La situazione in casa bianconera sembra ogni giorno avere dei risvolti che portano ad un nuovo ciclo, partendo dalle cariche più alte fino ad arrivare al campo.
John Elkann, che è l'ereditiere designato da nonno Gianni Agnelli per mandare avanti la macchina della Famiglia Agnelli & Co. si è deciso a fare un cambio ai vertici della società Juventus, dove la situazione sembra andare in una direzione sbagliata, e dove dopo tre anni di rotta sbagliata è pronto a prendere il timone della barca e virare nella direzione giusta. Così, non pensando in prima persona a divenire il nuovo presidente della società Juventus, si è detto pronto a inserire al posto del cugin Andrea un'altro cugino quell'Alessandro Nasi che tanto sta facendo bene come Vicepresidente della Exor, dove proprio John ne è il presidente. Alessandro Nasi non è uno che rilascia troppe interviste, anzi si esclude a priori tenendosene alla larga soprattutto in questo periodo, dove le voci stanno circolando in maniera vorticosa e sembrano sempre più verità che possibili solite realtà.
Ecco l'addio, quindi, di Andrea Agnelli dopo 12 anni di onorato impegno, anche se solo 9 ad altissimi livelli e soprattutto in Italia, ma che negli ultimi 3 anni sembra aver perso la bussola con le scelte fatte in panchina e soprattutto in dirigenza.
L'entrata di Maurizio Arrivabene in questa stagione sembra più una scelta fatta da John Elkann che da Andrea Agnelli, così come l'addio di Fabio Paratici sostituito da Federico Cherubini.
La situazione vuole che Andrea Agnelli sia divenuto nel tempo più un amico per i suoi dirigenti che restare un presidente, quindi per la maggiore era dispiaciuto dal doversene separare, anche se la baracca pian piano cadeva a pezzi e la situazione con i tifosi cominciava ad incrinarsi dopo il possibile, poi certo, addio di Paulo Dybala.
La stagione quindi si chiuderà con la lotta al quarto posto, anche se si trova ad 1 punto dal terzo, e la possibilità di partecipare di nuovo alla Champions per la sua undicesima volta di fila negli ultimi 12 anni, per poi chiudere il ciclo con Andrea Agnelli, che nel complesso è stata più che positiva per 9 anni, per poi cadere negli ultimi 3, e con lui seguirà il suo braccio destro, anche se più amico anche fuori dallo stadio, Pavel Nedved che oltre a far vedere le sue sfuriate in tribuna non sembra proprio aver fatto nulla di eccellente, forse le chiacchierate a bordo campo con il resto della dirigenza e l'andarsene infuriato dallo stadio, e ancora oggi ci si chiede davvero a cosa sia servito in questi anni oltre a prendersi uno stipendio che per molti era più che regalato. Elkann ha le idee chiare, serve una nuova mentalità, vincente in primis, e per questo l'entrata di Nasi, che con il calcio non ne ha mai avuto a che fare, ma da sempre tifoso juventino, accompagnato dalla storia del club; Alessandro Del Piero. Il nome dell'ex capitano bianconero, condottiero per 20 anni con 19 trofei, tra cui la Coppa Campioni 1996, 705 presenze e 290 reti. Del Piero sarebbe la ciligina sulla torta, quella fetta che non andò mai giù ai tifosi bianconeri, quando se lo videro togliere dalla società dove tutti già lo vedevano Vicepresidente proprio dopo il suo prossimo ritiro, ma che rimasero senza parole quando il Presidente Andrea Agnelli chiuse la porta in faccia a quel ragazzo fatto uomo che da idolo della sua adolescenza divenne il primo nemico pubblico davanti alla richiesta dell'allora 38enne capitano bianconero, che chiedeva di poter restare ancora una stagione in campo per poi prendere in considerazione la possibilità di divenire dirigente. Quel capitolo restò, e continua a restare, un passo negativo che i tifosi della Juventus non gli hanno mai fatto passare, e c'è chi ancora oggi gli punta il dito contro per quel motivo. Il ritorno di Alex Del Piero, sarebbe la ciligiena sulla torta, ripeto, perchè in primis riporterebbe i tifosi a sognare, nel vedere quell'idolo che dopo averli fatti sognare in campo, è pronto a farli sognare anche come dirigente, partendo che proprio lo stesso Del Piero è tifoso fin dentro le ossa, come spesso ha raccontato, e che sarebbe lì soltanto per riportare la Juventus dove merita di stare sia in Italia che e soprattutto in Europa. Alessandro Del Piero, entrerebbe anche come 'aiuto' del DS Federico Cherubini nel portare in bianconero alcuni giocatori, forse una sua parola, da ex campione in campo, potrebbero portare anche dei nomi importanti nella Juventus futura. Quindi Elkann si è già fatto un progetto futuristico, con il sollevamento del pacchetto più alto in dirigenza, lasciando sia Maurizio Arrivabene come Amministratore Delegato che Federico Cherubini come Direttore Sportivo, come detto sarebbero state delle sue scelte. Ora si passa al campo, dove tra la panchina e delle scelte sbagliate in passato sul mercato, quella squadra si è sgretolata negli ultimi tre anni, e che deve tornare sulla retta via. Per questo si pensa fortemente al sollevamento del tecnico Max Allegri, che si ha firmato un contratto di 4 anni, ma che avrebbe aperto, alla firma, ad una clausola 'amicale' che lo vederebbe sostituito qualora non raggiungesse gli obiettivi della società, e sembra proprio che gli obiettivi non siano già stati raggiunti, quindi a fine stagione potrebbe saltare, soprattutto dopo la visione di una squadra messa male in campo, e che continua a giocare male, anzi malissimo, e che dopo gli investimenti estivi e soprattutto in Gennaio 2022, non siano stati utilizzati a dovere, chiudendo con la pessima visione di una squadra che difende spesso il risultato striminsito. I nomi dei possibili sostituti sono tanti, e alcuni proprio illusori per i tifosi, che tranquillamente sanno che tanti nomi sono messi là a fare numero e nulla più, per questo una nuova dirigenza potrebbe portare qualcuno legato all'ambiente bianconero, togliendo Allegri, quindi si potrebbe pensare ai soliti noti; Antonio Conte, anche se un suo ritorno è legato proprio all'addio del Presindente attuale, quindi il sollevamento di Andrea Agnelli e l'entrata soprattutto di Alessandro Del Piero, suo ex compagno di tante battaglie del quale ne è stato anche capitano nelle Juventus tra il finire degli anni 90 e inizio anni 2000, potrebbe fargli cambiare idea, anche se poi dovrebbe limare il suo ingaggio, cosa che la Juventus non può e non vuole coprire a priori a quelle cifre. Il secondo nome è quello di Zinedine Zidane, anche in questo caso un mai dimenticato in casa Juventus, che nel 2019 è stato ad un passo dalla panchina bianconera per sostituire Max Allegri, per poi ripensarci soltanto davanti ad una nuova chiamata del Real Madrid. Altri due nomi che però non stuzzicano le papille gustative di John Elkann sono quelli di; 1) Massimo Carrera, che fù secondo alla Juventus Era Antonio Conte, ma che negli ultimi anni è passato dall'essere il miglior allenatore del campionato russo sulla panchina dello Spartak Mosca, con uno scudetto e una coppa nazionale nel 2018 al Bari in Lega Pro,dove è poi stato esonerato. 2) Igor Tudor, allenatore dell'Hellas Verona che sta trainando nella Top Ten della Serie A in questa stagione.
Ma anche in questo caso, la chiamata sarebbe soltanto per un legame con l'ambiente che si protrae dalle stagioni di fila da calciatore 1998-2005 al fare il secondo allenatore nell'epopea Andrea Pirlo 2020-2021.

La stagione quindi volge al termine ma, ripeto, John Elkann ha già messo in moto il futuro prossimo della società, ha già spostato, nella sua scacchiera visionaria, le pedine da scartare e quelle da mettere nel nuovo scacchiere. I tifosi sognano il ritorno in grande.