Quest'anno dobbiamo vincere la Champions Legaue!

Questa è la frase che si ripetono da anni i tifosi juventini, ed effettivamente appare evidente che una squadra che vince da 7 anni consecutivi nel suo campionato, ha bisogno di dimostrare la sua supremazia anche al di fuori dei confini nazionali.

L'eliminazione di ieri sera ha invece sancito l'ennesima delusione che i tifosi e tutto l'ambiente bianconero ha dovuto subire, consci del fatto che anche per quest anno non potranno alzare al cielo l'ambito trofeo.

In molti si chiederanno come può essere possibile che anche con Cristiano Ronaldo tra le proprie fila, quando arriva il momento di osare la juve in un certo senso "fallisce".

Racchiuderei tutto in 3 step fondamentali:

1. Gara di andata: a fine partita Allegri dichiara che Douglas Costa anzichè lanciarsi verso la porta, avrebbe dovuto lasciare la gamba così facendo avrebbe provocato il secondo giallo di De Jong e di conseguenza la sua assenza per la partita di ritorno.

2. Gara Spal-Juventus: Allegri lascia a casa molti giocatori e manda in campo in totale 4 giocatori della primavera, che nonostante i loro tentativi produrrano la discussa sconfitta di sabato scorso.

3. Secondo tempo Juventus-Ajax: unici giocatori a incitare la squadra ed a provare a dare la sveglia sono stati Emre Can e Ronaldo, due nuovi arrivati.

Andando ad analizzare ora i 3 momenti che ritengo decisivi nella disfatta di ieri vado anche a spiegarne i motivi:

Nel punto 1 quello che discuto è il fatto che un allenatore di una grande squadra vada in conferenza stampa a dimostrare il suo timore verso una squadra molto forte, ma al contempo molto giovane e inesperta, dichiarando addirittura che il suo calciatore avrebbe dovuto lasciare la gamba per farsi ammonire. In realtà Douglas Costa ha continuato la corsa ed ha preso il palo. La differenza è tutta lì, il giocatore va per vincere, l'allenatore chiede invece la prudenza.

Nel punto 2 l'allenatore carica tutto l'ambiente juventino di una tensione nervosa non indifferente, portando a Ferrara solo alcuni giocatori dei titolari, mandando un segnale forte e inequivocabile, noi martedì non possiamo sbagliare e pertanto prendo tutte le precauzioni possibili.

Nel punto 3 si evince come tutti i giocatori che hanno già vissuto la situazione di ieri sera (Dybala, Bernardeschi, Pjanic, Bonucci etc..) non sono riusciti in alcun modo a reagire, mentre gli unici che hanno dato qualche segnale alla squadra sono proprio i nuovi arrivati.

Tutti e 3 i punti hanno un filo conduttore: la paura.

Dove voglio arrivare con le considerazioni sopra fatte? Ve lo spiego subito.

Per vincere una competizione europea non basta prendere tutte le precauzioni possibili, non basta andare a giocare il campionato con le riserve, non basta comprare il più forte giocatore in circolazione, non basta imbottire la squadra di fenomeni e avere praticamente due formazioni titolari. Per fare il salto di qualità serve la mentalità, serve capire che lasciare a casa mezza squadra non produrrà mai effetti positivi sulla testa dei calciatori, che non sono abituati a pensare, loro devono giocare ed è sul campo che devono dimostrare la loro forza.

L'allenatore non può mandare continuamente segnali di timore a tutto l'ambiente Juventino tenendo Ronaldo a riposo e facendolo giocare solo in Champions. Per vincere oltre che essere forte devi anche sentirti più forte dell'avversario e purtroppo in questo la juve non ha ancora acquisito questa consapevolezza. Ecco perchè vai a Madrid e giochi l'andata per lo 0-0, ne prendi due, ma la ribalti al ritorno. Perché dove la juventus deve rimontare gioca con la testa libera, gioca senza paura di fallire. 

Mi duole dirlo perché reputo Allegri un signor allenatore, ma l'unico modo per uscire da questa psicosi è prendere un allenatore che sappia trasmettere ai giocatori quanto sopra descritto, e la juve potrebbe vincere anche due o tre champions consecutive.