L'episodio di Douglas Costa è forse il primo visto nella Juventus e non ricordo un altro giocatore bianconero negli anni passati sputare in bocca ad un altro. Ma la situazione Douglas Costa non è l'ultima, visto che negli anni ci sono stati tanti giocatori che anche per poco meno si sono visti negare il campo o sentiti dire cose che fino a quel momento non avevano sentito dire.

Partiamo dal lontano dal 1975 approdo di Marco Tardelli alla Juventus proveniente dal Como. Lui stesso racconta in un'intervista l'incontro con Giampiero Boniperti che come disse lui lo fulminò al primo incontro, visto che Tardelli aveva uno stile tutto suo nel vestire e portare i capelli, quindi Boniperti gli disse "Adesso vai a cambiarti, ti vesti a modo, ti tagli i capelli, ti togli braccialetto e collanina, e torni da me"». Questo fu uno dei tanti modi di far intendere cosa significava stare nella Juventus, tutti dovevano essere ordinati e precisi.

Il secondo caso è stato nel 2002 quando alla Juventus arriva un giovanissimo Fabrizio Miccoli, attaccante formidabile dal piede caldo, accostato a Romario ex stella del Brasile, da qui il soprannome di ' Romario del Salento '. Miccoli anche come Tardelli si presento a Torino in un modo improbabile, tanto che la società stessa gli vietò di scoprire il tatuaggio di Guevara sul polpaccio e di togliersi gli orecchini in campo. Questo fu davvero un rimprovero di quelli tosti a cui Miccoli dovette sottostare per rimanere in bianconero.

Adesso passiamo a quelli che hanno sbagliato e pagato nel tempo.
Il più clamoroso è stato quello di Leonardo Bonucci nella stagione 2016-2017. Il vaffa ad Allegri e lo sgabello di Oporto i comportamenti sbagliati in quello spogliatoio di Cardiff, gli sono costati cari, molto cari. Lo schiaffo/buffetto a Paulo Dybala e i faccia a faccia con Barzagli e Mandzukic, gli sono costati prima una multa e poi la cessione. Non fosse stato per il chiedere perdono a società e compagni, adesso Bonucci sarebbe ancora al Milan e non avrebbe avuto nessuna possibilità di tornare. Chissà quante volte si sarà prostrato ad Agnelli ed Allegri per tornare...

Passiamo ora ai comportamenti fuori da campo. Il primo è Arturo Vidal. Era il 17 Giugno del 2015 e dopo la vittoria dello scudetto con la Juventus, il giocatore era in vacanza in Cile sua terra natale, quando ubriaco al volante va a sbattere con la sua Ferrari ad alta velocità. Sulla vettura con lui la moglie. I due escono illesi. Lui pubblica la notte stessa la foto della sua auto distrutta e si pente di quel che ha fatto. Viene arrestato e portato in cella dove poi viene rilasciato. La notizia ci mette meno di 10 secondi ad arrivare alla società bianconera, che pochi giorni dopo decide di metterlo sul mercato.

Passiamo ora a Martìn Caceres. Era il Settembre 2015 quando in una notte desolata di Torino, Martìn Caceres sfeccia ad una velocità fuori dal limite, la sua Ferrari  passa sul senso vietato colpendo lo spartitraffico, si schianta prima contro una fermata dell'autobus, vuota ( meno male ), per poi terminare la corsa tra due auto parcheggiate. Era da poco passata la mezzanotte. Per lui ritiro della patente per aver superato il limete dell'alcol test. La Juventus prende provvedimenti, 1000 Euro di multa e fuori dalla prima squadra. Dopo una stagione fuori rosa passa alla Lazio a costo zero, visto che il suo contratto con la Juventus era scaduto.

Ora arriviamo a Douglas Costa. La cosa successa ieri nella partita vinta con il Sassuolo non è passata inosservata a nessuno, visto che l'errore è stato commesso e verrà punito. Ci saranno almeno dalle 3 alle 5 giornate di squalifica dalla Lega, ma il suo 'riposo' sarà ben più lungo visto che il presente Andrea Agnelli ha visto tutto e quindi è pronto ad usare la spada di Damocle sulla testa del brasiliano.
A mio avviso per Douglas Costa la sosta sarà oltre alle 5 giornate di squalifica, anche altrettante per punizione della Juventus stessa, quindi per 10 partite tra Campionato e Champions, Douglas Costa starà in tribuna a guardare.
Giusta punizione se la colpa è tutta sua. Adesso però vorrei sentire Federico Di Francesco se dalla sua bocca è uscito qualche insulto, visto che per regolamento sarebbe giusto ascoltare le due parti.
Ricordate Zidane e Materazzi, alla fine le paroline sbagliate portano a reazioni. Chi non si risentirebbe se vengono toccati cari o colore di pelle? Vediamo se sarà tanto sicuro da dire come sono andate le cose.