Apatico

Nell'arco dei novanta minuti giocati, Milinkovic tenta ben diciotto uno contro uno, riuscendo a vincerne solamente cinque. Un dato sicuramente negativo per uno che nello scorso campionato ha fatto della fisicità e della facilità nel saltare l'uomo, i suoi punti di forza. Per non parlare poi di quelli che vengono chiamati "passaggi chiave", ovvero che creano situazioni offensive pericolose: ben 0.

 

Stanco

Se i biancocelesti vincono senza convincere, cercando dopo il goal solamente di limitare le pericolosità di Chiesa e compagni, la colpa è anche sopratutto del sergente, che in campo cammina, forse in segno di stanchezza. Ma si può davvero essere stanchi a 23 anni? E sopratutto, cosa mangia Parolo a colazione allora?

Senza idee

Un paio delle sue progressioni sfavillanti ieri si è degnato di mostrarle, solo che poi sono finite tutte nel dimenticatoio (anche per merito di Pezzella). Questo è un ulteriore indizio utile a confermare che il signor Savic è senza idee, come se giocasse in attesa del momento giusto, di quella palla sporca da spingere dentro per poter dire di aver svolto il compito. Solo che per questo ci sono già Immobile e Caicedo, e dovrebbe essere proprio lui a crearle quelle palle da spingere in rete.

Incisivo, ma dimenticando a casa gli incisivi

Quando la Lazio (oh, che sorpresa!) decide di accelerare e mettere in difficoltà i viola, a rispondere alla chiamata sono solo in tre: Parolo, ieri come non mai davvero essenziale, Immobile e udite udite, capitan Lulic. Il grande assente alla manovra offensiva? Sì, proprio lui. Il numero 21.

Tirando le somme possiamo essere tranquillamente felici e beati per la vittoria, che oltretutto rappresenta una bella boccata d'ossigeno per Inzaghi, ma dall'altra faccia della medaglia c'è una squadra che ancora non convince, specchio della condizione del suo top player: per essere schietti, se Milinkovic non tornerà ad essere quello che abbiamo ammirato fino allo scorso maggio, difficilmente vedremo progressi importanti. Forse la pausa per le nazionali potrebbe risultare utile per schiarirgli le idee e, magari, anche per ritrovarle. Perchè il talento fortunatamente c'è.