Sicuramente, con l'arrivo sulla panchina nerazzurra, del tecnico salentino Antonio Conte, l'obbiettivo principale e' diventato uno ed uno solo: vincere il campionato. 
Se poi a questo arrivo aggiungiamo anche la campagna acquisti, fatta dal ds Marotta, ecco allora che non esistono piu' alibi. In realta' pero', sia il tecnico, sia i suoi uomini, non si sono mai esposti piu' di tanto nel dichiarare i loro obbiettivi reali. A dire il vero, il tecnico salentino, cosi' come i suoi collaboratori, hanno sempre usato una sorta di maschera.
Infatti, con la complicita' di alcuni giornali, anche quando hanno fallito un obbiettivo, l'hanno mascherato con un ripiego, facendolo passare per un' ottima cosa. L'esempio lampante di questa mia teoria, e' il mancato arrivo dell'attaccante giallorosso Dzeko. Il ds nerazzurro Marotta, fin dal mese di marzo, aveva un accordo con l'attaccante per un suo trasferimento a Milano. Lo stesso Conte, che ha sempre avuto grande stima per Edin, non vedeva l'ora che il bosniaco si trasferisse. Invece, grazie all' immenso lavoro di Petrachi, ds giallorosso, Dzeko e' rimasto a Roma, non solo, ha anche rinnovato fino al 2024. 
A questo punto i nerazzurri hanno ripiegato sul cileno ex Udinese, Alexis Sanchez, in forza al Manchester United. Questo ripiego, Marotta e i suoi, l'hanno fatto passare come un acquisto di pari importanza a quello di Dzeko. Purtroppo, per loro, non e' cosi', Sanchez, sara', sicuramente, un ottimo attaccante, ma non e' Dzeko, quindi la parola giusta da usare per questo mancato arrivo e' fallimento. 

Il sig. Conte ha nelle sue corde questi trucchetti, infatti anche quando ha deciso di andare a Milano, piuttosto che a Roma, l'ha mascherato con la storia che la Roma avrebbe fatto una rivoluzione, mentre l'Inter no, invece, poi, tutti abbiamo visto come e' andata, la rivoluzione all'Inter c'e' stata eccome!

Ora, caro mister, questa famosa maschera e' arrivato il momento di toglierla.
Nelle prossime due giornate di campionato, affrontera' due squadre dai colori molto simili, il bianconero. La prima e' l'Udinese, la seconda e' l'eterna rivale, la Juventus. In quell'occasione, la sua maschera, per forza di cose, dovra' toglierla. In quell'occasione, non ci saranno alibi, o si vince o sara' un fallimento come quello fatto con Dzeko.