Singer e Gazidis hanno deciso di seguire la riga dei giovani ed economici, di ridimensionare i contatti a massimo 3 milioni. Sostanzialmente pensandoci l'idea non è delle peggiori. 
Sono anni che questa squadra barcolla nel buio, vedendo squadre modeste diventare grandi, affondando quella che un tempo, non troppo lontano era la squadra più forte del mondo. 

Il Milan conta la terza squadra in Italia per monte ingaggi, preceduto solo da Juventus ed Inter, con la prima oramai in auge a livello mondiale da diversi anni e la seconda che naviga stabilmente ai piani alti in Italia. Allora mi chiedo perché strapagare per dei giocatori per un misero settimo posto (se tutto va bene) basterebbe qualche piccolo sacrificio e qualche innesto intelligente. 

Prima mossa (l'unica dolorosa), cedere Gigio per 60 milioni, evitando quindi sorprese future di Raiola e successivamente i vari Musacchio, Calabria, Kessie, Laxalt, Suso, Rodriguez, Silva e Halilovic garantendo un tesoretto di circa 150 milioni. 
Il portiere della Nazionale, può e deve essere sostituito dal duo Reina-Plizzari, garantendo un progressivo inserimento del giovane portiere, contando comunque sulla qualità e l'esperienza del portiere Spagnolo. Sostituire il centrale argentino con un giovane con Cistana (15 milioni circa), riscattare Kjaer per 2,5 e puntate forte sul giovane Gabbia, tutto ciò dopo il rinnovo del capitano Romagnoli, le fasce rafforzate da Robinson e Dumfries (25 milioni circa per entrambi).
A centrocampo innesti come Paredes (in cambio di Paquetà) e Bakayoko (circa 20 milioni), sperando nel rinnovo di Bonaventura. Per gli esterni alti, riscattare Saelemaekers per 3,5 milioni, Rebic per 30. In avanti puntare forte su Milik a circa 35 milioni. Tutto ciò garantito da innesti a costo zero dei vari Pobega (magari il nuovo Castrovilli), Brescianini a centrocampo, Capanni è Maldini Jr. in attacco.

Costruendo una squadra giovane e umile al tempo stesso, desiderosa di crescere, consapevole che il primo anno almeno non vincerà nulla, ma con la consapevolezza di costruire un blocco forte e duraturo in stile Lazio e puntando sui prodotti del vivaio in stile Atalanta, garantendo comunque plusvalenza e salari tutti sulla stessa lunghezza d'onda, senza prime donne. 




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