posizione di Suso, un po' appannato per via di una pubalgia, e magari decidere di provare Paquetà o Cutrone in appoggio a Piatek. La prima opzione è la più probabile, non fosse altro perché le 2 punte Gattuso non le vedrebbe neanche se si scolasse un bottiglione di grappa e gli si sdoppiasse la vista. Biglia, che non è uomo d'ordine, ma un frangiflutti, potrebbe sostituire il giovane brasiliano in copertura, mentre Bakayoko e Kessie continuerebbero a gestire le ripartenze, con il primo che congela la palla e il secondo che si propone per lo scambio.

Piatek, la prora della nave rossonera, ha mostrato qualche scricchiolio, ma non so se sia il caso di allarmarsi, considerando che il polacco col Sassuolo è entrato sia nell'azione del gol sia nell'incursione che ha causato l'espulsione del portiere.

E ora mollate gli ormeggi, nuove avventure attendono i filibustieri!