Dal gol alla Juventus ad una ormai perpetua panchina a Verona, questa volta però sponda Hellas. Soltanto un anno fa Stepinski era la punta di riferimento del Chievo di D'Anna, che non brillava certo per i risultati, ma che aveva trovato nell'attaccante polacco un terminale offensivo ideale destinato ad entrare ben presto nel calcio dei grandi. Nel girone d'andata aveva messo a segno 4 reti contro Juventus, Roma, Cagliari e Parma dimostrando un’ottima capacità nello sfruttare le poche occasioni create dai gialloblù.

La stagione non terminerà poi nel migliore dei modi per lui e soprattutto per il Chievo, complici anche i diversi cambi in panchina con Ventura prima e Di Carlo poi, ma i 6 gol messi a segno in 36 presenze gli garantiscono un'altra chiamata dalla A, questa volta nel nuovo Verona di Juric. L’esordio non è dei migliori, titolare ed espulsione contro il Milan nella gara persa 0-1 dai gialloblù. E’ l’inizio di un lungo calvario dove il polacco racimola soltanto 5 presenze da titolare e 6 da subentrato, con una sola marcatura all’attivo. Nelle ultime partite Juric gli preferisce addirittura il veterano Gianpaolo Pazzini parso ad inizio stagione ai margini del progetto.

Quel che filtra dalle mura del "Bentegodi" è che il ragazzo faccia fatica ad entrare negli schemi tattici di Juric e soprattutto che in allenamento non si impegni a dovere. Relegato ormai a terza/quarta scelta dietro Di Carmine e Pazzini insieme ad un’altra comparsa di questo inizio di stagione del Verona, Gennaro Tutino, non è escluso che a gennaio possa cambiare aria e scelga la serie cadetta per ripartire; Benevento, Empoli e Cremonese hanno già chiesto informazioni.