[blockquote=La Stampa]A fine stagione i "prestiti" potrebbero tornare a Torino: si parla di Giovinco, Criscito, Marchisio, Lanzafame e De Ceglie. Ranieri: «Sono un patrimonio della società». Mostrati piedi da serie A in giro per l’Italia, giocando per davvero dalle venti partite in su, ora i giovani made in Juve, vorrebbero tanto tornarsene a casa. Planati in periferia come promesse che doveva dimostrare di saper addentare il calcio vero, mica quello soffice della Primavera, rispuntano da giocatori. Dev’essere andata bene, se per alcuni, Giovinco, Marchisio e De Ceglie su tutti, il biglietto di ritorno è già stampato. L’altro ieri ha messo il timbro anche Claudio Ranieri: «Quei giovani sono un patrimonio della Juve. Faremo le nostre valutazioni, ma alcuni possono già stare ad alto livello». Dieci giorni prima, si era sbilanciato anche il presidente, Giovanni Cobolli Gigli: «I giovani che abbiamo mandato temporaneamente a farsi le ossa, come Giovinco, Marchisio e De Ceglie torneranno da noi». Serviranno, insomma, in una rosa che il tecnico ha tarato sui venticinque giocatori. Che questi ragazzi avessero una dotazione di prima classe, l’ha sempre creduto Vincenzo Chiarenza, 53 anni, da 15 allenatore delle giovanili della Juve, da cinque della Primavera. Uno che ne ha levigato tecnica e movenze: «Penso che quest’anno abbiano dimostrato ampiamente che sono giocatori da serie A - racconta Chiarenza - e non avevo grandi dubbi, anche quando erano in pochi a sostenerlo. Lo dicevo in tempi non sospetti che ragazzi come Giovinco, De Ceglie e Marchisio potevano giocare ad alto livello». Juve compresa: «Credo che sia quasi un obbligo per il club riportarli indietro, dopo averli formati». Lo spot vincente è ormai Sebastian Giovinco, pure per aver demolito i dubbi che ne accompagnavano la statura: «Vero, è piccolo - continua il tecnico - ma ha anche grandissime qualità tecniche e una grande forza fisica. E infatti ha dimostrato che può fare la differenza». Stessa garanzia, il loro ex allenatore, firma per Claudio Marchisio: «In Italia vedo pochi centrocampisti con queste caratteristiche, doti e carattere». E per Paolo De Ceglie: «Un ragazzo super, un sinistro naturale, che mette bene la palla in mezzo e che sa giocare dietro e a centrocampo». Nei progetti della Juve, ci sono tutti e tre, Criscito e Lanzafame si vedrà. Marchisio è candidato per essere uno dei quattro centrali chiesti da Ranieri, mentre De Ceglie potrebbe giocarsi il posto con Molinaro. Potranno spalancarsi chance anche per Giovinco, come vice Nedved, o fantasista, all’occorrenza. Lui, intanto, della bassa statura ha imparato a infischiarsene: «Non ci ho mai fatto caso. Né mi condiziona. Penso a Lionel Messi, che è poco più alto di me; a Giuseppe Rossi, a Rosina, a Giuly. Nel calcio, grazie a Dio, la differenza non la fa il fisico». Tanto da farne un marchio, con quell’irridente gesto della spanna sopra la testa, dopo ogni suo gol, e sono già sei quest’anno: «Una forma originale e divertente, almeno spero, per contestare chi ha fatto della mia “piccolezza” un limite, un bersaglio. “Dite sempre che mi manca una spanna, eccovi serviti”». Il desiderio, per tutti, è lo stesso: «Tornare alla Juventus». Anche declinando offerte altrui, come ha fatto proprio Giovinco: «L’interesse di una società come il Palermo non può che inorgoglirmi, ma nella Juve sono nato e alla Juve vorrei, se possibile, dedicare i migliori anni della mia vita». A Empoli, intanto, ha imparato il mestiere in diversi ruoli: «Malesani mi fece fare la punta centrale, alla Totti. Una parte che non avevo mai recitato. Mi so adeguare, insomma. Poi ho fatto anche l’esterno sinistro di centrocampo nel 4-4-2. Più o meno, la posizione di Nedved». Ovvio, è il preferito dai tifosi bianconeri: «Li ringrazio, di cuore. La Juve l’avevo assaggiata in B, con Deschamps. Ora spero di tornare a casa». Come gli altri.[/blockquote] Direi che era ora pensare ai giovani. Allo stato attuale la Juve può pensare positivamente al presente ma anche soprattutto al futuro! Pensate che squadrona avremo tra un paio di anni, le basi ci sono già: Mirante (????) De Ceglie Ariaudo Criscito ??? Castiglia Marchisio Esposito Giovinco Lanzafame Palladino Questa è una Juve fatta con i primavera, ma pensate anche ai giovani che giocano per adesso: Sissoko, Nocerino, Molinaro...