Segnerà e pure tanto nel campionato francese. E non me ne vogliano gli amici francesi, ma sicuramente il campionato francese non è certamente noto per il suo grandissimo livello competitivo. Sembra quasi una SerieB italiana che una massima serie. Con una squadra che continua a dominare grazie agli investimenti miliardari. E' da lì, da Parigi, dal PSG, che si è tracciata la strada per la SuperLeague. Ma se c'è una cosa che pare essere evidente è che, chiamala coincidenza, chiamala come vuoi, ma la rinascita dell'Inter è iniziata con la partenza di Icardi. L'Inter di Icardi non ha vinto niente.

L'Inter senza Icardi è in testa al campionato, in Champions è andata ad un passo dal passare il girone più ostico di tutti i gironi. E' altra storia. E' una squadra relativamente diversa. L'auspicio è che l'Inter riesca a piazzare Icardi in modo definitivo a Parigi, visto che si trova così bene e che nell'Inter non rientri più. Non se ne sente la mancanza, anzi. Poi uno può costruirci tutte le epopee e imprese strabilianti che vuole.

Può raccontare tutte le storie che vuole, ma i dati dicono questo. Non sapremo mai se Icardi, in questa Inter, avrebbe fatto bene, e sinceramente la maggior parte degli interisti non sono interessati a saperlo. Ha fatto la sua storia, ha fatto tanti gol, grazie per questo, ma non si può dimenticare quanto accaduto. La responsabilità non era solo di Icardi, ovvio, però, bisogna chiederselo il perché questa Inter, senza Incadi, è ritornata a vincere. Siamo certi che dipenda solo da Conte? Da Lukaku? Sensi? Barella? Dei dubbi, diciamo così, ci sono.