Alla vigilia di questo match quasi nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla vittoria della formazione nerazzurra, ed invece come capita molto spesso nei derby, chi parte quasi battuto riesce a trovare quelle energie necessarie per sovvertire il pronostico.

E questa volta ci sentiamo di ascrivere gran parte dei meriti a Luciano Spalletti.
E sì proprio lui; il tecnico di Certaldo ha saputo rimettere a posto i cocci dopo l'eliminazione patita per mano dell'Eintracht di Francoforte presentando una squadra ben organizzata tatticamente che ha smontato pian piano le certezze di Gattuso.
Il falso 4 3 3 varato da Spalletti non era altro che un 4 5 1 dove Perisic e Politano stazionavano per larghi tratti vicino ai 3 centrocampisti creando superiorita' numerica in mezzo al campo e dove Matias Vecino era libero di agire sulla trequarti a supporto di Lautaro.
Ed ecco, proprio questa mossa tattica e' stata la chiave del match alla quale il pur bravo Gattuso non ha saputo porre rimedio. Il calciatore uruguagio e' stato l'uomo del derby, dapprima sbloccando subito il risultato su assist perfetto di Lautaro e poi creando continui pericoli alla difesa milanista.

La squadra rossonera ha subito a larghi tratti l'organizzazione dei dirimpettai e malgrado una super prestazione di Bakayoko (autore dell'illusorio 1 a 2 a meta' ripresa) non e' riuscita a rientrare in partita.
Il 3 a 2 finale certifica la superiorita' interista e rida' nuove certezze in vista dello sprint finale Champions.

Per il Milan invece un passo falso inaspettato, ma che probabilmente consentira' al pur bravo Rino di riordinare le idee in vista della trasferta di Genova in programma fra 15 giorni.