La Roma batte il Genoa con molta fatica e continua la sua lunga malattia. Lo spettacolo c'è stato a causa delle difficoltà di entrambe le squadre. Fra papere del portiere e difese a dir poco approssimative, la Roma ne esce vittoriosa e salva la panchina di Di Francesco che spera in un miracolo in vista della Juve.

Questa squadra con i bianconeri rischia grosso, troppo fragile, bloccata mentalmente, priva di ogni tipo di reazione. Qualcosa e' successo nello spogliatoio e solo loro da uomini possono risolvere la situazione. La piazza insorge in maniera civile, ricordando il passato, le qualità tecniche dei giocatori si sono viste le cura deve partire dalla società che deve decidere se ancora il mister  come sembra possa essere la base del progetto. Tutti devono remare dalla stessa parte. La Juve potrebbe ricompattare l' ambiente, arrivare nel momento giusto.

La fase difensiva e l'intensità di gioco che non si vedono potrebbero ricomparire all'improvviso. Gli allenamenti pagano, vedere applicato on campo il lavoro quotidiano è la soluzione migliore per ogni malattia. La squadra è giovane, con margini di crescita enormi ed è facile che si possa deprimere con facilità. La gioventù deve far dimenticare in fretta il passato e guardare al presente con fiducia.

Per il Genoa, discorso diverso. Il cambio di allenatore non ha portato ancora risultati ma solo rammarico. Tatticamente Prandelli sta provando a cambiare ma le lacune tecniche e di organico sono enormi. Un occasione per battere una big come ieri sera non capiterà più. Partite come quelle di ieri per il Genoa significa poter avere quel salto mentale per uscire dal baratro.
Se non si sconfigge un avversario in quelle condizioni quando si può fare? Due squadre malate, in confusione che hanno bisogno di credere in se stesse.
La Roma puo' partire da un faticoso successo, il Genoa per ripartire deve lottare senza voltarsi indietro.