Al gol di De Silvestri ho esultato!
Quando è iniziata la stagione il mio pensiero era aperto a qualsiasi finale anzi ad uno in particolare, con il Napoli campione. Poi la stagione entra nel vivo, dagli episodi nascono polemiche e dalle polemiche si accendono confronti spesso inutili quanto bassi. E allora vincere non è più importante ma è la sola cosa che conta, perchè bisogna essere più forti di tutti, più forti di tutto anche delle offese di chi, forse per rabbia o forse per ignoranza (sportiva) non può far altro che denigrare quanto ottenuto dagli avversari. 

Al gol di De Silvestri ho esultato!
Ho esultato ed ho riso di gusto pensando agli sfottò che avrei potuto elaborare ed infliggere ai tanti amici napoletani che ho la fortuna di conoscere e, per questo, ho cercato su youtube le immagini degli spogliatoi del Napoli dopo la vittoria allo Stadium.

Dopo quel video ne ho visto un altro e poi un altro ancora e c'era sempre delle costanti, il coro che la curva non ha mai smesso di cantare, se non oggi, ed una certa luce negli occhi di tutti. Ed ho smesso di ridere.

La Juventus questo settimo scudetto se l'è meritato, ha lottato fino alla fine contro l'avversario più ostico degli ultimi sette anni, ha lottato contro un popolo che nemmeno per un istante ha smesso di far sentire la sua presenza alla propria squadra. Dei sette questo è senza dubbio il più bello ma, mi chiedo, cosa accadrà adesso?
I rapporti tra Sarri e De Laurentiis sembrano esser giunti ai minimi termini, tutto fa presagire ad un addio e anche tra gli interpreti della meravigliosa stagione azzurra si sa già chi partirà e chi potrebbe farlo... e quindi?
La verità è che, rivalità e sfottò a parte, la Serie A non può fare a meno di questo Napoli. 

A differenza delle scorse stagioni la maturità ottenuta dalla squadra è palpabile, la capacità con la quale hanno saputo capovolgere a loro favore situazioni apparentemente disperate è forse la prova più significativa del loro percorso. Dopo lo scontro allo Stadium però, là dove occorreva cementificare l'ottimo risultato ottenuto contro la Juventus, la squadra è venuta meno. Sarri, che probabilmente aveva intuito un calo di concentrazione dei suoi in settimana, lo aveva annunciato in sala stampa facendo riferimento all'adrenalina che a Torino aveva permesso ai suoi di non sentire la fatica ma che invece a Firenze si sarebbe fatta sentire. Dopo la sconfitta al Franchi il pareggio con il Torino segna la fine del sogno. Ma quanto rimane lontano?

Con i se e con i ma non si fa la storia ma i SE che separano il Napoli dal suo terzo scudetto sembrano essere molto piccoli e delineati. Le scelte di mercato, quasi mai condivise da tecnico e presidente, sembrano oggi pesare come macigni. Dietro quello che, a mio avviso, può essere considerato uno dei limiti di Sarri e cioè la non capacità di far ruotare la rosa cercando d'ottenere il meglio da ognuno si cela l'oggettiva inadeguatezza delle alternative fornitegli da presidente e dirigenza.
A gennaio Sarri aveva rimandato, in una delle loro tante conversazioni pubbliche, a De Laurentis un chiaro messaggio. Dal mercato di gennaio sarebbero emerse le reali ambizioni scudetto da parte della società. Quel che è successo lo sappiamo tutti.

L'anno prossimo la Juventus cambierà pelle, oltre ad Asamoha, Lichsteiner, Mandzukic e Alex Sandro anche lo stesso Dybala potrebbe fare le valige.

Allegri, il cui aplomb sembra aver perso lo smalto di sempre, sebbene si trovi in una situazione opposta a quella del tecnico partenopeo con molta probabilità chiuderà qui il suo ciclo per approdare ad altri lidi, probabilmente in quel di Albione ma la forte struttura societaria offre garanzie ben precise, i tifosi bianconeri possono stare tranquilli, Emre Can non è che il primo colpo di un altra estate rovente. 

Ma al Napoli che accadrà?
Con Inter e Roma che, in questo finale di stagione, sembrano aver trovato una quadra e la Lazio che in Inzaghi ha trovato la sua guida le uniche incognite rimangono il Milan dell'immortale Gattuso e proprio il Napoli post Sarri.

Il timore che ci si trovi di fronte alla fine di un ciclo deve spaventare tutti, senza il Napoli la Juventus avrebbe vinto lo scudetto già a Marzo e, probabilmente, la lega calcio si sarebbe trovata costretta a sostituire l'inno di Allevi con un più confacente Requiem. Ad oggi non ci sono garanzie che la cosa possa verificarsi l'anno prossimo nel caso di smantellamento da parte di ADL.

Al gol di De Silvestri ho esultato ma adesso è passato, ora applausi e onore all'avversario con la speranza di rivederlo ancora più agguerrito a riaprir delle danze.