Nella Kiev del '42, occupata dai tedeschi, un panettiere tifosissimo della Dinamo incontra per strada, sofferente, il suo idolo Trusevich, portiere della sua squadra del cuore, a cui offre aiuto. Spinto dal desiderio di ricreare la squadra, con l'aiuto di Trusevich, egli riesce a trovare 11 giocatori, 8 della Dinamo, 3 della Lokomotiv: la nuova squadra si chiamerà Start.
C'è bisogno di calcio in quel momento, per sollevare il morale di tutti. La Start viene iscritta a un torneo composto da altre 5 squadre, formate da soldati e collaborazionisti.
Non c'è storia: quelli della Start sono professionisti, l'unica possibile rivale è quella dell'aviazione tedesca, la Flakelf. Il compito della Flakelf è uno solo: farla finita con il mito della Start, simbolo della resistenza ucraina.
Il 7 agosto va in scena il big match: il 5-1 a favore degli ucraini è simbolo della loro superiorità. Ma i tedeschi non devono, non possono perdere, e così due giorni dopo, si gioca la rivincita, fatta passare come partita di ritorno. Invece, il match passa alla storia come Partita della Morte. Prima di scendere in campo, un ufficiale consiglia agli ucraini di far vincere la Flakelf.  La Start finge di starci, ma sa cosa fare: il primo tempo si conclude 3-1.
Durante l'intervallo un altro ufficiale si palesa, ricordando tranquillamente che se non perderanno quella partita le conseguenze saranno serie. Ma nessuno ci pensa realmente, e in quell'eroica resistenza la partita si conclude 5-3.
Rimarrà per sempre nella storia il sesto gol, mai segnato, di capitan Klimenko, che salta tutta la difesa, portiere compreso, arriva sulla linea di porta, si gira e calcia la palla verso centrocampo: l'umiliazione per i nazisti è grandissima.
Una settimana dopo i tedeschi trovano e arrestano 8 giocatori (tutti della Dinamo): il terzino Korotkikh non sopravvive alle torture nel processo, gli altri vengono deportati nel campo di Siretz. Qui vengono fucilati alcuni membri del campo: tra loro Trusevich, Klimenko e Kuzmenko. Altri 3 si salvano con la liberazione dell'Armata Rossa; degli altri 4 (l'ottavo della Dinamo e i 3 della Lokomotiv) non si saprà più nulla.
Ma la storia dell'eroica resistenza dei giocatori della Start rimarrà per sempre uno dei racconti più tragicamente emozionanti della storia del calcio.