I risultati della domenica avevano regalato alla Fiorentina un match point per qualificarsi ufficialmente in Europa dopo 5 anni, perciò questa partita sarebbe potuta essere la partita della definitiva consacrazione e che avrebbe messo la famosa "ciliegina" sulla stagione. Per di più la squadra di Vincenzo Italiano incontrava una squadra senza più obiettivi, che oramai era salva matematicamente. Dopo aver visto la partita sembrava quasi che fosse la Sampdoria la squadra con un obiettivo da raggiungere e che fosse la Fiorentina la squadra senza più nulla da dire in questo campionato, quando in realtà sarebbe dovuto essere il contrario.
La Fiorentina è entrata in campo senza fame, senza coraggio, senza la testa, facendo un possesso sterile per tutti i 90 minuti, contro una Samp lucida, ordinata e ben organizzata, e soprattutto libera mentalmente dopo la salvezza matematica. Praticamente la Fiorentina che abbiamo visto con Salernitana e Udinese l'abbiamo rivista a Genova. Difficile trovare un perché, difficile capire come mai questa squadra non riesca a mettere il turbo nel momento giusto per indirizzare pesantemente la stagione.
Troppa pressione? Troppa poca esperienza? Sottovalutazione degli avversari? Tutto può essere.
Sicuramente qualcosa sotto deve esserci se nell'arco di una settimana si passa dal vedere una Fiorentina spettacolare come quella contro la Roma al vedere quella impresentabile contro la Samp.
Volete il mio pensiero? Credo che questa squadra non riesca ad essere incisiva nei momenti chiave semplicemente perché non è una squadra in questo momento capace di vivere sulle cadute delle altre squadre, perché finisce per ritrovarsi con troppa pressione addosso, perdendo lucidità e organizzazione. Non può essere un caso se ogni volta che la Fiorentina si è ritrovata davanti una squadra inferiore a seguito di alcuni passi falsi delle concorrenti, è finita per crollare senza motivo. Così come non può essere un caso che quando si sia ritrovata davanti un avversario superiore, con il quale poteva anche accettare una eventuale sconfitta, sia riuscita a giocare un'ottima partita(Milan e Roma, ma in precedenza anche Napoli e Inter...). Io non ho mai calcato un campo di calcio, ma tanti calciatori spesso lo sottolineano quando parlano di calcio: un conto è provare a vincere, un conto è DOVER vincere. La pressione è tutt'altra, e quindi credo che questa squadra abbia sofferto proprio sotto questo aspetto. Se noi prendiamo in considerazione i singoli della squadra troviamo veramente pochi giocatori con una esperienza alle spalle tale da poter reggere una pressione così pensate.
Facciamo due conti: Milenkovic (che però ha 0 presenze in Europa), Torreira, Bonaventura, Odriozola che però non ha giocato, Biraghi, Ikonè se teniamo in considerazione lo scorso campionato al Lille, Gonzalez, che però in nazionale è "uno dei tanti", poi? Anche l'allenatore stesso, che ha rivoluzionato questa squadra, non ha ancora una esperienza tale da poter affrontare queste partite in maniera perfetta. Perciò possiamo intuire che affrontare partite così pesanti con il massimo della tranquillità in questo momento risulti difficile per questa squadra... la pressione spesso fa brutti scherzi, e se non viene gestita bene si finisce per trasformarla in paura. Detto ciò ovviamente fare 0 punti contro Salernitana, Udinese e Samp è inaccettabile, a prescindere da tutto il resto.
Abbiamo buttato via un match point molto importante. Adesso per giocare l'Europa sarà molto probabilmente obbligatorio vincere l'ultima partita, al Franchi contro la Juventus. Ancora una volta la Juventus, per la 4ª volta in stagione. 

PAGELLE (personali):

Terraciano 6; non ha colpe.
Venuti 4.
Milenkovic 4.
Igor 4.
Biraghi 4.
Bonaventura 4,5.
Torreira 4.
Duncan 4.
Gonzalez 5; almeno abbiamo scoperto che è un buon rigorista.
Cabral 4.
Ikonè 4.

Subentrati:
Maleh 4.
Piatek 5.
Callejon 4.
Saponara 5.

Terzic. S.V.

Italiano 4; in estate oltre che calciatori di livello bisognerà lavorare sulla testa dei calciatori per far sì che dalla prossima stagione si possa affrontare queste tipologie di partite con più lucidità e con più attenzione. Sotto questo aspetto la Fiorentina è mancata nei momenti dove era obbligata a vincere. Ovviamente l'ottimo lavoro svolto dal mister è sotto gli occhi di tutti, e le basi in vista del futuro sono importanti. 

Potevamo chiudere la nostra stagione oggi portando a casa una vittoria che ci avrebbe permesso di vivere una serata di festa sabato sera, e invece la partita contro la Juve sarà una finale. Qualche rimpianto ce l'abbiamo, e molto probabilmente ce l'avremo qualora non riuscissimo a raggiungere l'Europa, ma adesso abbiamo ancora 90 minuti da giocare, in quella che per Firenze e i Fiorentina è e sarà sempre la partita dell'anno, quest'anno più che mai. Sarà una finale: se si vince festeggeremo, se si perde avremo rimpianti in un primo momento, per poi successivamente applaudire un gruppo che quest'anno ci ha tolto molte soddisfazioni, vivendo una stagione molto positiva sotto diversi punti di vista.
Ad agosto se ci avessero detto "All'ultima giornata vi giocherete un posto europeo contro la Juventus con il destino nelle nostre mani", sicuramente non ci avremmo creduto, ma avremmo firmato per un finale del genere dopo anni di buio totale.

Abbiamo una partita da vivere, ce la siamo meritata, ce la siamo conquistata, e adesso GIOCHIAMOLA.
Tutti insieme, uniti. Il motto lo conosciamo tutti: DIFENDERE BENE ATTACCARE BENISSIMO.
Riempiamo il Franchi! 

AVANTI FIORENTINA! Sotto con l'ultimo sforzo...