Dopo Totti, c'è De Rossi, solo che il caso De Rossi pare essere stato gestito in modo talmente sbrigativo e cattivo che alla fine si è scagliato contro la dirigenza, forse ne avevano sottovalutata l'importanza del simbolo, uno dei pochi del calcio italiano, per quanto riguarda la fedeltà alla maglia...
E' intervenuto mezzo mondo sul caso De Rossi, e va bene, fino a quando si parla di questioni calcistiche, ma è veramente inappropriato e fuori luogo quella presa di posizione di alcuni politici al Senato della Repubblica italiana che hanno paventato interventi anche nelle sedi istituzionali per il caso De Rossi. 

Non è uno scherzo. Cioè mentre la politica non ha fatto niente e non ha mosso un dito sul disastro che si scaglia sul nostro calcio, basta vedere quanto accaduto dalla Lega Pro alla Serie B alla Serie A in questa stagione, non è intervenuta sulla questione dei razzismi, dei fascismi negli stadi, su cosa interviene? Sul caso De Rossi. 
Con tutto il rispetto che si possa nutrire o meno per De Rossi, è una questione che riguarda tifosi, e società e Roma calcio. Ma non è una questione che può avere interesse istituzionale. 

Ciò conferma lo stato in cui si trova in nostro Paese, e non fa neanche più ridere, perchè di comico qui non c'è proprio nulla.