É il 10 Luglio 2018 e con l'ingaggio di Cristiano Ronaldo la Juventus vuole affermare d'essere entrata nel gotha del calcio europeo, per dimostrarlo deve vincere e soprattutto convincere. Allegri in Italia domina ma non si vede uno straccio di gioco, l'eliminazione con l'Ajax brucia, la Juve in campo è solida ma soporifera. Prima tutto questo era sufficiente ma ora, con CR7 in campo, presidente e tifosi vogliono di più. In Europa si vince con il calcio propositivo. Allegri viene esonerato ed inizia la ricerca di un allenatore che possa finalmente dare un gioco ad una squadra che forse andrebbe in parte rifondata. Vincere non è più l'unica cosa che conta!

Fin qui tutto sensato, però cambiare il proprio DNA non è facile come si crede. Paratici ha spodestato Marotta, ora sta a lui costruire una squadra adatta allo scopo. Prima di tutto serve programmazione, ma passano quasi 20 giorni fra l'esonero di Allegri e l'annuncio di Sarri. Il nuovo Mister fatica a cambiare la mentalità di un gruppo che ha basato i propri successi su altri presupposti; poi a metà stagione succede l'impensabile! La pandemia sconvolge il mondo intero, si gioca, non si gioca, porte aperte o chiuse? Fossero stati solo questi i problemi... Alla fine si porta a termine la stagione, Sarri vince lo scudetto e raggiunge la finale di Coppa Italia, ma in Champions va male e il gioco ancora non si vede. Per cambiare serve tempo, serve una squadra adatta al tecnico.

Ma il tempo non c'è
Agnelli
prende le redini e si espone in prima persona, via Sarri, dentro Pirlo. Il Maestro è all'esordio assoluto, in una stagione super contratta per via del covid. Ha tante idee, belle idee, troppe idee (34 formazioni diverse), manca l'esperienza e la squadra non trova la continuità. Dopo l'ennesima eliminazione agli ottavi di UCL i giocatori tirano un pó i remi in barca ed arrivano sconfitte imbarazzanti. Non basta il risveglio finale con la conquista della Coppa Italia e il 4°posto finale, raggiunto più per demeriti altrui che meriti propri. Tanti saluti anche a Pirlo, la scelta del presidente.

Addio a Paratici che sebbene sia stato l'artefice di grandi colpi, CR7 in primis, seguito da De Ligt e Chiesa, ha dimostrato di non avere una visione d'insieme. Ramsey e Rabiot presi a zero ma con stipendi esorbitanti, la gestione rovinosa di Dybala, messo alla porta (follia) senza poi riuscire a venderlo, una squadra costruita mettendo insieme nomi ma non ruoli e caratteristiche, a tutto ciò si somma l'imbarazzo per il caso Suarez e il risultato è scontato. 

Addio al progetto "bel gioco"
Torna Allegri, 4 anni di contratto, non sia mai che ci tornino le strane idee di due anni fa. È molto probabile che la crisi economica, il totale fallimento della superlega e la paura di perdere anche i soldi della champions abbiano pesato su queste scelte. Io credo che si potesse fare di più per creare una squadra bella e vincente, purtroppo è stato un fallimento. La scelta di Allegri in questo momento è più che comprensibile, forse dormiremo durante le partite ma faremo sonni tranquilli, dopo quest'anno il palato è diventato meno fine.

E Ronaldo?
Lui è l'inizio di questo progetto e il cerchio si chiuderà con la sua cessione, ostacolata più dal suo ingaggio proibitivo che da altro. Ah! un ultima cosa sul ritorno di Max, vi ricordo che De Sciglio è solo in prestito...