Nel passato articolo vi ho parlato delle mie tre peggiori Juventus dal 1990 al 2020, oggi al contrario vi porto le mie migliori quattro Juventus.

1995-1996
La Juventus di quella stagione era pronta al salto definitivo in Europa, oltre al confermarsi di nuovo Campione d'Italia. Per rafforzare la squadra, già fortissima di suo, arrivarono dalla Sampdoria l'espertissimo Pietro Vierkwood 36 anni per 125 milioni di Lire, oltre a Vladimir Jugovic per 3 Miliardi e Attilio Lombardo, dal Torino Gianluca Pessotto, dalla Reggiana Michele Padovano, oltre alla promozione in prima squadra di Tommaso Rocchi, giovane attaccante e promessa del calcio italiano. In uscita salutarono il fuoriclasse e capitano Roberto Baggio, che lasciò malvolentieri la squadra dopo alcune incomprensioni con la società per lasciare spazio al giovane Alex Del Piero che cominciava la sua carriera stellare ad alti livelli, ceduto al Milan per 4 miliardi di Lire, via anche il centrale difensivo tedesco Juegen Kohler che passa al Borussia Dortmund per 1,3 e Robert Jarni, terzino croato che passò al Real Betis. La Juventus in quella stagione era pronta a puntare forte a vincere tutto. La fascia di capitano venne data a Gianluca Vialli, mentre Del Piero prese in tutto e per tutto il posto di Roberto Baggio dietro all'ex doriano e al 'Penna Bianca' Fabrizio Ravanelli. La Juventus in quella stagione poteva contare su una squadra fortissima, con Peruzzi tra i pali, Ferrara e Carrera come difensori centrali, Torricelli e Pessotto sulle fasce difensive, a centrocampo Didier Deschamps, Paulo Sousa, sulle fasce Jugovic e Di Livio, davanti Del Piero come trequartista o ala, Vialli e Ravanelli come punte. La Juventus partì bene in Champions League, battendo a girone il Borussia Dortmund, mentre in campionato ha un leggero blocco, sopravanzata fin da subito da Milan e Fiorentina, lasciando così il girone d'andata la squadra non riuscì a confermare la sua supremazia in Serie A. Arrivò comunque la Supercoppa Italiana battendo il Parma 1-0 con la rete di Vialli. In Coppa Italia arriva agli ottavi di finale dove viene estromessa dall'Atalanta per 1-0 nei tempi supplementari. Nel girone di ritorno la squadra cominciò la sua risalita in Serie A, ma sembrava per lo più concentrata nella Champions League, dopo aver superato il girone, ai quarti battè il Real Madrid, ribaltando l'1-0 del Bernabeu con un 2-0 a Torino con le reti di Del Piero e Padovano, in semifinale riuscì a regolare anche i francesei del Nantes, arrivando in finale dopo ben 11 anni dalla tragica Heysel dove incontrerà l'Ajax campione in carica. In campionato la squadra inizia la risalita, che si chiude con un secondo posto finale alle spalle del Milan. All'olimpico di Roma, vince la finale di Champions League, dove, dopo un 1-1 tra tempi regolamentari e supplementari, ai calci di rigore ebbe la meglio sull'Ajax.

2002-2003
La squadra nella stagione passata si era rinnovata in modo esponenziale, e in questa stagione è pronta di nuovo a tornare protagonista in Italia, dopo il biennio capitolino, Lazio 2000 e Roma 2001, e soprattutto in Europa. La società in questa stagione sborsa 40 milioni di Euro, portando a casa il giovane promettente Manuele Blasi, centrocampista del Perugia, per 17,7 milioni di Euro, oltre all'attaccante Fabrizio Miccoli che era esploso in B nella Ternana, per 7,5 milioni di Euro, che però vengono girati in prestito al Perugia per quella stagione. Dall'Hellas Verona arriva l'argentino Mauro German Camoranesi per 8,5 milioni di Euro, Marco Di Vaio arrivò in prestito per 7 milioni di Euro, oltre agli svincolati Antonio Chimenti, portiere del Lecce, Salvatore Fresi, centrale di difesa, dal Bologna, e Davide Baiocco centrocampista centrale del Perugia. In uscita oltre ai due prestiti di Blasi e Miccoli al Perugia, ci sono le cessioni del portiere uruguaiano Carini allo Standard Liegie per 5 milioni di Euro, Matteo Brighi, centrocampista al Parma per 5 milioni di Euro, Maresca al Piacenza per 3 milioni di Euro, del giovane francese Pericard attaccante per 600 mila Euro agli inglesi del Portsmouth. La squadra dovette fare fronte all'infortunio di David Trezeguet, per questo arrivò Marco Di Vaio, dopo la finale di Supercoppa Italiana, proprio tra la Juventus e il Parma, terminata 2-1 con doppietta di Del Piero e gol di Di Vaio per i parmensi. La stagione di Serie A parte più che bene, anche se nelle 12 gare consecutive senza sconfitte, la Juventus deve fermarsi per ben 5 volte con il risultato di parità. In Champions dopo aver passato il primo girone al quanto tranquillo, si ritrova a rischiare nel secondo girone, dove si piazza dietro al Manchester United, con il rotto della cuffia per la differenza reti sugli svizzeri del Basilea, che gli vale il passaggio agli ottavi di finale.In gennaio la società da l'annuncio della morte a soli 81 anni, del presidentissimo Gianni Agnelli, omaggiato dai tifosi due giorni dopo nella gara contro il Piacenza, dove Alex Del Piero gli dedicherà, a suo dire, uno dei gol più belli della sua carriera, tacco volante. La Juventus nel frattempo batte l'Inter e strappa il primato ai nerazzurri in classifica. Nel mese di aprile stacca le inseguitrici e si ipoteca lo scudetto. In Champions dopo aver buttato fuori gli spagnoli del Barcelona, dopo i tempi supplementari, si trova davanti l'altra squadra spagnola del Real Madrid, che elimina con una grandissima prestazione di Alex Del Piero, con le reti di Trezeguet, proprio Del Piero e po Pavel Nedved, che al ritorno dopo il 2-1 per gli spagnoli al Bernabeu, ipotecano la finalissima. Unica nota stonata, l'ammonizione di Pavel Nedved che gli preclude la finale, per essere diffidato, tutta italiana contro il Milan. Lasciando cadere il percorso in Coppa Italia per puntare a campionato e soprattutto alla Champions, dove ai quarti viene estromessa dal Perugia con un 4-1 definitivo, dopo l'1-2 subito in casa, e il 2-0 in terra perugina. La finale di Champions contro il Milan dopo uno 0-0 che si dilunga oltre i tempi regolamentari, si chiude con la sconfitta ai calci di rigori.

2011-2012
La Juventus aveva passato un quinquennio tra Calciopoli, la Serie B, e il rilancio in Serie A, che non sembrava arrivare mai da quel 2007 al 2011, senza la partecipazione a nessuna coppa europea. L'avvento di Andrea Agnelli alla presidenza l'anno precedende, con l'arrivo di Beppe Marotta e Fabio Paratici in dirigenza, mancava l'allenatore, così si puntò sulla scommessa Antonio Conte, ex calciatore e capitano della Juventus 90-2000, e una campagna acquisti che aveva portato giocatori ottimi, campioni dati per finiti e giovani promesse. In un mezzo cambio generazionale, la società investe prevalentemente sugli attaccanti; Dal Cagliari arriva Alessandro Matri per 15,5 milioni di Euro, dalla Roma, Mirko Vucinic 15 milioni, e Marco Borriello in prestito per 500 mila Euro, dal Napoli arriva Fabio Quagliarella per 10,5 milioni di Euro. Gli altri acquisti sono; Arturo Vidal, centrocampista cileno dai tedeschi del Bayer Leverkusen per 12,5 milioni di Euro, dalla Lazio il terzino Stephan Lichtsteiner per 9,9 milioni di Euro, dall'Amburgo l'esterno d'attacco olandese Elijero Elia, dall'Udinese Simone Pepe e Marco Motta per 9 e 3,5 milioni di Euro, dal Cesena Emanuele Giccaherini per 5 milioni di Euro, dal Siviglia in prestitoper 1,5 milioni di Euro, il centrale di difesa uruguaiano Martin Caceres e dall'Atalanta Simone Padoin per 5 milioni di Euro, l'esterno uruguaiano difensivo Marcelo Estigarribia per 800 mila Euro dal Deportivo Maldonado, oltre ai paramentro zero Reto Zigler dalla Sampdoria, e Andrea Pirlo, lasciato libero dal Milan, che non sembrava credere più in lui. In uscita, Momo Sissoko al PSG per 8 milioni di Euro, Sebastian Giovinco per 3 milioni di Euro, Albin Ekdal al Cagliari per 2,7 milioni di Euro, Frederick Sorensen al Bologna per 2,5 milioni di Euro, il brasiliano Amauri per 500 mila Euro alla Fiorentina, Sergio Almiròn al Catania per 400 mila Euro, oltre a liberare a costo zero; Tiago, centrocampista portoghese, che passa all'Atletico Madrid, il difensore Zednek Grygera difensore Ceco al Fulham, Brazo Salihamidzic esterno di centrocampo bosniaco passato ai tedeschi del Wolfsburg, oltre ai due attaccanti di spicco, Luca Toni che passa alla squadra degli Emiratoi Arabi, Al-Nasr, e Vincenzo Iaquinta che passa al Cesena, oltre al giovanissimo Ciro Immobile che va in Serie B a farsi le ossa nel Pescara di Zednek Zeman. La Juventus entra per la prima volta nella sua nuova casa: Juventus Stadium. Sgli schemi di Conte sono per lo più offensivi, alcuni ricordano l'unico allenatore offensivo che rieccheggia brutti ricordi, quel Gigi Maifredi, che molti avevano cancellato dalla storia bianconera dopo la stagione orribile 1990-1991, ma per loro fortuna la squadra sembra invece trasfortmarsi da campionati passati tra posizioni alte ma in anonimato, a un carrarmato che non lascia spazio a nessuno, soprattutto in campionato. La stagione parte nel migliore dei modi, Pirlo sembra rinato e tornato ai grandissimi livelli di un tempo, al suo fianco Arturo Vidal è una sorpresa eccezzionale, mentre Claudio Marchisio fa una delle sue stagioni più alte in carriera. La squadra si affida come al solito al capitano Alex Del Piero, nel suo ultimo anno dopo 19 anni lotte continue tra vittorie e cocenti sconfitte. La squadra gira tutta, e soprattutto non si affida soltanto ai suoi attaccanti per segnare, tanto che quasi tutta la rosa entra in zona gol, togliendo i portieri e giovani reclute. Nei primi tre mesi la Juventus si prende la testa della classifica della Serie A. Il non giocare in Europa, lascia parecchio riposo alla squadra bianconera, in Gennaio la squadra si laurea campione d'inverno. In Coppa Italia dopo aver buttato fuori la Roma ai quarti di finale, si trova in semifinale in Milan. Tra il finale di Gennaio e inizio Febbraio la squadra tra rinvii per la neve su alcuni terreni di gioco e il Milan che balza in testa al campionato, la squadra bianconera ha un leggero calo con alcuni pareggi che minarono il cammino. Nel frattempo la Juventus vince l'andata della semifinale di Coppa Italia per 1-2 sul campo del Milan. Tutto si porta allo scontro diretto tra le due in pieno febbraio 2012, quando un gol fantasma di Muntari sul risultato di 1-0 per i rossoneri con gol di Nocerino, gol regolarissimo , venne ricompensato dall'arbitro Tagliavento e il guardalinee Romagnoli, e quello annullato a Matri per fuorigioco, che al rallenty risulto un altro errore di Romagnoli, nella ripresa sul risultato sempre di 1-0 per il Milan, la gara passò per due errori clamorosi, più per un big match per la lotta scudetto. Il Milan prende il largo alla ventisettesima giornata, dove si portano con un +4 su i bianconeri. In Coppa Italia, al ritorno è 1-2 per il Milan allo Stadium, che porta ai tempi supplementari, dove dopo 4 minuti Vucinic sancisce il passaggio del turno bianconero, con conseguente finale. La Juventus torna forte in aprile, doppia vittoria su Palermo e Napoli, con il Milan che pareggia a Catania prima e cade in casa contro la Fiorentina, che consentono il sorpasso in testa alla classifica da parte dei bianconeri. La squadra bianconera entra nella storia del calcio italiano, eguagliando l'Inter 2006-2007, con 49 partite senza sconfitte. Sul finire della stagione, la Juventus allunga sul Milan, portandosi a tre punti alla trentaquattresima travolgendo la Roma e conseguente sconfitta casalinga del Milan contro il Bologna. La Juventus con la vittoria successiva sul Novara si porta a 8 vittorie consecutive, ottenendo anche in questo caso un record in Serie A. Alla trentacinquesima giornata, Buffon, complice una papera che entrerà nella storia, si fa beffare da un stop incerto che regala, all'allora, attaccante del Lecce Muriel la rete del pareggio finale, riportando il Milan a -1 dalla testa, a due giornate dal termine. La Juventus alla trentasettesima giornata, con la vittoria in casa del Cagliari e conseguente sconfitta nel derby del Milan, si laurea Campione D'Italia, tornando alla vittoria in campionato dopo ben 7 anni dallo scudetto 2005-2006, poi revocato dalla giustizia sportiva insieme a quello del 2004-2005 da Calciopoli. Nella finale di Coppa Italia contro il Napoli risulta la sconfitta sul campo per 2-0, dove la squadra porta una maglia speciale per salutare il suo capitano Alex Del Piero che termina la sua esperienza in bianconero dopo 290 reti e ben 705 presenze.

2014-2015
Stagione della svolta, Antonio Conte a poco meno di un mese dalla partenza della stagione, si dimette da tecnico della Juventus, dopo tre campionati vinti, per una non idillico rapporto con il presidente Andrea Agnelli, al suo posto arriva l'ex Milan: Max Allegri. La società, come al solito investe nel mercato estivo: Alvaro Morata, attaccante del Real Madrid per 20 milioni di Euro, Stefano Sturaro, centrocampista dal Genoa per 10,6 milioni di Euro, Daniele Rugani, difensore centrale per 5 milioni dall'Empoli, Patrice Evrà, terzino per 1,9 milioni di Euro dal Manchester United, Roberto Pereyra esterno d'attaco in prestito dall'Udinese per 1,5 milioni di Euro, Romulo, centrocampista dall'Hellas Verona per 1 milioni di Euro in prestito, e il solito costo zero l'esterno di centrocampo Kingsley Coman dal PSG, oltre al ritorno di Matri in prestito dal Milan. In uscita: Vucinic che si accasa negli Emirati Arabi all'Al-Jazira per 6,3 milioni di Euro, Peluso che viene ceduto al Sassuolo per 4,5 milioni di Euro, Quagliarella che passa al Torino per 3,5 milioni di Euro, Isla va in prestito al QPR per 1,2 milioni di Euro, Sturaro e Rugani tornano rispettivamente a Genoa e Empoli in prestito annuale, oltre a De Ceglie al Parma, mentre vengono svincolati, Giovinco che si trasferisce al Toronto in Canada, Motta che passa al Watford e Osvaldo che va al Southampton. La stagione sembra sull'ombra di Antonio Conte, i tifosi non sono d'accordo con l'arrivo di Allegri e contestano la società, rea di aver portato un tecnico con poche ambizioni, non adatto alla squadra campione d'Italia in carica. La stagione parte molto bene, la Juventus è al primo posto in classifica a pari punti con la Roma, fino allo scontro diretto a Torino in ottobre, dove la squadra bianconera s'impone per 3-2 e va in testa solitaria. La Juventus ha nella Roma l'unico alter-ego per tutto il girone d'antata, dove le squadre restano ad una manciata di punti, lasciando un solco dietro di loro. A dicembre la squadra bianconera viene battuta dal Napoli nella Supercoppa Italiana giocata a Doha, conl'1-1 firmato Tevez per la Juve e Higuian per il Napoli, che si ripeteranno anche nei supplementari portando il risultato sul 2-2, ai rigori il Napoli vincerà per 6-5. Si riprende una mini-rivincita in gennaio, con la Juve che diviene campione d'inverno con la vittoria esterna proprio contro il Napoli per 1-3. La Juventus poi si trova davanti ad un pari contro la Sampdoria, che stoppa le vittorie consecutive in casa a 25, che durava dal 14 agosto 2013 staccando il record precedente del Grande Torino fermo a 21, e piazzando pochi giorni dopo un record di punti nell'anno solare in 37 partite di 95 punti, abbattendo il vecchio record appartenuto all'Inter del 2007 con 92 punti in 37 partite, e il suo stesso record 94 su 40 nel 2012. In Champions dopo aver superato il girone all'ultima giornata, piazandosi al secondo posto dietro l'Atletico Madrid. In campionato una alla volta cominciano a cadere alle spalle dela Juve, la Roma scricchiola, il Napoli e la Lazio vanno a ritmo altalenante, tanto che nei primi giorni di aprile la Juventus arriva ad un distacco di +15 sul duo capitolino, con il quarto scudetto di fila che si avvicina e avvicina anche il record del Quinquennio d'Oro 1930-35, e con più tranquillità può guardare serenamente al proseguo in Champions. A Maggio la squadra bianconera è in corsa su tutti e tre i fronti; Scudetto che conquisterà il 2 Maggio con la rete di Arturo Vidal al Marassi contro la Sampdoria, in Coppa Italia con la finale da giocare contro la Lazio, e Champions League, dove agli ottavi la squadra bianconera s'impone sia in casa che in trasferta contro il Borussia Dortmund, volando ai quarti dove etromettono i francesi del Monaco, arrivando a giocarsi la semifinale contro il Real Madrid, battendoli in casa per 2-1 e impattando 1-1 al Bernabeu conquistando la finalissima contro il Barcelona. Intanto la squadra bianconera conquista la Coppa Italia, battendo la Lazio per 2-1, dopo essere andata sotto per 1-0 gol di Radu al 4' del primo tempo, la pareggia e ribalta con Chiellini prima all'11' e Matri in pieno recupero al 97'. In Champions la Juventus torna in finale dopo ben 12 anni, stagione 2002-2003 persa con il Milan, e a ben 19 anni dall'ultima vittoria del 1996 contro l'Ajax. Il Barcelona appare al quanto superiore alla squadra bianconera, che nell'undici titolare ha tre giocatori che non sono in giornata Vidal, Pogba e Tevez, il Barca vince 3-1 e i sogni Champions tornano nel cassetto, nell'attesa di rigiocare una finale e vincerla per la terza volta nella sua storia ultracentenaria.