Una cosa tira l'altra.
Un Napoli capolavoro calcistico, un Napoli da sogno, che però non ha vinto titoli, a parte quello del miglior calcio europeo, un Napoli che ad oggi è stata l'unica squadra a battere il Liverpool, è crollato in modo catastrofico. Guerre interne intestine pesanti, e le conseguenze si sono viste.
Fino a quando non è successo qualcosa. Le lacrime di Mario. Insigne ha risposto, scusandosi che la storia cambierà.

Dalle lacrime di Mario, può partire la rinascita del Napoli? La stagione è ancora lunga, in Champions League è difficile riuscire a rientrarvi, troppi i punti di differenza, ma come insegna la tradizione popolare  e religiosa napoletana, San Gennaro può tutto.
Quanto accaduto al Napoli non fa notizia più di tanto. Se fosse successo all'Inter, alla Juve, non dico ogni giorno, ma sicuramente sarebbe tra gli argomenti da discutere, analizzare, con priorità. Così non è stato per il caso Napoli.
Un caso da scuola, che evidenzia quanto la serenità sia fondamentale nel calcio, l'ambiente pure, quante le guerre all'interno di una società possano essere deleterie. 

Il Napoli è una fede per migliaia di persone, non piangono tanto per i mancati risultati, ma per il non gioco.
Per l'assenza, questo è quanto.
Vedremo ora se le lacrime di Mario riusciranno a fare quello che il San Gennaro non è riuscito a fare, a risollevare il Napoli e porre fine ad una guerra che ha fatto tanto male a tutti.