Il livello di provincialità nella tifoseria juventina è sempre stato elevato; ma nell'ultimo periodo ha preso il sopravvento. Sì, perché si è arrivati al punto di festeggiare una sconfitta contro il PSG; visto che comunque grazie alla vittoria del Benfica sei qualificato in Europa League.
Non per snobbare la Coppa Uefa, ma andare a giocare questa competizione adesso non serve a nulla. Se si avesse un altro spirito, un'identità e un altro allenatore si potrebbe tranquillamente sperare di giocarsela con club come United, Arsenal e altri club che parteciperanno. Ma la Juve non è in grado. Agnelli e società continuano a dare ultimatum all'attuale tecnico in maniera eccessiva. Bisognerebbe essere tutti d'accordo che qualsiasi top club fosse uscito dal girone di Champions, avrebbe esonerato l'allenatore.
Ma il club torinese non è top; o almeno non lo è da diverso tempo per colpa di chi lo gestisce. Ma anche altri hanno colpe, ovvero i tifosi. Coloro che si definiscono tali e giustificano il percorso osceno della squadra di Allegri; dovrebbero farsi un esame di coscienza. Non si assegnano patenti di tifo, ma nemmeno si accettano cose surreali sotto la stessa bandiera.
Si è arrivati al punto di esser contenti di esser retrocessi in un torneo inutile. Già, inutile. La Coppa Uefa sarebbe dovuta essere un trampolino di lancio nel 2014; quando la lasciammo per strada per inseguire il record dei 102 punti in Italia. Ai tempi conquistare l'Europa League avrebbe fatto comodo, ad oggi, dopo 9 scudetti di fila e 2 finali di Coppa dei Campioni perse, si dovrebbe solo pensare esclusivamente ad arrivare sul tetto d'Europa e invece tra tesserati e tifosi ora si spera di passare il girone.
E invece no. Se il girone non si passa pazienza, si va avanti così e si lotta per competizioni inferiori. Ridicoli al punto da passar sopra anche a un'eventuale uscita definitiva dalle competizioni europee. Un dato da evidenziare è che tra le retrocesse dalla Champions, la Juventus è la squadra peggiore; facendo solo 3 punti e perdendo 5 match su 6.

In ogni caso, è da ritenere fallimentare la stagione anche se miracolosamente si dovesse trionfare sia in campionato che appunto in Europa League. Semplicemente perché nell'Estate del 2021 la società Juventus ha ingaggiato Massimiliano Allegri sia per vincere in Italia e quanto meno vedere dei miglioramenti in Coppa dei Campioni. Così non è stato. Proprio per questo il tecnico andrebbe sollevato dall'incarico; ma coì non è perché il club è gestito da tesserati con il menefreghismo. Menefreghismo non visto da molti tifosi che dicono "sì" ad ogni scelta societaria senza mai andare contro. Siam arrivati al punto di essere ritenuti quelli da pescare ai sorteggi in modo da qualificarsi passeggiando. A tutti sarebbe da far vedere in loop il video in cui anni fa Gary Neville chiese se i bianconeri si fossero qualificati; e alla risposta positiva del giornalista si sentì intimorito; sperando che il suo United non beccasse la Juventus. Con questo, si nota la differenza tra come si era considerati un tempo. Se prima la Juventus era il club che metteva inquietudine, ad oggi è quello che fa ridere se vedi le prestazioni e i risultati.

Un'ennesima tirata di orecchie ad Andrea Agnelli. Lo stadio può essere sold out, ma manca la passione.
Non solo vieta l'ingresso di tamburi, striscioni e megafoni in curva, ma addirittura concede al settore ospiti l'ingresso di ciò. Ieri i parigini hanno reso il loro spicchio uno spettacolo; spettacolo che manca ormai da anni in Curva Scirea. Inoltre, quando a giocare allo Stadium sono le women, questi divieti non vigono.
Tutto ciò mostra che Agnelli non fa altro che andare contro l'interesse di chi ha la passione e darebbe l'anima per la maglia, ma con questa situazione tutto ciò sta per svanire.
Caro John Elkann, solo tu puoi salvarci, non stare lì a guardare.