Con le partite di ieri anche la seconda giornata di Serie A è andata in archivio e vista la pausa per le Nazionali ormai alle porte, è tempo di primi bilanci per le big del nostro campionato. Naturalmente non bastano due sole partite per valutare il proseguo della stagione, ma le prime giornate di campionato sono sicuramente servite per valutare il lavoro fatto in ritiro e possono comunque dare delle indicazioni sui punti di forza e debolezza delle squadre.
I campioni d’Italia in carica hanno iniziato la stagione così come avevano finito la precedente: primi in classifica (anche se in buona compagnia) con due vittorie su due. Dopo la travagliata estate segnata dagli addii di Conte,Hakimi e soprattutto Lukaku,il progetto nerazzurro sembrava aver subito più di un contraccolpo con la dirigenza cinese invitata a cedere la proprietà visti i problemi economici che hanno investito la famiglia Zhang. Il buon lavoro di Inzaghi (bravo a motivare il gruppo e a trovare la giusta chiave tattica per esaltare i giocatori a disposizione) e del duo Marotta-Ausilio (che al netto delle cessioni sono comunque riusciti a mettere a disposizione del mister una rosa di buon livello) sembra, invece, poter cambiare la carte in tavola con i nerazzurri pronti a dare battaglia fino alla fine per difendere il tricolore sulle maglie. Squadra meno difensiva e liberata da alcune costrizioni di Conte, l’Inter sembra poter fare un piccolo salto in avanti almeno dal punto di vista del gioco. In più le buone prestazioni dei nuovi arrivati che sembrano giocare a Milano da una vita, sono un’ulteriore segno di speranza per il futuro dove oltre a combattere per il vertice della classifica verrà richiesto anche un riscatto a livello Europeo dopo le difficoltà delle ultime stagioni.

Anche l’altra sponda di Milano ha iniziato la stagione alla grande, ripercorrendo così l’inizio dello scorso campionato. Due vittorie su Sampdoria e Cagliari che servono per tenere alto l’entusiasmo (figlio della passata stagione culminata con il ritorno in Champions) e per dare a Pioli le giuste garanzie visto che sono arrivate nonostante le assenze di calciatori importanti come Kessiè, Bennacer e Ibrahimovic. L’arrivo di Giroud ha certamente mitigato il forfait di Ibra (dimostrando la bontà del lavoro di Maldini e Massara in fase di mercato), mentre la crescita di Tonali e Krunic è un chiaro segnale (positivo) del lavoro intrapreso da Pioli nelle ultime stagioni. Importante, poi, il lavoro difensivo con la coppia Kjaer-Tomori sempre più affiatata e il buon Maignan che sembra avere tutte le carte in regola per far dimenticare presto Donnarumma. Se i rossoneri eviteranno gli errori commessi nel girone di ritorno della scorsa stagione e daranno seguito a risultati e prestazioni visti fin qui, allora sì che potranno diventare una seria contendente al titolo.

Se Milano sorride, non è da meno Roma con entrambe le squadre delle capitale a punteggio pieno. Dopo l’addio di Inzaghi ci voleva solo una mossa di Lotito per dare entusiasmo alla piazza biancoceleste e la scelta di Sarri sembra già aver dato i suoi frutti. L’entusiasmo scatenato dall’arrivo di Sarri sembra aver contagiato anche i calciatori che in queste due prime partite hanno già fatto intravedere alcune delle richieste del tecnico. Il trio offensivo,infatti è partito alla grande con Immobile già a quota quattro nella classifica marcatori e con Felipe Anderson e Pedro che sembrano giocare insieme da anni. Proprio la campagna acquisti era uno dei punti di domanda vista la necessità di Sarri di rivoluzionare lo schema tattico e le caratteristiche della vecchia Lazio e considerando il modus operandi di Lotito (poco incline a spese pazze in sede di mercato). Per il momento il lavoro di Tare può considerarsi abbastanza buono e se nelle prossime ore dovesse arrivare anche Kostic (primo della lista per Sarri) il voto globale al mercato della Lazio salirebbe sostanzialmente. Anche la sponda giallorossa del Tevere ha iniziato bene la stagione con due vittorie in campionato e due vittorie in Conference League (con un avversario comunque ostico come il Trabzonspor) che sono valse la qualificazione alla fase a gironi. Figlia di un mercato di reazione (come lo ha definito Mourinho),la nuova Roma sembra promettere bene con Mourinho pronto ad essere il condottiero della rinascita giallorossa. A livello di gioco spiccano alcune prestazioni dei singoli (Pellegrini e Veretout su tutti) che con le loro giocate sono capaci di trascinare tutta la squadra. Il recupero di Zaniolo sommato al buon impatto di Abraham con il calcio italiano sono poi altri fattori positivi per il tecnico portoghese.

In testa alla classifica c’è anche il Napoli, che con Spalletti spera di fare un’ulteriore salto di qualità. A livello di gioco inizia a vedersi la mano del tecnico toscano (soprattutto per quanto riguarda la ricerca della verticalità e gli inserimenti offensivi dei centrocampisti) che però deve fare i conti con alcuni retaggi della gestione precedente come la tanta mole di gioco poco concretizzata e le lacune difensive che rischiano di minare il processo di crescita.

Quattro sono invece i punti racimolati dall’Atalanta di Gasperini che deve fare i conti con una forma non ancora ottimale. A sorpredere, però, in questo inizio di stagione è stata soprattutto la vittoria di Torino contro i granata di Juric avvenuta nonostante la prestazione opaca dei nerazzurri. Proprio le cosiddette vittorie sporche sono mancate nelle passate annate agli uomini di Gasperini e se quest’anno al bel gioco dovessero sommare vittorie più fortuite allora sì che potrebbero dire la loro nella corsa Scudetto.

Male, a sorpresa, l’inizio di stagione della Juventus ferma ad un punto in classifica figlio del pareggio di Udine e della sconfitta casalinga con l’Empoli. Anche se spesso le partenze di Allegri sono con il freno a mano tirato bisogna forse iniziare a considerare le lacune (soprattutto a centrocampo) ereditate dal tecnico livornese che potrebbe avere bisogno di più tempo rispetto a quanto si potesse pensare al suo arrivo. La poca qualità in mezzo al campo (non basta Locatelli) e l’assenza di un vero bomber (non basta Kean per sostituire Ronaldo) sono i punti più critici da risolvere per l’ex tecnico del Milan.

Dopo la pausa per le Nazionali il calendario di Serie A darà probabilmente le prime risposte al campionato vista la sfida tra Milan e Lazio e il super scontro tra Napoli e Juventus.