Ciak si gira: sono le 20:45 di scena allo stadium c'è Juventus napoli, rispettivamente seconda contro prima; entrambe vengono da un filotto di vittorie importante. C'è molta attesa nel Napoli che sembra, finalmente, essere in grado di spodestare dal trono dei valori, la Juventus, che, da quattro anni consecutivi, è campione d'italia. Si sprecano gli aggettivi per questo Napoli che si esibisce allo Stadium, per la prima volta, da capolista. Nelle previsioni dei media di carta stampata e televisivi, questo Napoli è più forte della Juve è può vincere, le previsioni sono, quasi, tutte rivolte verso questa indicazione. La Juventus ha smesso il proprio vestito di regina ed ha indossato, il suo abituale, completo da combattimento: Grinta, umiltà, forza e ferocia; il Napoli si bea nei suoi tre tenori di centrocampo e nel loro finalizzatore. Non vorrei farvi la cronaca della partita perchè ne hanno parlato tutti, ma vorrei riflettere su altro fattore: la qualità! Ho sentito molti sostenere che il Napoli non è uscito ridimensionato dalla sconfitta e che non è stato inferiore alla Juve. Mi permettano lor Signori, che le cose non stanno proprio così. Lo dico svestendo il mio abito da tifoso e vestendo quello di analizzatore. Il Napoli esce ridimensionato da questa sfida per la carenza qualitativa della sua rosa rispetto a quella della Juve. E' singolare che il gol lo abbia fatto colui che, nei pensieri di Allegri, viene considerato la quarto punta. E' rilevante il fatto che la Juve abbia affrontato questa partita con assenze abbastanza gravi ed ha sostituito Bonucci infortunato con Rugani , senza perdere in qualità. Se al Napoli blocchi le fonti di gioco, non è capace di segnare, anche se ha il capocannoniere del campionato, non ha adeguati sostituti! Come sopra specificato il Napoli ha una rosa di 13-14 titolari di qualità, mentre la Juventus ne ha almeno 20 . Il Napoli esce ridemensionato da questo scontro per un fatto mentale; sono sintomatici gli ultimi 10 minuti della partita dove il Napoli gigioneggia con la palla pensando che la Juve abbia mollato e si stia accontentando del pareggia, ma a 2 minuti dalla fine, la juve lo morde come il morso improvviso di un cobra, un morso letale che sorprende Sarri e compagnia che rimangano inerti ed immobili. In questi casi la mentalità, la voglia di non mollare fino alla fine, fanno la differenza. Le urla di rabbia del portiere partenopeo dopo il gol subito ne sono una chiara dimostrazione. Se vogliamo censire il Napoli possiamo pure farlo, è una squadra, che gioca bene ed ha giocatori validi; ma non facciamo passare questo messaggio: che il napoli non esce ridemensionato dallo scontro di Torino