“Qualsiasi Lega chiusa stile Superlega Europea ucciderebbe il calcio e sarebbe noioso vedere PSG-Juventus ogni settimana”. Queste in sintesi le parole di Ceferin capo dell’Uefa.

La prima affermazione è condivisibile perché una Superlega renderebbe i campionati nazionali poco interessanti e di fatto destinati ad avere sempre meno introiti da stadio, televisioni e sponsor, con ricadute negative per le società medie e piccole e conseguentemente per tutto il movimento. A maggior ragione se questa Superlega dovesse essere intesa a numero chiuso perché lederebbe i principi fondamentali dello sport, primo e non unico: L’AFFERMAZIONE DEL MERITO.
La seconda affermazione desta qualche perplessità perché proprio non riesco ad immaginarmi un tifoso o un semplice amante del calcio addormentato sul divano non solo durante un Real-Bayern, o un Liverpool-Juventus, ma anche durante un Milan-Psv o un Barcellona-Lione.
Innanzitutto, prima di qualsiasi modifica del format attuale della Champions e dell’Europa League, dovranno essere riformati i campionati nazionali con la riduzione delle squadre partecipanti fino ad un massimo di 16: significa 8 partite in meno da veicolare nelle competizioni Europee.
La riforma delle competizioni europee in programma nel 2024 dovrà invece, secondo me, prevedere un aumento del numero di gare e un sistema di promozioni e retrocessioni. Vediamo come.

Champions League
Alla competizione europea più importante per club dovranno partecipare 32 squadre, divise in quattro gironi anziché in otto, ed i criteri di ammissione per il primo anno dovranno essere essenzialmente quelli attuali.
Le prime quattro squadre di ogni girone saranno qualificate agli ottavi di finale, la quinta sarà qualificata agli ottavi di Europa League e le ultime tre retrocederanno in Europa League dell’anno successivo. In questo caso, arrivando in finale, una squadra disputerà 21 gare contro le 13 di oggi; 8 gare in più rispetto al format attuale, come 8 sono le gare in meno che questo club disputerebbe nel campionato nazionale.
Per gli anni successivi al primo, a fronte delle 12 squadre retrocesse in Europa League, saranno promosse in Champions 12 club provenienti da questa competizione.

Europa League
A questa competizione dovranno partecipare 48 squadre divise in 6 gironi da 8 e, per il primo anno, si utilizzeranno gli attuali criteri di ammissione.
Agli ottavi di finale accederanno le prime due squadre di ciascun girone oltre alle quattro terminate al quinto posto di Champions, mentre le ultime quattro  saranno estromesse dalla competizione dell’anno successivo, salvo qualificarsi con il piazzamento nel campionato nazionale.
Le prime due di ciascun girone, oltre a qualificarsi agli ottavi, accederanno di diritto alla Champions League dell’anno successivo.
Per gli anni successivi al primo, a fronte delle 12 squadre promosse in Champions League, ce ne saranno 12 retrocesse da questa competizione e a fronte delle 24 estromesse dall’Europa League, ce ne saranno 24 qualificate dai campionati nazionali mediante criteri di qualificazione diretta e/o preliminari da stabilire in modo tale da garantire sia la partecipazione di squadre provenienti da più campionati nazionali possibile, sia la competitività di queste.

A titolo di esempio, se nel campionato italiano una squadra, che nell’anno in corso non partecipasse a nessuna competizione europea, dovesse terminare il torneo piazzandosi tra il primo ed il quarto posto dovrebbe aver diritto all’accesso diretto ai gironi di Europa League; se al contrario le prime cinque o sei classificate nel campionato nazionale hanno il diritto di partecipare alle competizioni europee, la sesta o la settima potrebbero accedere ai gironi tramite turni preliminari.

 

Calendari
Secondo il mio parere le partite delle competizioni europee dovranno continuare a giocarsi al martedì, mercoledì e giovedì come avviene oggi e riservare il fine settimana ai tornei nazionali.
Il numero ridotto di partite dei campionati nazionali potrà far si che alcuni turni di Champions e di Europa League possano disputarsi nei fine settimana.