La nave Roma approderà in ...Porto?...

Champions 12 febbraio 2019     Roma Porto 2 – 1

La Roma ha avuto il compito di aprire le contese fra le squadre europee, incontrando il Porto all'Olimpico, nella partita valida per l'andata degli ottavi di Champions.
La gara è stata molto combattuta e più di quanto ci si aspettava. Infatti sapevamo tutti le difficoltà a cui sarebbe andata incontro la Roma, ma speravamo altresì che i giallorossi di Di Francesco avrebbero combattuto con decisione e generosità per aggiudicarsi la vittoria a tutti i costi!

Infatti così è stato, ma la Roma avrebbe potuto, con più attenzione e meno foga, ottenere di più. La serata si annunciava difficile soprattutto conoscendo la trama di gioco messa in atto dai portoghesi. Essi, da sempre maestri del centrocampo, come tutte le compagini lusitane, sviluppano il loro gioco basandosi su una serie fitta di passaggi che impediscono ogni iniziativa agli avversari. Proprio per questo resta sempre difficile superare l'attenta barriera di mediani e laterali, che ogni squadra portoghese erge a difesa della zona sulla trequarti, tale da impedire la penetrazione dei laterali avversari a causa degli attenti e provvidenziali raddoppi messi in opera.

La Roma in difesa ha schierato oltre al portiere Mirante, pure i terzini Florenzi e Kolarov, i due centrali difensori Fazio e Manolas. I tre centrali di centrocampo Pellegrini, De Rossi, Cristante e Zaniolo mezza punta. In attacco Dzeko e El Shaarawy.
Per tutto il primo tempo la Roma ha dovuto forzare i propri schemi per far breccia nelle strette maglie della difesa avversaria. A nulla sono valsi i tiri da lontano dei centrocampisti o gli inserimenti dalle fasce per creare le dovute smagliature nella strenua difesa centrale delle maglie avversarie. Nel contempo, i giallorossi hanno dovuto contenere le poche azioni del Porto, comunque sempre pericolosi verso la porta difesa da Mirante. La Roma daltronde ha continuato sempre a crederci, colpendo un palo con Dzeko, malgrado il centravanti bosniaco fosse circondato da tre difensori avversari.

I giallorossi sono andati al riposo per presentarsi poi nel secondo tempo più pimpanti e decisi a elevare il ritmo della partita. Il pressing dei giocatori di Di Francesco diventava più efficace e di conseguenza il Porto si accorciava, stringendo ancora maggiormente le maglie e annullando ogni possibile spazio utile. La Roma però attaccava decisa a passare in vantaggio. I tentativi di sfondamento erano ben rintuzzati dalla difesa portoghese, ma la caparbietà di Zaniolo, un ragazzo non ancora ventenne, dava la carica a tutta la squadra e con la sua forza atletica riusciva a penetrare in area pericolosamente. Le sue incursioni erano efficaci e soprattutto efficace la sua voglia di dialogare con i compagni per fare breccia nella porta avversaria difesa dallo spagnolo Casillas, portiere ben conosciuto in quanto in passato, per tanti anni, ha difeso la porta del Real Madrid. A turno i giocatori giallorossi Pellegrini e Cristante provavano a scardinare l'arcigna difesa lusitana, ma Casillas, sempre attento, neutralizzava il pericolo ogni qualvolta che era chiamato in causa. Ma in una di queste azioni in profondità della Roma, il giovane Zaniolo ha l'opportunità di mettere in rete un bel pallone a incrociare e stavolta Casillas è costretto a capitolare. Roma 1, Porto 0. La giovane promessa del calcio Italiano sembra scatenarsi, ancora una volta supera un paio di avversari e lascia partire verso la porta avversaria un gran tiro, ma trova pronto Casillas (il migliore in campo fra i suoi) a negargli la seconda soddisfazione, parando molto bene. La Roma è ora tambureggiante con i suoi attaccanti che imprimono un ritmo forzato alla partita fino ad arrivare con Dzeko al settantasettesimo minuto. Il centravanti bosniaco si destreggia bene con astuzia e superando un avversario, da fuori area lascia partire un bel tiro preciso che supera il portiere, ma che si stampa sul palo. Zaniolo però bene appostato sulla respinta, raccoglie l'invito e si avventa sul prezioso pallone, colpendo forte di precisione e battendo per la seconda volta Casillas, il quale nulla puo' per opporsi più di tanto. La Roma è in vantaggio di ben due goal e infiamma l'Olimpico dove i tifosi giallorossi, assiepati nelle tribune, si entusiasmano e incitano a gran voce il nome del ragazzo. Zaniolo, credo che oggi sia diventato uno dei punti di forza più importanti della squadra capitolina.
Un giocatore che è cresciuto in pochi mesi in modo esponenziale e arriva al momento giusto da Mancini, il nostro selezionatore della Nazionale, il quale costruirà sicuramente nel futuro immediato, a partire da questo punto fermo, l'ossatura di una squadra che si avvarrà di altre giovani promesse del nostro calcio, che si stanno affermando sempre più nel campionato di serie A e B.
La Roma però ogni tanto, abituandoci alle sorprese, nel giro di un paio di minuti si distrae, permettendo al Porto di accorciare le distanze con un goal molto fortunoso, ma altrettanto pesante che, permetterà ai lusitani di affrontare con più fiducia la partita di ritorno a Oporto. In quell'occasione, la compagine di Di Francesco dovrà cimentarsi in una gara che non ammetterà repliche e non dovrà concedere spazi alle folate vorticose della squadra di Sergio Conceicao. I portoghesi sicuramente reagiranno con rabbia per ribaltare il risultato, ma io credo e spero che l'entusiamo dei giovani giallorossi assieme all'esperienza di quelli meno giovani siano decisivi per tornare a casa con una meritata qualificazione che tutti noi in Italia, ci auguriamo che avvenga. Di Francesco saprà bene come organizzare tecnicamente la squadra in quel frangente, convinto che i suoi ragazzi ce la metteranno tutta per affrontare al meglio l'impegno che li attenderà per il giorno 6 marzo p.v.

L'altra partita della serata vedeva di fronte il Manchester United contro il Paris St. Germain. Partita alla vigilia molto incerta con i favori del pronostico difficili da assegnare per le diverse motivazioni, mettendo in risalto le problematiche di ambedue le formazioni.
Da una parte il Manchester United doveva dimostrare, che l'esonero di Mourinho era giustificato, non tanto per la rinascita psicologica di Paul Pogba, ma quanto per dare ulteriore certezza al fatto, che l'aver affidato i “red devils” al tecnico Solskjaer, rappresentava (secondo i risultati finora ottenuti) la soluzione più giusta per il glorioso club inglese.

Nell'altro schieramento, il tecnico tedesco Tuchel era costretto ad affrontare il difficile impegno dell' Old Trafford, senza Cavani e Neymar, due delle tre punte di diamante dello schieramento dell'equipe francese. La partita si è svolta in un clima caldissimo che ben conosciamo: quello inglese, ma Orsato, il nostro arbitro italiano, ha dimostrato di essere all'altezza della situazione, spegnendo sul nascere i tentativi di gioco duro, estraendo per ben cinque volte il cartellino giallo nel primo tempo e quattro volte nel secondo oltre a un cartellino rosso .

La partita è stata priva di grosse emozioni, senza grossi scossoni nel primo tempo, ma il risultato alla fine, ha visto prevalere la squadra francese per 2 – 0 con le reti di Kimpembe e Mbappè entrambe nel secondo tempo, frazione di gioco che ha registrato l'espulsione di un nervoso quanto poco incisivo Pogba.

Il confronto di ritorno in terra di Francia, sarà così molto arduo da affrontare per gli inglesi ai quali oltre che Pogba, mancherà pure Martial con ogni probabilità, uscito per infortunio alla fine del primo tempo. Il Paris St. Germain ha dimostrato comunque in questa partita, di essere pronto per affrontare i prossimi impegni di Champions col piglio giusto della grande squadra, che mira sicuramente alla conquista della tanto sospirata Champions.

Vedremo cosa ci diranno i prossimi interessanti impegni.

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