Chiedo immediatamente venia per la lunghezza del pezzo che avrei potuto dividere in 2 parti, ma credo che un simile ragionamento sia utile e divertente se il lettore lo legge nella sua integralità perciò ho preferito non interrompere il flusso dei concetti a discapito di qualche riga in più.

Chi mi fa l’onore di seguirmi affermerà: “Ancora il calciomercato della Juve? Ma basta! E’ l’ennesimo scritto che ci propini”.
Ho letto i commenti dei miei “Colleghi” e vorrei esaudire le loro richieste. Desidero ascoltare i consigli perché penso che, all’interno della Community, sia molto importante creare scambi tra chi ne è parte in modo da potersi migliorare.
La Redazione ci ha donato una magnifica opportunità e il suo giudizio resta sempre il faro, ma la maturazione, almeno in relazione al sottoscritto, può avvenire pure attraverso il rapporto con gli altri membri. Ho notato che nel gruppo non ci si lascia sfuggire becere offese o comportamenti sgradevoli come accade, a volte, in altri contesti. Ognuno ha la propria opinione e spesso contrasta con quelle altrui, ma la si manifesta con correttezza ed educazione. Un simile atteggiamento non può che arricchire chi è parte del sistema. Fortunatamente è impossibile riuscire a mettere tutti d’accordo. Se si verificasse una situazione analoga, significherebbe trovarsi di fronte alla massificazione del pensiero che non è certamente gradita. L’essere umano è pensante. Ha una sua coscienza e, se tutti nutrono il medesimo parere, infrangono la loro essenza schiacciando la natura della specie stessa. Ho deciso, quindi, di provare a recepire le indicazioni di alcuni Blogger e originare un articolo come domandato.

Il calciomercato deve ancora aprire i battenti. Lo farà il primo di settembre per chiudere il 5 ottobre. Il tempo concesso sarà pertanto leggermente superiore al mese. Non è, però, un dato così importante. Mi spiego. In realtà, le squadre stanno già operando le trattative. La vera differenza con le altre sessioni estive è relativa al fatto che le varie compagini hanno da poco terminato l’annata. Lo spazio tra le 2 stagioni è molto breve ed è complicato riuscire a originare movimenti mirati rispetto alle necessità palesate dalle recenti prestazioni. La Juventus è proprio l’emblema tipico della situazione. Quando il covid-19 doveva ancora entrare nelle nostre vite modificandole radicalmente, i bianconeri avevano già acquistato Kulusevski. Poi è giunto il virus. Il mondo intero si è fermato per 60 infiniti giorni e il calcio persino più a lungo. Solo la Germania è riuscita ad anticipare i tempi. I tornei sono ripresi e, già durante il loro svolgimento, i piemontesi hanno prelevato Arthur dal Barcellona lasciando partire Pjanic per la Catalogna. A questi si aggiungono i vari rientri dai prestiti come Luca Pellegrini o Romero. Le società, quindi, non usufruiscono soltanto della finestra formale per svolgere le attività, ma è chiaro che l’anomalia dell’emergenza ha avuto conseguenze pesanti anche sul calciomercato.

Considerate tali premesse, cerco di comporre la “mia” nuova Juventus ruolo per ruolo con la consapevolezza che sarà impossibile riuscire a trovare un riscontro nella realtà. Sono, infatti, troppe le variabili che rendono irrealizzabile un tale componimento quasi matematico della rosa. In un precedente pezzo, ho specificato come serva una grande quantità di denaro per operare una rivoluzione in grado di ringiovanire la società restando, però, competitiva per i più prestigiosi eurotraguardi. Ne sono pienamente convinto, come sono consapevole del fatto che la grande competenza dei dirigenti sabaudi e un briciolo di fortuna possano favorire minori spese con medesimi risultati. Il pensiero corre subito al Bayern Monaco. Penso a Davis, ma pure a Goretzka e Gnabry. Sono giocatori che i bavaresi hanno reso dei top player, ma che non vantavano un curriculum così prestigioso. La Vecchia Signora fece lo stesso con Chiellini, Bonucci, Marchisio, Vidal, Pogba, Alex Sandro, Dybala… Ultimamente, però, tale prerogativa si è un po’ perduta e la speranza è di recuperarla con calciatori come Kulusevski e Luca Pellegrini. Cercherò, quindi, di essere maggiormente parsimonioso rispetto al mio precedente scritto dove non ho badato a spese provando ad avere la garanzia di mantenere i piemontesi tra i top del continente.

Il modulo è teoria. E’ un disegno geometrico allo stato puro perché ciò che conta sono i concetti di gioco. Ammesso questo, il calciomercato non può prescindere da un’idea tattica. Bisognerebbe essere nella testa di Pirlo e dei suoi collaboratori per sapere quale strada si intenda percorrere. Una squadra deve, inoltre, essere duttile e malleabile, ma è logico che per la sua costruzione occorra fondarsi su un principio generale stabilito. Da lì, in caso di necessità, si opereranno opportuni adattamenti.

PORTIERI
Non sono un fan di Sczcesney. E’ ottimo tra i pali, ma non lo vedo al meglio quando deve iniziare l’azione e credo che ormai sia una necessità assoluta per gli estremi difensori. Sia che si approcci a un lancio lungo, sia che si giochi sul corto, il portiere deve avere un piede vellutato perché ogni sfera gettata rappresenta una potenziale occasione sprecata e un possibile pericolo. Nel calcio moderno, dove i numeri e i dati hanno rilevanza fondamentale e nulla è lasciato al caso, penso sia una problematica importante. Mi rendo conto, però, che non è il momento adeguato per un simile avvicendamento. Vi sono questioni più urgenti e il tempo stringe. Non investirei ora denaro in questa posizione. Non si parla, infatti, di un “gattarolo”. E’ un giocatore di livello eccezionale che non ha una prerogativa da me ritenuta piuttosto importante. Confermerei pure Buffon e Pinsoglio.
Spesa: 0 milioni – Ricavi: 0 milioni

DIFENSORI
I Centrali
Confermerei de Ligt. Ventunenne, rappresenta il futuro. L’olandese è uno dei migliori centrali al mondo. Ha fisico e il campionato italiano lo ha migliorato pure dal punto di vista tattico dove, a inizio stagione, mostrava qualche lacuna. I meriti logicamente sono anche di Sarri. L’olandese non è perfetto nell’impostazione, ma nemmeno troppo inefficace. Occorre ricordare che sul suo contratto pende la spada di Damocle di una clausola risolutiva esercitabile però dal 2022 e piuttosto lauta. Non porrei sul mercato neppure Bonucci. E’ il difensore bianconero dalle migliori doti nella visione del gioco. E’ stato uno dei più proficui giocatori dell’ultima stagione e, dati i suoi 33 anni, una partenza non potrebbe garantire un tesoretto così rilevante. Sarei certo e inflessibile pure sul trattenere Demiral, a meno che l’atleta non richieda espressamente l’addio. Questo, però, è un concetto che vale per tutti. E’ inutilmente controproducente bloccare chi non ha la volontà di rimanere in una compagine. Si abbassano le prestazioni dell’uomo e non ne giova neppure la squadra che rischia di lasciarlo in futuro vedendolo svalutato. Il turco è un calciatore molto forte. Ha 22 anni. E’ rapido, fisicamente dotato e devastante in marcatura. La coppia formata da lui e de Ligt potrebbe garantire un domani assicurato anche se entrambi palesano qualche remora nell’inventiva. Chiellini? Mi fiderei delle sensazioni del giocatore. Se si sente di proseguire, significa che può fornire le corrette garanzie. Se, invece, dovesse ripetere un’annata simile a quella trascorsa, allora potrebbe anche lasciare. Per lui sarebbe comunque assicurato un posto in dirigenza. Restano Romero e Rugani. Occorre considerare che il numero 4 sarà out sino a novembre per recuperare dall’intervento alla spalla. Alla sua età, la condizione fisica si ristabilisce piuttosto in fretta, ma il possente fisico rischia di non aiutarlo. E’ chiaro che, in ogni caso, dovrà ritrovare il ritmo partita. Il momento in cui sarà nuovamente disponibile non coinciderà quindi con l’effettiva espressione del potenziale al 100percento. Pure Demiral giunge da un grave incidente al ginocchio. Le condizioni di Chiellini sono note. In sostanza, Bonucci sarebbe il solo sano e attivo. Uno tra Rugani e Romero deve quindi essere mantenuto nel gruppo. Chi? Stando a Transfermakt, la valutazione dell’argentino è di 13,5 milioni, mentre quella dell’italiano è di 12. Queste cifre sono matematica pura che dev’essere poi convogliata in una trattativa, ma pare che Cristian abbia più mercato rispetto a Daniele. Cederei quindi lui, risparmiando anche sull’ingaggio. A quel punto, il reparto sarebbe al completo, senza necessità di ulteriori investimenti, con un guadagno che varia tra i 10 e 15 milioni.

I terzini
Sulla corsia di destra, al momento, sono presenti Cuadrado e Danilo. Li confermerei entrambi. Il colombiano può giocare in quel ruolo garantendo molta propensione offensiva. Non è perfetto nella fase di non possesso, ma ha dimostrato di sapersela cavare. Il brasiliano non ruba gli occhi, ma ha militato al Real Madrid e al Manchester City. Se continua a rimanere parte di top club europei, un motivo ci sarà. E’ un importante profilo internazionale. Non servono, quindi, acquisti. Sulla corsia di sinistra, invece, ci sono Alex Sandro, Luca Pellegrini e De Sciglio. Quanto ci si fida del rientrante da Cagliari? Forse sarebbe opportuno che si formasse ancora lontano da Torino ma, viste le necessità economiche, gli consegnerei le chiavi da vice del carioca e opterei per una cessione di Mattia. Transfermarkt lo valuta 9,5 milioni a cui se ne devono aggiungere 3 di ingaggio.
Spesa: 0 milioni – Ricavi: circa 20 milioni

CENTROCAMPO
Kuluseviski è appena sbarcato a Torino, quindi, è giocoforza confermato. Lo stesso vale per Arthur. Bentancur non si tocca perché è un 23enne che sta finalmente trovando la sua giusta dimensione. E’ l’alter ego del neo acquisto carioca. Entrambi possono giocare sia in cabina di regia che come mezze ali di qualità. Riescono pure a convivere. Manterrei in rosa pure Rabiot. Il finale di stagione in crescita ha convinto. Il francese ha 25 anni, quindi, è giovane. E’ dotato di forza fisica e qualità. Può far parte del progetto. In un’ottica di ringiovanimenti, lascerei partire Khedira risparmiando circa 6 milioni di ingaggio. Come nel caso di Matuidi, dati i 33 anni del giocatore, la condizione fisica non eccezionale e l’ammortamento provocato da 5 gloriose stagioni, considererei pure una risoluzione consensuale del rapporto. Della serie: “arrivederci e grazie con reale riconoscenza”. Ciò chiaramente implicherebbe un nullo guadagno dal cartellino del calciatore. La situazione di Ramsey è, invece, totalmente diversa. La vecchia Signora ha l’assoluta necessità di racimolare denaro dalla cessione del gallese. Giunto all’ombra della Mole a parametro zero, Transfermarkt lo valuta 28 milioni che si andrebbero a sommare ai 7 d’ingaggio risparmiati. Insomma, un botto di soldi ai quali è difficile rinunciare anche nell’ottica di una plusvalenza certa. Non so, però, quale sarebbe il club che spenderebbe una simile cifra per il britannico. Nella scorsa stagione è stato martoriato dai problemi fisici. Investirei, poi, un tesoretto per cercare di acquistare Zaniolo. Per la citata fonte, il prezzo di tale operazione ammonterebbe a 45 milioni, ma credo che non partirà per meno di 50. Cinque mediani rappresentano una cifra esigua di giocatori. Serve un ulteriore acquisto anche perché il centrocampo non rappresenta un comparto ermeticamente chiuso. Alcuni dei citati calciatori possono pure essere schierati in altri ruoli. L’esborso, però, non può davvero risultare troppo esoso. Dal punto di vista dell’età e del valore del calciatore, Locatelli potrebbe essere il profilo migliore. Ventidue anni, Transfermarkt parla di 15,5 milioni.
Spesa: circa 72 milioni – Ricavi: circa 41 milioni

Nel caso in cui si dovesse optare per una difesa a 3, occorrerebbe compiere un ragionamento. Analizzando la parte destra del campo, si nota che Cuadrado rappresenterebbe una valida soluzione. Urge operare un discorso diverso per Danilo che, però, può tornare utile come centrale difensivo. Bernardeschi? Ha già ricoperto il ruolo di quinto nella mediana. Si potrebbe pure stabilire che la Vecchia Signora non ha necessità d’intervento. Lo stesso si può dire del lato mancino con Alex Sandro e Luca Pellegrini. Il carioca può pure rappresentare una soluzione nel terzetto arretrato. Si parla, però, di calciatori abituati ad altri schemi tattici. Serve almeno un interprete già consolidato in quell’idea di gioco. Tutto sommato, credo che la necessità più impellente sia sulla sinistra. Il profilo adeguato potrebbe essere quello di Gosens. Transfermarkt lo valuta 20 milioni ai quali dev’essere sommato l’ingaggio. Resterei, quindi, più allineato su una difesa a 4 che può provocare esborsi meno importanti.
Spesa: circa 95 milioni – Ricavi: circa 41 milioni

ATTACCO
Le telenovele relative a Dybala e CR7 paiono alternarsi senza sosta e fine. Si parte con le voci sull’addio del portoghese smentite dall’entourage, poi è il turno dell’argentino con il medesimo risultato. Ora l’eventuale addio del lusitano è di nuovo sulla bocca di molti a causa del suo blitz a Lisbona dove il Psg alloggiava per la Champions. Non cederei nessuno dei 2 giocatori che rappresentano, per diversi motivi, elementi essenziali. La Joya è il presente e il futuro. Ci si priverebbe di un talento che ha ancora tanto da esprimere con il rischio concreto di rimpiangerlo. Cristiano, invece, è troppo importante soprattutto in ottica europea. Lasciarlo partire significherebbe perdere un leader rinforzando pure una diretta concorrente. Anche no. Proverei a racimolare, invece, denaro dal cartellino di Costa. Sempre Transefermakt parla di 24 milioni. La Juve lo ha acquistato per circa 40, ma il giocatore ha contribuito alla vittoria di 3 Scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Non è poco nel breve periodo della sua storia bianconera. Si risparmierebbe anche un lauto ingaggio: 6 milioni. E’ più difficile la posizione di Bernardeschi. Non riesco ad adeguarmi all’idea di privarmi del giocatore. Nel precedente pezzo scrissi che lo avrei ceduto in ottica di un 3-5-2, ma considerando l’acquisto di Hateboer. Se, per giusti motivi economici, non ci si può “dare alle spese folli”, senza l’atalantino non rinuncerei a Federico. L’ultimo addio sarebbe, quindi, quello di Higuain. Nell’articolo da poco citato non considerai la sua cessione ma, in nome del risparmio, pare non vi sia grande margine di opportunità. Come per Khedira potrebbe essere risolto il contratto, ma occorre disfarsi dei 7 milioni d’ingaggio percepiti. Serve, quindi, un centravanti. Chi? Anche qui urge un’opzione valida, ma low cost. Escluso Morata per motivi legati all’ingaggio. Non penserei a Dzeko a causa dell’età. Resta l’idea Zapata, ma l’attaccante non pare troppo duttile e permangono perplessità sul prezzo. A meno di clamorose e improbabili sorprese, come Suarez o Benzema, restano in appello i 2 giocatori che solo una settimana fa avrei escluso. D’altronde, “pagare moneta, vedere cammello”, ma se “manca il soldo”… Le alternative sono Lacazette e Jimenez. Il primo ha un profilo europeo più consolidato, ma Transfermarkt lo valuta 48 milioni. Il secondo, invece, ha siglato 26 gol in 55 presenze nella scorsa stagione. E’ una novità e una sorpresa. Può giocare anche da seconda punta. Ha un fisico eccezionale. E’ una scommessa, ma pare pure caldeggiata da CR7. Di solito, il lusitano non sbaglia. Il noto sito già citato parla di una spesa che si aggirerebbe sui 36 milioni. Se non si scatenasse un’asta, come sostengono vari media, opterei per questa soluzione. Altrimenti sceglierei il collega francese. A quel punto, però, sarei costretto a cedere Bernardeschi per non gravare troppo sul bilancio. Come ultima ipotesi, rimarrebbe Dzeko. Forse, il bosniaco vanta un prezzo più abbordabile e, per il ringiovanimento dell'attacco, si potrebbe attendere un'altra stagione. Mancherebbe, in ogni caso, il vice della prima punta che potrebbe essere rappresentato da Dybala o Ronaldo. Non è la soluzione migliore, ma al portafoglio non si comanda.
Spesa: circa 40 milioni – Ricavi: circa 40 milioni
Spesa totale: 112 milioni – Ricavi totali: 101 milioni

E’ vero che vi sarebbe una eccedenza delle spese rispetto ai ricavi ma, se si vuole operare la rivoluzione, diviene davvero complesso riuscire diversamente. Si potrebbe sacrificare l’assalto a Locatelli e restare con 5 mediani in rosa ma, vista anche la propensione agli infortuni degli ultimi anni, tale scelta rappresenterebbe un rischio.

Juventus (4-2-3-1) o (4-4-2 mascherato): Sczcesney; Cuadrado (Danilo), Bonucci (Demiral), de Ligt (Chiellini), Alex Sandro (Pellegrini); Bentancur (Rabiot), Arthur (Locatelli); Ronaldo (Alex Sandro), Dybala, Zaniolo (Bernardeschi, Kulusevski o Cuadrado); Jimenez (Ronaldo)

Juventus (3-5-2): Sczcesney; de Ligt (Danilo), Bonucci (de Ligt), Demiral (Chiellini o Alex Sandro); Cuadrado (Bernardeschi); Arthur (Kulusevski o Zaniolo), Bentancur (Arthur), Rabiot (Locatelli); Dybala (Jimenez), Ronaldo (Jimenez).

Juventus (4-3-3): Sczcesney; Cuadrado (Danilo), Bonucci (Demiral), de Ligt (Chiellini), Alex Sandro (Pellegrini); Arthur (Kulusevksi o Zaniolo), Bentancur (Arthur), Rabiot (Locatelli); Ronaldo, Jimenez (Dybala), Zaniolo (Bernardeschi)

Juventus (4-3-1-2): Sczcesney; Cuadrado (Danilo), Bonucci (Demiral), de Ligt (Chiellini), Alex Sandro (Pellegrini); Arthur (Locatelli), Bentancur (Arthur), Rabiot (Locatelli); Zaniolo (Dybala); Ronaldo (Jimenez), Dybala (Kulusevski).