3 indizi non fanno una prova. Eppure mettono nelle condizioni di abbozzare qualche ragionamento.

11.1. Cagliari-Milan. Segnano Leao e Ibrahimović.

15.1. Milan-SPAL. Segnano Piatek, Castillejo e Hernandez.

19.1. Milan-Udinese. Segnano Rebić (2) e Hernandez.

Il Cagliari stava attraversando un periodo non eccellente.
La SPAL, ultima in classifica, giocava in formazione rimaneggiata, in coppa Italia.
L’Udinese invece veniva da tre vittorie consecutive.

Sulla carta solo l’ultima partita con l’Udinese potrebbe essere categorizzata come un test da cui trarre spunti, soprattutto considerando le due reti subite, le occasioni non sfruttate dai friulani ed il minuto in cui è stata realizzata l’ultima rete della gara, ma le analizzeremo tutte e tre.

Quali sono gli elementi che accomunano queste tre gare?
Oltre al cambio di modulo, ci sono due punti interessanti:

  1. La titolarità di Castillejo
  2. La velocità dei marcatori

La titolarità di Castillejo è inevitabilmente legata al panchinamento di Suso, fischiato all’ingresso in campo durante la gara con la SPAL. L’ossigenato malagueño probabilmente non ha il piede raffinato del corregionale, ma corre. E veloce. Come corrono veloce anche tutti gli altri marcatori di questi ultimi giorni.

Il fattore velocità è sempre più importante. Prendiamo come esempio i momenti salienti dell'ultima finale di coppa intercontinentale. Al centesimo minuto si vedono giocatori correre più velocemente e più efficacemente di molti dei giocatori nella rosa del Milan degli ultimi anni.

E soprattutto sembra essere ciò che differenzia queste ultime gare dagli ultimi anni. Quante volte ci siamo lamentati della lentezza della squadra (https://vivoperlei.calciomercato.com/articolo/basta-correre) o della presenza di giocatori non adatti a giocare in velocità (https://vivoperlei.calciomercato.com/articolo/equivoci-tattici)?

Ora in rosa ci sono una serie di giocatori in grado di dettare il passaggio in profondità e di mettere in difficoltà le difese avversarie. Chi? Tutti i marcatori dell'ultima settimana. Tutti.
A farne le spese saranno (od almeno si spera) quei giocatori che invece non hanno l'abitudine od i mezzi atletici per correre e/o quelli che tendono a tenere troppo il pallone tra i piedi. Il primo è Suso, subentrato solo in coppa Italia a risultato acquisito. Poi Bonaventura, sostituito malamente dopo il primo tempo con l'Udinese. Infine Calhanoglu, quello più volenteroso e disponibile al lavoro sporco di questo terzetto.

Ora. Per far correre questo gruppo di giocatori, servono almeno un paio di centrocampisti che siano in grado di strappare, di far correre il pallone o correre con esso e che possano alternarsi nelle due posizioni centrali del campo (assumendo di continuare a giocare col 4-4-2) o che siano abituati a giocare in un centrocampo a tre.

Dell'attuale rosa, temo che solo un giocatore possa ambire alla titolarità: Bennacer. E' sicuramente aggressivo in fase difensiva, forse anche troppo, e sembra essere in grado di verticalizzare (vedasi l'assist per la rete di Piatek).


Piccola digressione di fantamercato. Servendo quindi un paio di innesti per questo tipo di gioco, quali profili si potrebbero prendere in considerazione? Uno potrebbe essere Tonali, che non ho visto giocare spesso, ma per il quale mi affido all'analisi del buon Bedogni (https://www.calciomercato.com/news/tonali-un-regista-d-assalto-per-corini-92955). Un secondo, l'ex Bakayoko (https://www.calciomercato.com/news/bakayoko-vertice-atipico-45660).

Tornando invece alle ultime tre gare, sembra che far correre il pallone possa essere più efficace che affidarsi alla giocata del singolo. Per quanto tre vittorie consecutive siano sempre gradevoli, tre indizi non fanno una prova, il Milan non è improvvisamente diventato una corazzata, una squadra di fenomeni.
Credo che solo Ibrahimović sia stato in lizza per il Pallone d'Oro e quindi la rosa è decisamente migliorabile. Ma se si inizia a correre, forse la luce in fondo al tunnel la si può raggiungere.