Ultima gara del 2022 per la Roma che cercava un riscatto dopo un periodo molto buio, dove i Giallorossi nelle ultime 3 gare di campionato hanno collezionato solamente 2 punti, perdendo anche il derby della capitale: dove nella Lazio erano assenti sia Immobile che Milinkovic-Savic, squalificato la domenica precedente.
Quella foga ricevuta appena arrivato a Roma, dove i tifosi celebravano Jose Mourinho tramite un murales in sella ad una Vespa con la sciarpia giallorossa, sembra essere svanita del tutto. Il titolo di "Special" che l'allenatore di Setubal possedeva sembra essere stato perso nel corso di questa stagione.
Anche oggi, contro il Torino, la Roma ha mostrato molti limiti tecnici che hanno costretto i Giallorossi al pari in maniera fortuita al 93' grazie ad una rete del giocatore con più esperienza in rosa: Nemanja Matic. Una fiamma accesa solamente dal rientro in campo di Dybala, infortunatosi nella sfida contro il Lecce di un mese fa, da lì in poi la squadra Capitolina è declinata verso il basso, soffrendo anche contro Sampdoria e Verona, due delle squadre più in difficoltà della nostra Serie A.
Ad inasprire un rapporto di amore ancora con la Curva, sono anche le dichiarazioni verso Karsdrop dopo il match nella gara di Sassuolo, dove lo "Special One" ha criticato l'atteggiamento poco professionale dell'Olandese. Proprio lui che ha sempre difeso i colori Giallorossi ed è stato simbolo di una rinascita personale prima con Fonseca, ritornato dal prestito dal Feyenoord.
L'obiettivo dopo un mercato molto importante in questa sessione estiva è il quarto posto, la gara di oggi pareggiata complica molto la strada dei Capitolini, che devono sperare in un pareggio tra Juventus e Lazio per non rischiare di far fuggire una delle due compagini verso la zona Europa.
Tra l'altro anche l'Inter è tornata nelle zoni alte e, momentaneamente, la banda di Simone Inzaghi sembra molto più in grado di sostenere quelle posizioni, rispetto alla squadra di Mourinho. Quindi, oggi un ennesimo pareggio che rappresenta una disfatta per Josè Mourinho, un allenatore che doveva rappresentare un simbolo di rinascita per Roma ma che, momentaneamente nonostante la Conference League, sta deludendo le aspettative generali.
Ora ci sarà una sosta lunga 53 giorni dove l'allenatore di Setubal dovrà instaurare nella mente dei giocatori una vera e propria impronta vincente, caratteristica che non manca all'unico allenatore trionfante nelle 3 competizioni Europee per club.