Provate a guardare la partita di Cardiff dello scorso giugno e subito dopo quella di ieri contro il Barcellona, cosa notate?
Cambia la squadra avversaria, lo stadio, gli interpreti in campo (non proprio tutti), ma... il film della partita è lo stesso. Una Juventus che nel primo tempo c'è, poco cinica, ma che comunque crea, mantiene i ritmi a centrocampo, regge in difesa, insomma, gioca e si fa vedere.
Nella ripresa però, la squadra di Allegri scende in campo in modo completamente opposto, 'scompare' dal campo, crea poco, o meglio, nulla, i singoli non fanno la differenza, la difesa va in confusione e lascia molti spazi e molta libertà al reparto offensivo blaugrana e in quei casi, quando hai contro un certo Messi e cali in quel modo, vai incontro a una lunga e inevitabile sofferenza.

Una Juventus che in Italia domina, domina da sei anni e forse dominerà anche quest'anno, anche se Inter e Napoli sembrano essere realmente delle serie concorrenti al Tricolore, in Italia è una squadra che ha ancora, nonostante le illustre cessioni negli anni di Vidal, Pogba, Bonucci, Dani Alves e così via, un margine di vantaggio in più rispetto alle concorrenti.
Ma non basta, da circa tre anni è diventata anche una top a livello mondiale, ma in Europa, al contrario del campionato italiano, anche la partita con la squadra sulla carta più debole può nascondere delle insidie e comprometterti l'intero torneo. In Europa, se i tuoi pezzi da 90 come Higuain e Dybala non fanno la differenza che ti aspetti, difficilmente vinci. 

Capitolo singoli: partendo da Higuain, un giocatore del suo calibro, uno dei 9 più forti al mondo, uno pagato € 94.000.0000 non può limitarsi alla Serie A, deve farsi sentire in partite importanti, cosa che sia l'anno scorso, doppietta al Monaco in semifinale a parte, non ha fatto e che anche ieri è andato in difficoltà.
Per l'enorme quantità di soldi sborsati per lui ci si aspetta un buon bottino di reti anche in Europa, è stato comprato per vincere la Champions, non solamente per segnare e vincere campionati, quello la Juve l'avrebbe fatto anche con Zaza titolare.
Dybala: ha dimostrato che il paragone con Messi per ora è solo pura utopia, roba da fantacalcio. Per essere come Messi devi essere decisivo, trascinare un intera squadra, proprio come ha fatto la 'Pulce' contro i bianconeri e in tante altre partite in passato. Il talento c'è e lo abbiamo capito tutti, il ragazzo è ancora giovane, ma è ora che inizi a farsi sentire anche lui nelle partite che contano.

Difesa: ok De Sciglio per i 40' minuti che ha giocato, assist a Dembélé a parte, una buona gara. Peccato poi che sia stato sostituito da Sturaro, che, con tutta la buona volontà, se non sei un terzino destro di ruolo, in una partita così, su quella corsia soffri.
Da spiegare allora l'esclusione di Lichtsteiner, nel caso di ieri sarebbe stato utile, avrebbe preso il posto di De Sciglio, era il suo ruolo ed è comunque un elemento di esperienza e molto attaccato alla maglia.
Stesso, o quasi, problema per i centrali, Benatia sembra un lontano parente del giocatore che era a Roma.
Si rimpiangerà Bonucci? Presto dirlo, ne riparleremo a maggio quando sarà tutto finito. Una breve nota sul centrocampo, Matuidi probabilmente l'unico a salvarsi strappando una sufficienza, Bentancur piace ad Allegri (e non solo) ma non può essere una partita del genere al Camp Nou contro Iniesta&co a giudicarlo, rimandato. 

Capitolo mercato: Forse ieri in molti avranno pensato che il mercato non è stato del tutto soffisfacente, o meglio, completo. Le indicazioni post-Barcellona son state che un altro esterno difensivo, magari di caratura internazione avrebbe fatto comodo, così come anche un altro centrocampista, perché se hai Khedira e Marchisio ai box ti ritrovi con lo stesso Bentancur e Sturaro come soluzioni, non proprio il massimo se punti alla finale di Kiev e la vuoi vincere. 
Bisogna anche tener conto le assenze di alcuni titolari fondamentali per la Juve di Max come Mandzukic, Khedira e Chiellini, forse con loro in campo le cose sarebbero andate diversamente, chissà.

Ora comunque, a partita passata, ci si deve concentrare sui prossimi impegni, la diffcile trasferta di Sassuolo, il doppio impegno casalingo contro Fiorentina e Torino e la seconda giornata del girone di Champions, il 27 settembre in casa contro i Greci dell'Olympiacos.
Ovviamente è molto presto per tirare le somme, se ne riparlerà a Maggio prossimo, sperando però, sia per il calcio Italiano che per la Juventus stessa, di non rivedere più lo spettro di Cardiff abbattersi su questa squadra che da anni porta in alto i colori italiani in Europa e che qualcosa in più lo meriterebbe.