Onore al merito. Monchi e Pallotta stanno costruendo una squadra solida, compatta e soprattutto giovane da mettere a disposizione al mister Di Francesco. Il loro lavoro fa parte di un progetto più grande, il progetto Roma, e ora sta entrando nella sua fase più importante e interessante.

MODELLO JUVE

Pallotta è un presidente serio, che rispetta una proprietà e una società seria, come la Roma non conosceva da molti, troppi anni. Arrivato, si è subito trovato a dover superare lo scoglio rappresentato dall'addio di Totti: con qualche difficoltà ci è riuscito ed ora Francesco è una presenza importante in società, non fosse altro per quello che rappresenta. Pallotta ha perseguito poi due politiche: il pareggio di bilancio (ovvero avere i conti in ordine) e l'autorafforzamento sul mercato (ovvero cedere per rinforzarsi). Sta seguendo lo stesso percorso intrapreso dalla Juventus qualche stagione fa. Un virtuoso percorso di crescita, un progetto a medio-lungo termine, sicuramente più lento ma molto più sicuro rispetto a quello -ad esempio- del Milan cinese. Un fiore all'occhiello è poi rappresentato dal vivaio giallorosso, uno dei più buoni d'Italia. Infine presto dovrebbero partire i lavori per il nuovo stadio giallorosso, che comprenderebbe tutto un polo '' romanista '' : alberghi, ristoranti, un parco, un museo, negozi, eccetera. Si vocifera che si chiamerà Colosseo: sicuramente costituirebbe ulteriore fascino attorno alla squadra, anche in campo internazionale.

IL COLPO MONCHI

Altro fiore all'occhiello che la Roma può vantare è il DS. Già Sabatini era un buon dirigente, ma con Monchi la Roma si è assicurata uno dei top ds europei. E i risultati, in soli due anni, già si vedono. Se pure in questa sessione di mercato la Roma ha ceduto un pezzo pregiato della Rosa (Nainggolan) e si appresta a cederne un altro (Alisson) il mercato e il bilancio resterebbero in positivo. Rafforzare il livello medio della squadra significa rafforzare la propria posizione in campionato, in modo da accedere sempre alla remunerativa Champions. È un ciclo che si autosostiene. Inoltre la scelta di Di Francesco ha una logica: si pensa di costruire attorno a lui un gruppo coeso, un ciclo vincente. Allenatore giovane, serio, capace e dal cuore giallorosso: un profilo perfetto.

LA ROMA DA SCUDETTO

Per le ragioni esposte sopra è possibile considerare la Roma come seria candidata al titolo di campione d'Italia. Sembra l'anno giusto per poterlo fare: la squadra è giovane, motivata, sono arrivati molti acquisti importanti (Kluivert, Cristante, Mirante, Pastore...) e altri arriveranno, soprattutto se come sembra, dovesse partire Alisson. Per quanto riguarda le altre concorrenti: la Juventus punterà alla Champions, si accontenterà anche di un secondo, terzo posto che le garantisca l'accesso diretto al torneo europeo; il Napoli è un'incognita, dopo la partenza di Sarri e l'arrivo di Ancelotti ci sono grandi aspettative, ma sarà difficile ripetere la straordinaria annata 2017/2018; l'Inter infine si sta rinforzando, ma la continuità è sempre stata un suo problema. Può davvero essere l'anno della Roma.