Con la memoria - che nostalgia canaglia! - il tecnico toscano mi riporta in mente i bei tempi del Liceo (sono passati ben 20 anni da allora) quando tra i compagni di classe ce n'erano un paio (che poveracci!) provenienti dalle campagne limitrofe alla città. Di solito i ragazzi campagnoli - per carità, grandi lavoratori e studenti ligi al dovere - da tutta la classe, me compreso, venivano discriminati per via dell’aspetto fisico un po’ rozzo e ingenuo. Non erano certamente ragazzi alla moda, anzi démodé, anche perché diversamente pettinati - per intenderci alla Trump - con una riga laterale e al naturale (senza gel ma tanta forfora a corredo) ad esaltare un viso dai lineamenti decisamente mascolini che ne accentuavano la virilità. Difatti i ragazzi di campagna, nella mia classe, erano famosi soprattutto per gli epici racconti sulla masturbazione. Di contro - whoever is the cause of his ill cry himself - i campagnoli della mia classe non facevano nulla per togliersi di dosso quell’aurea negativa che li precedeva, anzi tutt’altro, perché durante la giornata rafforzavano la loro fama con peti maleodoranti all’odore di formaggio e carne di pecora.
Ma non vorrei divagare, un po' come fanno tutti quei bravissimi blogger che ci ammorbano la vita con le loro paturnie giornaliere. Possibilmente mettendoci la faccia - in questo caso la tastiera con il suo cavetto USB - come tifoso juventino vorrei affermare che un paraggio in casa del Sassuolo ci può stare. Anzi, navighiamo a vele spiegate verso il nono scudetto di fila. E non c’è bisogno di toccare ferro o altro di solido o leggermente molliccio. Rigore per la Juventus! Anzi vi dirò di più, anche perché questo è il periodo per le grigliate all’aperto: La squadra di Mr. De Zerbi gioca un gran bel calcio. Complimenti mister! Tra l’altro in passato De Zerbi è stato un calciatore molto talentuoso, il classico numero dieci tutto estro e fantasia. E una volta tanto - che ne dite lorsignori di città dal palato buono e dal cervello fine - vogliamo riconoscere i meriti anche all’avversario? Onore alle armi per tutto il management del Sassuolo (Giovanni Rossi su tutti), che ha costruito una rosa competitiva con calciatori del calibro di Consigli, Chiriches, Peluso, Locatelli, Berardi, Boga e Caputo.
A parte i buoni propositi, mi sorge un dubbio: e se la colpa di Carlo fosse soltanto quella di venire dalla campagna limitrofa alla citta di Cittadella? Se cosi fosse - mi dico rassicurandomi - allora le sue sono solo masturbazioni celebrarli...
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