Non mi aspettavo un risultato diverso della nostra nazionale contro l'Inghilterra, anzi devo dire che nel primo tempo ho visto anche alcuni elementi di gioco interessanti in prospettiva, e la fiducia cresce  conoscendo le competenze di Spalletti e il naturale bisogno di qualsiasi c.t. di avere del tempo per poter dare forma alle idee.

Ma perchè non mi aspettavo un risultato diverso? Perchè oggi la nazionale di Spalletti assomiglia molto al Milan che si è preso la "manita" dall'Inter, sia per questioni tecniche legate ai giocatori, sia anche a  causa di "normali errori" del tecnico, ma appunto anche con, all'interno della sconfitta, elementi prospettivi che possono far sperare nella fine della fase involutiva dell'ultimo Mancini, vedi ad esempio l'impatto positivo di Udogie o di Scamacca

Ed ecco la mia analisi sulla partita, ovviamente soggettiva, partendo dalla fase difensiva, che è più quella che è stata somigliante all'Inter-Milan recente.  Come il Milan, anche l'Italia contro l'Inghilterra si è trovata a giocare con centrali molto fisici, ma non velocissimi, quali Acerbi e Scalvini (e poi Bastoni) che mi parevano tanto Kyer e Thiaw. A questa nazionale serve un centrale rapido (Buongiorno?), oppure se si sceglie il secco "uno contro uno" giocatori come Kane vanno seguiti anche se vanno in bagno. Scalvini infatti non aveva "un punto di riferimento" perchè Kane si muoveva da trequartista, ma anche da punta, ma anche da mediano andando a dar man forte e recuperare palloni.  Inoltre Di Lorenzo oggi appare "legnoso" e sta mostrando stanchezza e difficoltà che sono naturali dopo una stagione corsa sempre mille all'ora senza saltare una partita.  Lo abbiamo visto "regalare" un goal al Real Madrid, lo abbiamo vista "regalare" un rigore all'Inghilterra e l'andare sempe in sofferenza con Rashford.  Ci sono momenti dove, anche il tuo giocatore più forte, può stare fermo un turno  ma per star fermo un turno hai bisogno anche di un giocatore simile. Su questo vorrei spezzare una lancia verso Calabria sia a Mancini ieri che a Spalletti oggi e sia verso una parte della tifoseria milanista. Nel calcio odiderno dove si sceglie  il tema "uno contro uno" non è infatti solo Calabria ad andare in difficoltà, capita a giocatori considerati a lui superiori, perchè poi non è facile essere supportati nei raddoppi da giocatori come Pulisic (per il Milan) o Berardi (per la nazionale), anche perchè a questi calciatori  laterali (vedi l'azione di Di Lorenzo sul goal di Scamacca) non si chiede solo di fare il difensore puro alla " Gentile", ma di costruire superiorità numerica sulla fascia. E questo raddoppia la fatica, anche mentale, e ti pone più in difficoltà nel contrasto all'avversario. Dunque un poco più di serenità di giudizio verso questi calciatori per la tipologia di gioco odierno molto più complessa  ma anche il riconoscerli per le loro qualità. Cosa che non avviene verso Calabria: se guardiamo i dati di "transfermarkt Calabria è considerato, per valore di mercato, il secondo "terzino destro" della "Serie A"  assieme a Dodo e dietro solo a Di Lorenzo. Io, al posto del CT, Calabria e Lazzari me li porterei in nazionale per dare ossigeno a Di Lorenzo, e non certo inveceDarmian. Ma perchè dico questo? Perchè, a parte il valore di mercato" abbiamo un Darmian che ha 33 anni contro i 30 di Di Lorenzo e Lazzari e i 26 di Calabria, ma soprattutto perchè  Calabria e Lazzari sono giocatori che (e le statistiche lo confermano) sfornano assist e partecipano alle azioni di goal in maniera nettamente superiore a Darmian e inferiori solo a Di Lorenzo.

Sarebbe poi cambiato qualche cosa con Calabria oggi al posto di Di Lorenzo? Se si è onesti "no",  perchè  (stessa scelta "tattica" di Pioli con l'Inter") davanti a Di Lorenzo giocava un Berardi che non riesce ad essere continuo nel lavoro di raddoppio (ma sarebbe come chiedere a Leao di essere determinante nelle due fasi) e serviva un maggior aiuto dei centrocampisti   Molto bene invece Udogie , sia nella difesa che nella spinta, ma anche grazie al supporto del centrocampo con lui più efficace nel contenere e, in parte minore, anche di El Sharaawy meno di spinta e più di appoggio. 

Ma veniamo al centrocampo ed anche in questo caso mi sembrava il centrocampo del Milan contro l'Inter, in grande difficoltà sia in copertura che in costruzione con Barella in sicuro miglioramento rispetto alle ultime prestazioni, ma lontano dalla sua forma migliore, mentre  Cristante e Frattesi non sono stati all'altezza, soprattutto nella fase di costruzione. E qui uno degli "errori" che imputo a Spalletti: meglio un Bonaventura in più, capace di costruire e "distruggere". Ma questo è un peccato veniale rispetto anche al fatto che ci si è venuti a trovare senza un Tonali all'ultimo momento. 

Sull'attacco poco da dire: bene Berardi e Scamacca  mentre il "Faraone" ha fatto il suo, senza eccellere. Anzi possiamo dirci che, nonostante ci "lamentiamo" che questo sia il settore dove in Italia siamo in maggiore difficoltà,  i segnali su futuro sono più rosei del previsto

Ma veniamo agli "errori" (presunti) di Spalletti e alle problematiche tecniche cui dovrà far conto.   L'errore, ma che si ritrova un pò in tutti i giudizi, è stato sui cambi di Udogie con Di Marco e di Scamacca con Kean.  I due erano tra i "migliori" in campo e andavano mantenuti in campo, eventualmente si poteva potenziare il lavoro sulla fascia sinistra togliendo El Sharaawy, ma non si disponeva di un'ala pura (mentre sulla destra avevamo l'opzione Orsolini e Raspadori), però si poteva mettere in quello spazio Kean, oppure  Di Marco, oppure lo stesso Orsolini.

La problematica tecnica maggiore che  si è evidenziata è invece quella della disposizione tattica dove i vari Barella, Acerbi, Bastoni, Di Marco e Frattesi mostrano di soffrire il 4-3-3 rispetto al loro abituale  3-5-2. Lo stesso discorso vale per Scalvini o per Cristante. Il problema esisteva anche con Mancini direte? Però dei sette giocatori citati nella finale dei campionati europei c'era solo Barella, la linea di difesa era a "4" con Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini ed Emerson Palmieri.  Dunque il problema per Mancini si è evidenziato successivamente con i risultati negativi di cui siamo a conoscenza.  

Il tema è se Spalletti riuscirà a far rientrare nel suo spartito giocatori abituati ad altra "musica" o se Spalletti deciderà di adattarsi ai calciatori a disposizione. Qua le tempistiche saranno impietose: potrebbe accadere che i discreti segnali lanciati ieri siano quelli che desideriamo ed allora ecco che vedremo una nazionale rialzarsi come il Milan dopo il derby, ed è quello che tutti ci auguriamo