E' un Pioli pacato e sorridente, come suo solito, quello che risponde alle domande in video-call dei giornalisti nella conferenza stampa precedente a Sparta Praga-Milan di domani sera, valevole per la sesta giornata del gruppo H di Europa League.

I rossoneri, che dopo cinque partite sono secondi con 10 punti (frutto di tre vittorie, un pareggio, una sconfitta), hanno già ottenuto il pass per i sedicesimi di finale. Resta teoricamente aperta la possibilità di scavalcare il Lille (11 punti) ed ottenere il primo posto nel girone: bisognerebbe vincere a Praga e sperare che i francesi non facciano altrettanto a Glasgow, contro il Celtic fanalino di coda del gruppo. Ipotesi remota, visto lo stato di forma degli scozzesi e la differente caratura tecnica dei francesi, ma non impossibile all'interno di una competizione internazionale storicamente foriera di risultati sorprendenti.

Il primato nel girone avrebbe senza dubbio delle conseguenze positive, sia dal punto di vista tecnico (al sorteggio si eviterebbero le vincitrici degli altri gruppi e si giocherebbe il ritorno dei sedicesimi in casa), sia dal punto di vista economico (la vittoria della singola partita vale un premio da 575 mila euro, il primo posto del girone un ulteriore bonus da un milione di euro). Nonostante ciò, Pioli e la totalità dell'ambiente rossonero sono concentrati sopratutto sul campionato, che vedrà il Milan capolista affrontare il Parma, domenica sera a San Siro.  Le appena settantadue ore che separano il match di Europa League dalla sfida di Serie A sono troppo poche per recuperare una condizione fisica decente e nessuno avverte il perverso bisogno di rischiare ulteriori acciacchi ed infortuni, in una stagione che non prevede soluzioni di continuità. Per tali motivi, il Milan che scenderà in campo a Praga sarà ampiamente rimaneggiato nella formazione titolare: non partiranno per la capitale ceca Gigio Donnarumma, capitan Romagnoli e Hakan Calhanoglu, proprio come resteranno a Milanello alla ricerca della migliore condizione dopo i rispettivi infortuni sia Ismael Bennacer che Zlatan Ibrahimovic: il centrocampista algerino è sicuro di un posto da titolare contro il Parma, per il fuoriclasse svedese si valuterà la possibilità di andare almeno in panchina (altrimenti, discorso rinviato al turno infrasettimanale contro il Genoa) nell'ottica condivisa di non rischiare nulla.

Spazio a tante "secondo linee", per quanto Pioli non voglia assolutamente sentir parlare di un Milan A ed un Milan B, secondo uno schema che tenderebbe a dividere un gruppo che fa della compattezza il suo autentico punto forte: tra i pali toccherà a Tatarusanu oppure ci sarà spazio per Antonio Donnarumma, ma il rumeno resta favorito secondo le gerarchie di inizio stagione. In difesa, al centro occasione per il brasiliano Leo Duarte, finora oggetto misterioso del nuovo corso rossonero, e conferma per Matteo Gabbia; sulle fasce si rivedrà Andrea Conti (voglioso di mettersi in mostra in vista del mercato invernale, dopo qualche polemica in questi giorni) ed il titolare di coppa Diogo Dalot. A centrocampo, Rade Krunic spera di guadagnare stima e posizioni dopo la disastrosa prestazione contro il Celtic, mentre Sandro Tonali darà continuità al proprio incoraggiante percorso di crescita: riposa Franck Kessie, che andrà in panchina. Dietro le punte giocheranno Brahim Diaz, Samuel Castillejo e Jens Petter Hauge, con Daniel Maldini pronto a subentrare per mettere minuti ed esperienza internazionale nelle gambe. Davanti, partirà dal 1' il giovane Lorenzo Colombo, già in gol in questa edizione di Europa League: in panchina, oltre ad Ante Rebic che in queste settimane ha portato sulle spalle l'intero peso dell'attacco rossonero, gradito ritorno di Rafael Leao, che potrebbe giocare qualche minuto in vista dei prossimi impegni. 

Nonostante le assenze, il massiccio turnover ed il clima inevitabile da ultimo giorno di scuola, sarà un banco di prova molto interessante per diversi protagonisti. In primis, si potranno avere indicazioni interessanti sulla possibilità di continuare a puntare su rincalzi quali Duarte e Krunic, oppure sulla necessità di intervenire in modo importante sul mercato, tra meno di un mese, sia in difesa che a centrocampo. Altra posizione molto importante da chiarire è quella di Conti, che pare destinato a lasciare il club a gennaio, ma per il quale non sono pervenute grandi offerte sulla scrivania di Gazidis: una buona prestazione potrebbe aiutare il tal senso sia il Milan che il terzino. Sarà un test molto utile, infine, per il rientrante Leao che potrebbe cominciare a mettere benzina nel motore dopo un lungo stop dovuto al noto problema muscolare.
Come sempre, quindi, ci sarà da divertirsi: c'è sempre una posta in palio per il Milan, anche quando non si vede.