Ampiezza, palla al centro e tanto Ronaldo: questo il diktat di Massimiliano Allegri per una remuntada che fa tremare tutta Europa. Il 7 – 0 di Guardiola? No oggi non si parlerà certamente di quello, ma della partita che segnerà questa edizione della Champions League, e chissà se Max non estrarrà un altro coniglio dal cilindro.

Le parole nel post – partita di Cancelo ben rappresentano il gioco dei bianconeri, ‘’ testa bassa e pedalare’’, che ha portato ad un 65% di possesso palla contro un 35% di uno schiacciato Atletico, il quale è uscito dalla sua metà campo solo dopo il tè caldo della pausa.
La preparazione tattica di Allegri vale però solo il 50% del risultato, il resto l’hanno fatto per davvero i ragazzi che vengono, intervista dopo intervista, sempre lodati dal Mister. 
Prima il sacrificio difensivo di Emre Can per favorire gli inserimenti di un ottimo Cancelo, poi uno Spinazzola a tutta fascia che mette tante palle al centro (non vi ricordate che a gennaio si parlava di mandarlo in prestito a Bologna? Beh aveva ragione Max a non farselo scappare) e infine un Bernardeschi che posa su piatto di argento il 3-0 firmato CR7.

Ma la Juventus ancora non ha ancora vinto nulla, ci vorranno 450 minuti prima di alzare la coppa dei campioni e un Allegri, che come il migliore dei strateghi, studi la mossa giusta per uno scacco matto che sarebbe capace di zittire un’intera nazione. Guardiola, Valverde e Klopp (o Kovac) siete pronti ad accettare questa sfida?

P.S. Forse l’unica cosa che stona è il gesto del campione portoghese, non è l’indifferenza il miglior disprezzo?