Le squadre si stanno attrezzando e organizzando a suon di colpi di mercato in campo e in panchina, tra una plusvalenze e una rescissione. Tra le squadre di vertice solo il Napoli si presenta ai blocchi di partenza con lo stesso allenatore della scorsa stagione, per le altre nuove avventure. Sicuramente gli occhi sono puntati maggiormente su Juve e Inter, che con l'arrivo in panchina di Sarri e Conte, più i duelli di mercato hanno già fatto sussultare i tifosi, già pronti a battagliare su più fronti, come ad esempio, sminuire o esaltare i colpi di mercato propri o degli avversari.

Ma veniamo al campo, che poi è, come sempre, l'unica cosa che conta.
A confronto ci saranno la mano di Conte e le idee di Sarri, chi avrà la meglio? Beh, sicuramente c'è da tenere conto che comunque la Juve parte da una rosa ancora superiore al resto, sia tecnicamente che numericamente, poi vedremo il seguito del mercato cosa porterà in dote. Però c'è da dire che l'inserimento di Conte all'Inter sarà più immediato e veloce rispetto a quello di Sarri. Perché, almeno inizialmente, il tecnico salentino punterà molto sulla testa, sulla mentalità, sul creare un gruppo forte unito, dove tutti si sentono importanti e tutti saranno pronti al sacrificio per i compagni. Per fare questo sono stati allontanati quei giocatori, anche se importanti, che non rispondevano a questo fondamentale criterio, come Icardi, Nainggolan e Perisic.
Chi è rimasto e chi arriverà all'Inter sa che si deve mettere totalmente al servizio della squadra. Già dalle prime uscite amichevoli si è pututo notare un cambiamento di atteggiamento nei giocatori, già più uniti, più pronti ad aiutarsi a vicenda, oltre ad una preparazione atletica importante. Le squadre di Conte si riconoscono da queste caratteristiche, poi arriverà anche l'assimilazione di qualche schema o modulo tattico, ma inizialmente si punterà tutto sulla testa, e in questo Conte è bravo e si nota già un cambio di rotta.

Diverso invece è il compito per Sarri, chiamato a cambiare non solo il gioco ma anche, e soprattutto, la mentalità della squadra.
A differenza di Conte, Sarri, ha una mentalità strettamente legata al suo gioco, è totalmente diversa da quella ben radicata negli anni nei giocatori bianconeri. Bisogna cambiare in profondità, andare a modificare il DNA, di una squadra e una società abituate a mettere la vittoria sempre prima di ogni cosa. Qua c'è da lavorare sulla concezione totalmente diversa di intendere una partita, i momenti diversi di una partita, e il modo di stare in campo. Sarri disse "i giocatori devono imparare a pressare e difendere in avanti non quello che hanno dietro" una semplice frase che, però, fa capire quanto sono distanti i due mondi.
Oltre a questo c'è poi il lato tattico, con dei moduli e dei modi di interpretarli totalmente diversi dal passato. La Juve dovrà essere un ingranaggio perfetto sotto gli ordini di Sarri. Mentalità e tecnica, due cambiamenti che se avverranno, daranno gioie ai tifosi bianconeri, altrimenti saranno dolori. Ovviamente ci vorrà del tempo, questo lo sappiamo.
C'è il rischio che all'inizio del campionato l'inter si possa presentare più pronto rispetto alla Juve, e come sempre, i primi risultati potranno portare malumori indesiderati. In casa Juventus si è votato per il cambiamento, ma bisogna vedere se si è pronti e in grado di gestire, se dovesse succedere, una partenza lenta con qualche battuta di arresto che, normalmente non si era pronti a vivere.
Insomma, in parole povere, Sarri avrà, secondo me, bisogno di più tempo rispetto a Conte per vedere le sue idee di calcio, messe in pratica dai giocatori bianconeri.

Sarà un campionato che si annuncia più combattuto degli ultimi. I cambiamenti portano sempre a un qualcosa, bisogna solo vedere se è quel qualcosa per cui si è deciso di cambiare. E i primi a dover essere pronti a cambiare dovranno essere i tifosi, che non dovranno cadere in depressione o in un esagerato pessimismo nel caso di qualche difficoltà iniziale.