2-2. Questo è l'esito della super sfida di domenica mattina tra Roma ed Inter. 
Un pareggio che scontenta un po' tutte e due le formazioni, ma che rappresenta un risultato per certi versi più che vantaggioso per la formazione giallorossa, che a larghi tratti ha subìto il pressing e le ripartenze dei ragazzi di Conte. 

Il big match sin da subito sembra riservare molte emozioni, con entrambe le squadre pronte ad avventarsi su ogni pallone. Proprio sugli sviluppi di un recupero a centrocampo su Barella si innesca la manovra offensiva dei giallorossi: Veretout lancia in attacco la squadra con Pellegrini che conclude una bella azione corale con un piazzato (deviato dall'incolpevole Bastoni) che si insacca alle spalle di Handanovic. Roma in vantaggio e per parecchi minuti padrona del campo, con la formazione nerazzurra ancora spaesata dopo il gol subito. 

A suonare la carica per la formazione nerazzurra ci pensa il duo Lukaku-Lautaro, i quali riescono a collezionare diverse palle gol. L'argentino in particolare ha la doppia occasione di pareggiare i conti: la prima neutralizzata da un'ottima uscita di Pau Lopez (già autore di una splendida parata su colpo di testa di Lukaku nel primo tempo) e la seconda, sugli sviluppi di una bella spizzata di Lukaku, azione viziata tuttavia da fuoriguoco.
Finisce il primo tempo ma tutto fa presagire altrettante emozioni nei secondi 45'.

L'Inter sembra aver trovato lucidità nei minuti finali del primo tempo e infatti al fischio d'inizio la manovra nerazzurra non dà scampo ai ragazzi di mister Fonseca con un pressing asfissiante. Al 56' arriva il pareggio meritato dell'Inter su colpo di testa di Skriniar, lasciato colpevolmente solo in area di rigore. 
La partita torna in parità con l'Inter che non arresta la sua foga agonistica. Passano pochi minuti e ci pensa Hakimi a portare avanti la formazione di mister Conte con una straordinaria conclusione a giro dal limite dell'area di rigore giallorossa. Pau Lopez non può nulla. 

La partita ora prende tutta un'altra piega. La Roma subisce le incursioni dell'Inter non riuscendo più ad avanzare. Sembra il momento giusto per far entrare forze fresche in campo, tuttavia Fonseca non è di questo avviso, riconoscendo forse la forza mentale dei propri ragazzi i quali non demordono rilanciando la manovra offensiva. Proprio nei minuti finali della sfida si palesano forse le migliori occasioni da gol per la Roma con la formazione capitolina che riesce ad agguantare il pareggio con Mancini a poco meno di 5' dal triplice fischio. Il difensore giallorosso infatti, riesce ad eludere le marcature nerazzurre andando ad impattare una bella palla messa in mezzo all'area di rigore da un'ottimo Villar.

Il big match si conclude dunque 2 a 2 con un'Inter che può sicuramente recriminare. Se da una parte il gol di Mancini può dar adito a polemiche per una mancato fischio per fallo in attacco proprio di Mancini su Skriniar, dall'altra non si spiegano le scelte di mister Conte che, in vantaggio di un gol, ha deciso di abbassare la propria squadra, prima sostituendo Martinez con l'esterno Perisic (molto in ombra) poi Vidal e Hakimi per Gagliardini e Kolarov. Se sul primo cambio poche critiche possono muoversi (il centrocampista cileno infatti non solo ha fallito il possibile gol del 3- 1 ma non ha garantito una prestazione all'altezza), dopo il secondo cambio l'Inter si è trovata improvvisamente schiacciata in difesa. In debito di energie era quasi inevitabile subire il pareggio. 
Ciò che ci lascia la sfida dell'ora di pranzo è sicuramente una Roma capace di soffrire e reagire con le grandi e che arriva al derby più cosciente dei propri limiti ma soprattutto dei propri punti forti, (Mkhitaryan e Smalling su tutti e magari con un Dzeko più incisivo), e un'Inter ancora vittima dei suoi fantasmi.