Questa forse potrebbe essere la volta che tutti potremmo capire perché Andrea Pirlo è divenuto l'allenatore della Juventus in questa stagione. Ma andiamo per ordine.
La Juventus nella stagione 2019-2020 cambia allenatore, spedendo Allegri a casa dopo ben 13 trofei; 5 Scudetti, 4 Coppe Italia, 3 Supercoppe Italiane. Partecipando ogni anno alla Champions League ininterrottamente dalla stagione 2014-2015, anno nella quale la squadra arrivò nella sua prima finale del decennio contro il Barcelona, poi persa. Stagione 2015-2016 arriva agli ottavi di finale, estromessa dal Bayern Monaco. Stagione 2016-2017, seconda finale del decennio, persa contro il Real Madrid. Stagione 2017-2018, fuori ai quarti di finale contro il Real Madrid, nel rocambolesco 3-3 con rigore all'ultimo secondo in favore dei blancos, inesistente. L'ultimo stagione di Allegri, coincide con l'uscita ai quarti di finale  contro i terribili giovani dell'Ajax. Chiuso questo rapporto Juventus-Allegri, la Juventus inizia il declino, passa nelle mani di Sarri, e succede quel che tutti immaginavamo, la squadra non gioca a calcio, non sembra più la stessa, e con il rotto della cuffia, e l'aiuto stop Covid, portano lo scudetto a casa, ma l'uscita agli ottavi di finale di Champions contro il Lione, che sarà stato anche un rispettabilissimo avversario, ma pur sempre un Lione e non un Ajax o Real Madrid. Questo ha portato all'esonero di un tecnico che non ha avuto nemmeno il tempo di ambientarsi, tanto velocemente che ha messo molti dubbi a tanti tifosi bianconeri, come a far pensare che dopo un contratto di tre anni siglato, come fosse arrivato Dio sceso dal cielo per sedersi in panchina, al passare per distruttore di una squadra che fino all'anno prima aveva un gioco normale, non eccellente, ma che portava la squadra a vincere bene quando doveva e soffrire quando poteva. Sarri out, Pirlo in, ma con molte, moltissime critiche, soprattutto per un tecnico che non aveva mai allenato in vita sua, che sapeva cosa significare giocare, e molto bene, ma non allenare. La squadra non si rinforza, anzi si ringiovanisce, fuori Pjanic, mediano per ben 5 stagioni in bianconero, fuori Khedira, è più presente al J Medical Center che in campo negli ultimi due anni, fuori Matuidi, considerato troppo vecchio, per una nuova stagione in bianconero. Dentro Arthur, panchinaro del Barcelona, che arriva al pari, anzi, per 10 milioni di Euro in più di Pjanic, quindi la Juventus otre allo scambio contato per 70 milioni di Euro, valore del  bosniaco, più 10 milioni per arrivare al valore di Arthur, pari a 80. Dentro McKennie, giovane americano, che si dice stia facendo molto bene nello Schalke 04, e che potrebbe rilevare in tutto e per tutto le folate del 'vecchio' Matuidi. La porta è ben coperta, Sczcesny, Buffon e Pinsoglio, fanno il terzetto per la stagione. Il polacco è il titolare, l'italiano quarantaduenne è un'ottima alternativa, il terzo è lì a prendere soldi, tanto quando gioca? La difesa perde finalmente, grazie a Dio, Rugani che passa allo Stade Rennais, poi al Cagliari in gennaio, ma non ricopre la partenza con un altro innesto, l'Under 23 Dragusin fa la spola tra seconda e prima squadra, quando uno dei centrali da il forfait. Sulle fasce, se per la destra è ben coperta dagli espertissimi Cuadrado e Danilo, la sinistra cede un giovane prospetto come Luca Pellegrini, arrivato nello scambio con la Roma per Spinazzola, e da vice Alex Sandro, viene ceduto in prestito al Cagliari, per puntare ad un altro giovane, quel Frabotta che viene dall'Under 23, e che anch'esso gioca per entrambe le squadre, anche se più in pianta stabile in prima. A centrocampo come detto prima restano gli esperti Rabiot e Ramsey, oltre al giovane uruguayo Bentancur, che avrebbe dovuto sostituire il partente Pjanic, prima dell'avvendo di Arthur, che lo fa scalare nelle gerarchie tecniche in panchina. Sulle fasce l'arrivo di Federico Chiesa, che è l'arma in più, dopo le partenze del quasi sempre infortunato Douglas Costa, che va al Bayern Monaco e non alla Pegolettese, e del non sempre utilizzato Bernardeschi, che però nella stagione può essere utilizzato come jolly; Terzino, esterno, o trequartista, suo ruolo naturale, ma che tre allenatori ad oggi ancora non l'hanno mai provato in quella zona. L'altra fascia non si tocca, Cristiano Ronaldo insostituibile, anche se fosse sostituibile, non lo si potrebbe sostituire, perchè comanda più dell'allenatore, quindi non c'è alternativa che possa giocare, se non lo chiede il portoghese stesso...cioè, il cambio. Davanti Alvaro Morata, arrivato dopo un tira e moll Juventus-Napoli-Roma nel passaggio di  Milik alla Juventus, che però preferirebbe Dzeko, che però non può partire se il Napoli non libera Milik, che a sua volta non vuole andare alla Roma, ma alla Juventus, tanto sta che la Roma non libera Dzeko in direzione Juventus, che nel frattempo aveva trovato nell'Inter la rivale numero uno per il bosniaco della Roma, così che il Napoli spinge per cedere il suo polacco alla Juventus, che però sceglie di 'ripiegare' su Alvaro Morata, con Milik che vola in Francia all'Olympique Marsiglia. L'alternativa a Morata è il giovanissimo diciottenne Dejan Kulusevski, arrivato per fare il centrcampista centrale, ma che poi è stato spesso utilizzato come alternativa a Paulo Dybala, sulla fascia sinistra, data che l'argentino tra un contratto che non viene rinnovato e un malanno, giocherà poco e nulla nella stagione corrente. La certezza è quella che quando firmerà il contratto, i malanni che ha spariranno così come le invenzioni d'infortuni che si porta dietro da più di quatto mesi. In avanti non arriva l'alterantiva vera, tanti nomi, ma alla fine la staffetta sarà Morata-Kulusevski, ma attenzione che se si fa male un centrocampista e un esterno d'attacco, ecco che Morata resta l'unica punta, sempre che non sia infortunato, e Kulusevski diventerà in una giornata un centrocampista, un esterno e una punta, e nessuno se ne accorgerebbe. 

La Juventus nella prossima stagione sarà ancora più giovane. Andranno via Cristiano Ronaldo, che potrebbe addirittura tornare dal suo ex presidente che lo ha cacciato via, lo ha spinto ad accettare l'offerta della Juventus, che in quel caso ha rovinato il progetto fondato in quel 2011 da Beppe Marotta, e che per il suo arrivo non accettato, ha dovuto fare le valigie e trasferirsi all'Inter, dove oggi sta portando con i suoi acquisti, la squadra nerazzurra a vincere lo scudetto, dopo nove anni di dominio Juventus. Oltre a Ronaldo, si ritirerà Gigi Buffon, dopo una carriera simile e 42 anni, e un Europeo che passerà alle spalle di Donnarumma, nella speranza di vincerlo, perchè manca alla sua gloriosa bacheca, che conta 30 trofei vinti tra Parma, Juventus, PSG e Nazionale Italiana, oltre ad una sfilza infinita di trofei personali in 26 anni di carriera (1995-2021). In difesa, quasi certamente il capitano Giorgio Chiellini potrebbe appendere gli scarpini al chiodo, oramai la sua forma fisica non sembra più reggere quei novanta minuti, spesso uscendo a partita in corso, o partendo dalla panchina dopo infortuni che l'hanno tenuto fuori per parecchio tempo, tra questa e la passata stagione. A centrocampo, quasi certamente partirà Ramsey, trentenne gallese che ha reso a fasi alterne, che ha trovato più spazio in questa Juventus, che in quelle precedenti. Nell'attesa che si decida se sia Chiesa che Morata saranno riscattati; l'ex Fiorentina, arrivato in prestito biennale con obbligo di riscatto, con 2 milioni per il primo anno, 8 per il secondo e riscatto a 40 milioni di Euro a fine 2022, ma che sarebbe anticipato a raggiungimento del giocare almeno il 60% di mezze partite, superate da un bel pezzo, 10 reti, che Chiesa ha raggiunto con l'ultima rete al Porto, e 10 assist, così l'obbligo partirebbe fin da subito, la cosa sembra più che probabile, a meno che Agnelli non decida di toglierlo dal campo da qui al termine della stagione, non facendogli raggiungere i 10 assist, che sembrano alla portata di mano dell'esterno italiano. Per quel che riguarda Morata, la cosa è molto diversa, perché la Juventus potrebbe mantenere il prestito dello spagnolo per un'altra stagione, pagando 10 milioni di Euro, oppure riscattarlo aggiungendo 45 milioni ai già 10 milioni del prestito oneroso dell'estate passata più bonus. La Juventus e l'Atletico Madrid si dovranno confrontare a fine stagione, dove però andrà constatato, se sia la squadra spagnola che la Juventus, della convenienza di bilancio. La panchina della Juventus è per lo più giovane, togliendo Buffon e Pinsoglio.

Chi resterà di sicuro?
Non ci dovrebbero essere dubbi sulle permanenze in casa Juventus: Sczcesny dovrebbe restare ancora una stagione sicura, poi dovrebbe passare il testimone ad un nuovo portiere, e Carlo Pinsoglio come terzo. In difesa le certezze sono 4; De Ligt, Demiral, Bonucci e Danilo. A centrocampo, resteranno quasi tutti; Arthur, Rabiot, McKennie, Chiesa, Cuadrado. Davanti l'unico nome certo è Kulusevski.

Giocatori di rientro dal prestito
La Juventus a fine stagione riavrà i rientri dal prestito di; Daniele Rugani dal Cagliari, Mattia De Sciglio dal Lione, Luca Pellegrini dal Genoa e Douglas Costa dal Bayern Monaco. Le parole della compagna di Rugani "In estate torneremo a Torino e poi si vedrà", fa capire come il difensore, che ha un contratto fino al 2023 con i bianconeri per un ingaggio pari a 3 milioni netti a stagione, non sembra volersi staccare dalla Juventus, soprattutto perchè un ingaggio simile non lo troverebbe in nessun altro club. Il terzino Mattia De Sciglio, potrebbe restare al Lione, per il quale sembra essere stato imbastito una trattativa per arrivare al centrocampista Aouar. Dal Genoa rientra Luca Pellegrini, che potrebbe restare in pianta stabile, anche per i continui proclami di una possibile cessione di Alex Sandro a fine stagione. Per quel che riguarda Douglas Costa, sembra che il suo passaggio a Torino potrebbe essere una toccata e fuga, perchè ci sarebbe il Corinthians pronto ad accoglierlo in Brasile in prestito, anche perchè con un contratto in scadenza nel 2022, l'elevato ingaggio del brasiliano, pari a 6 milioni di Euro, non è possibile per le casse del club carioca.

I talenti che potrebbero essere promossi in pianta stabile da Pirlo nella prossima stagione
Sembra certa la promozione per Nicolò Fagioli, ventenne centrocamopista, molto adatto al ruolo di mediano che di centrale, che ha fatto notare un buon inserimento, per lui in questa stagione ben due presenze, una in Coppa Italia nella vittoria contro la SPAL per 4-0, e in campionato al posto di Rodrigo Bentancur nella vittoria per 3-0 sul Crotone.Possibile promozione anche di Radu Dragusin al posto del capitano uscente Giorgio Chiellini, che lascerebbe la cesella di centrale vuota, e che il giovane romeno potrebbe ricoprire alle spalle del terzetto attuale. 

Le partenze e i possibili sostituti
La Juventus dei giovani potrebbe veder delle partenze illustri. Il primo nome in uscita potrebbe essere quello di Alex Sandro. Il terzino brasiliano, trent'enne, che comincia ad aver troppi affaticamenti, e infortuni che sembrano non migliorare la situazione. Al momento le alternative sono Bernadeschi, che in questa stagione si è spesso sacrificato, e il giovane Frabotta, che però dopo una buona partenza si è leggermente assopito. Il nome per il prossimo anno è Robin Gosens, ventiseienne tedesco, terzino sinistro dell'Atalanta, che la società bianconera sta seguendo da oltre due due stagioni. Per quel che riguarda Frobotta, appena nominato, potrebbe tornare in Under 23, per lasciare spazio al rientrante Luca Pellegrini, che si prenderebbe il ruolo di vice-Gosens. A centrocampo, la possibile partenza di Aaron Ramsey, destinazione Premier, che non ha convinto poi più di tanto la società bianconera, se non nell'ultimo periodo di Pirlo, potrebbe esserci l'acquisto di Houssem Aouar ventiduenne franco-algerino centrocampista del Lione, nella trattativa verrebbe inserito il riscatto della società francese per Mattia De Sciglio più una somma che varia tra i 20 e i 30 milioni di Euro. Sempre a centrocampo è sempre fortissimo il nome di Manuel Locatelli del Sassuolo, che la Juventus ha tentato di prendere nell'estate scorsa, ricevendo per il no della società modenese. Nell'estate prossima però la società biancora è pronta a tornare all'assalto, anche grazie alla quasi possibile cessione di Rodrigo Bentancur, che potrebbe ricavare alla società qualcosa come 30-35 milioni di Euro, che potrebbero essere reinvestiti in gran parte proprio per il centrocampista italiano. In avanti se non si troverà una soluzione al nuovo prestito o riscatto di Morata, è possibile un nuovo assalto ad Arkadiuz Milik, che sembra non trovare conferme nella squadra dell'Olympique Marsiglia, che sembra pronta a liberarsene alla stessa cifra spesa per l'acquisto appena tre mesi fa, 12 milioni di Euro.

I giocatori che sono in bilico
Spesso ci sono giocatori che non si sa se potrebbero restare oppure no. Il primo nome in casa Juve che è in bilico è Bernardeschi, che quest'anno si è dovuto spesso sobbarcare il peso di ruoli nuovi, da terzino destro e sinistro a centrocampista centrale, in tutte e tre le circostanze ha avito dei momenti altalenanti, anche perchè fuori ruolo, ma sembra aver convinto Pirlo a puntare su di lui, soprattutto da quando ha accettato di tutto pur di giocare. La sua permanenza a Torino però potrebbe non essere così certa, vuoi che la Juventus a fine stagione farà un nuovo mercato, vuoi che nel suo ruolo di esterno d'attacco non è mai riuscito a dare quel 100%, spesso fuori a favore di giocatori appena arrivati in questi anni. Paulo Dybala è un altro giocatore che non ci da la sicuerezza di poter restare, infortunato cronico, dal momento che il contratto non gli viene rinnovato, spesso in tribuna a far da conforto alla squadra, ma quando rientra? Sembra scontato che a fine stagione si arrivi ad un accordo o di rinnovo, oppure alla rottura definitiva con cessione, le vie di mezzo ad un anno dalla scadenza non possono che recare danno alla società. 

La Juventus quindi sarà pronta a ripartire nella stagione 2021-2022 con un nuovo slot di giocatori nuovi, con la partenza di alcuni elementi che non rientrano più nel suo progetto e l'entrata di altre giovani leve, che potrebbero portare ad uno sviluppo, che possa essere di tre, quattro, cinque anni, per poi rivedere una Juventus stile Pirlo, che si avvicinerebbe e non poco a dei vecchi tecnici che hanno fatto dei giovani autentici fuoriclasse, come Sir Alex Ferguson o Arsenè Wenger.